Bosch Digital Fuel Twin: così il motore a combustione può diventare (quasi) a zero emissioni

Tecnica
29 maggio 2025, 12.11
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Con il nuovo software Bosch, le aziende possono dimostrare in modo tracciabile e verificabile l’uso di carburanti a basse emissioni nei motori a combustione. Una rivoluzione per la sostenibilità nel trasporto su gomma.
In un contesto normativo sempre più stringente e attento alla sostenibilità, Bosch introduce Digital Fuel Twin, una soluzione software pensata per certificare in modo preciso e trasparente l’uso di carburanti sintetici rinnovabili nei veicoli con motore a combustione interna. Un’innovazione che non solo favorisce la transizione ecologica del settore trasporti, ma offre anche uno strumento concreto per la rendicontazione aziendale delle emissioni.

Tracciabilità digitale e prova d’uso certificata

Il cuore del sistema è una piattaforma digitale che crea un "gemello virtuale" del carburante utilizzato, archiviando nel cloud tutti i dati rilevanti relativi alla tipologia, quantità e impronta carbonica del combustibile. Ogni fase della filiera – dalla produzione alla distribuzione, fino all’effettivo rifornimento del veicolo – viene tracciata, verificata e documentata.
Grazie a una “stretta di mano digitale” tra veicolo, stazione di servizio e cloud, il sistema certifica l'effettivo utilizzo del carburante a basse emissioni. I dati così raccolti sono utilizzabili nei report ESG, a vantaggio della trasparenza verso stakeholder, investitori e autorità regolatorie.

La prima applicazione pratica: il Tour d’Europe

Digital Fuel Twin è attualmente in fase di test su una flotta di auto e camion impegnati nel Tour d’Europe, un’iniziativa simbolica e dimostrativa che prevede il rifornimento esclusivo con carburanti rinnovabili in tappe pubbliche attraverso il continente. Un primo passo verso un’applicazione su larga scala, prevista per il 2026, quando il software sarà integrato direttamente nell’elettronica di bordo dei nuovi veicoli.

Verso la riclassificazione dei motori a combustione

Una delle implicazioni più interessanti di questa tecnologia è la possibilità – oggi al vaglio dell’Unione Europea – di riclassificare i veicoli a combustione alimentati esclusivamente con carburanti sintetici rinnovabili come “a zero emissioni”. Qualora Bruxelles optasse per questa linea, strumenti come Digital Fuel Twin diventerebbero fondamentali per certificare l'effettiva neutralità carbonica dei veicoli.

Carburanti rinnovabili già disponibili in Europa

I carburanti sintetici rinnovabili, come l’HVO100 (derivato da oli vegetali riciclati) e l’E85 (etanolo al 85%), sono già oggi realtà. L’HVO100, in particolare, garantisce una riduzione delle emissioni fino al 90% rispetto ai carburanti fossili, calcolata lungo l’intero ciclo "well-to-wheel". Entrambi i carburanti sono oggi disponibili in oltre 5.000 stazioni di servizio in Europa, e l’HVO100 è stato recentemente autorizzato anche in Germania.

Perché Digital Fuel Twin è una svolta

  • Tracciabilità certificata del carburante lungo tutta la catena di approvvigionamento
  • Riduzione documentata della CO₂ per ogni singolo rifornimento
  • Supporto ai report ESG e alla compliance normativa
  • Tecnologia pronta per l'integrazione OEM entro il 2026
  • Potenziale chiave per la neutralità climatica dei motori a combustione
Digital Fuel Twin dimostra che il motore termico, se alimentato con carburanti sostenibili e monitorato in modo intelligente, può avere un ruolo nella mobilità a zero emissioni. E che l’innovazione digitale, ancora una volta, può fare la differenza.
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