Nata nel 1967,
la
Citroen Dyane è riuscita a conquistare negli anni un piccolo posto nel
cuore degli appassionati. Ecco la sua storia completa.
La produzione della Citroen Dyane è stata avviata l'11 luglio 1967 presso lo
stabilimento di Levallois, mentre la presentazione ufficiale avvenne poco dopo
al Salone di Parigi dello stesso anno.
La Citroen Dyane può essere considerata a tutti gli effetti una sorta di "sorella” della 2CV, e
per essere più precisi, la minore, in quanto a successo e a volumi di vendita,
anche se questi ultimi sono stati comunque notevoli.
Con un look più
moderno, la Dyane propose impostazioni principali condivise con la 2CV. Il
corpo vettura era molto rialzato e le ruote posteriori carenate, come la sua
parente stretta, ma i proiettori erano quadrangolari e incassati nei
parafanghi, mentre gli indicatori di direzione, avevano un disegno nuovo. Stessa
calandra della 2CV, ma in posizione più bassa, con un parabrezza è più ampio di
quello della 2CV, capace di offrire una maggiore visibilità.
Nella vista laterale
si notano gli stessi cerchi della 2CV (verniciati di bianco) e i parafanghi
posteriori sporgenti, sempre carenati. Caratteristica singolare di tutte le
Dyane fu l’andamento concavo delle portiere, che aiutava a ridurre la
rumorosità all’interno dell’abitacolo, risparmiando in materiali fonoassorbenti
all’interno di quest’ultimo. Nelle prime Dyane erano assenti i finestrini
posteriori, il che complicava le fasi di manovra, a causa dell’angolo morto
molto ampio.
All’interno la Citroen
Dyane riprendeva lo stesso stile della 2CV, anche se con qualche elemento più
moderno. Confermati i sedili tubolari coperti da un robusto telo, l'impianto
elettrico a dinamo con indicatore di carica compreso nella strumentazione,
interruttore per le luci di posizione posto sulla sinistra e per gli
anabbaglianti posto sulla destra. La leva del cambio occupa una parte della
plancia, mentre la strumentazione è composta da un tachimetro e dal
contachilometri. Presente anche la capote
ripiegabile sul tetto, che, a differenza della 2CV, poteva essere aperta
anche dall'interno.
A livello meccanico, la Dyane condivideva l'intero comparto con
la 2CV. Struttura a pianale rinforzato con elementi scatolati con carrozzeria
fissata sopra di esso, con l’unica differenza dei lamierati concavi, per la maggiore insonorizzazione già citata in
precedenza.
Anche le sospensioni
mantennero lo schema originario a ruote indipendenti su entrambi gli assi, con
tiranti longitudinali, bracci oscillanti, molle elicoidali longitudinali, ed
ammortizzatori a frizione e ad inerzia. L'impianto
frenante prevedeva quattro tamburi e lo
sterzo era di tipo a cremagliera.
La prima Citroen Dyane era spinta dalla trazione anteriore e dal motore
bicilindrico raffreddato ad aria della cilindrata di 425 cm³ e della
potenza massima di 21 CV. Il cambio era manuale a 4 marce, con frizione
monodisco a secco o centrifuga.
L’anno successivo al lancio venne introdotta la Dyane 6 equipaggiata con il
bicilindrico da 602 cm³ che già veniva impiegato sulla Ami 6. Tale motore,
della potenza di 28 CV (in seguito 33 CV e 35 CV), permetteva di superare
abbondantemente i 100 km/h della prima Dyane. Nello stesso anno arrivò anche la
Dyane 4, con il motore da 435 cm³,
simile al precedente, ma in grado di erogare 26 CV.
Il 1968 fu l’anno in cui la Dyane arrivò in Italia, mentre
nel 1974 arrivò il restyling di metà
carriera, con alcune novità estetiche, ma senza stravolgimenti particolari.
Nel 1978 arrivò la Dyane furgonata e in seguito lo stabilimento di produzione
di sposto a Vigo.
La Citroen Dyane venne
assemblata fino al mese di giugno del 1983, con le vendite che proseguirono
fino al gennaio del 1984.