C’è ancora molta incertezza riguardo lo svolgimento del GP di F1 sul circuito di Shanghai, previsto nel weekend del 19 aprile. L’epidemia di coronavirus, ancora a livelli d’allarme, sta spostando sempre più in avanti una decisione che, oltre un certo limite, non potrà di certo slittare.
La Formula E ha già annullato l’ePrix di Sanya, previsto per il 21 marzo, solo un mese prima del GP di F1. Le autorità cinesi hanno infatti, in un certo senso, costretto gli organizzatori di eventi sportivi a rinunciare a tutto ciò che era stato programmato per il mese di marzo, compreso, ad esempio, il campionato mondiale di atletica leggera indoor, spostato addirittura al 2021. Oggettivamente in Cina si stanno prendendo tutte le precauzioni possibili e, mentre in Europa la situazione sembra sotto controllo, nell’epicentro del virus la situazione non è delle migliori.
La F1 non sta a guardare e ha già fatto sapere, tramite la voce di Ross Brawn, responsabile sportivo della F1, la possibilità di spostare a fine stagione il GP Cina, in parte contro il volere dei team. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport l’ex capo tecnico della Ferrari ha dichiarato quanto segue: “La situazione per il GP di Shanghai con l’emergenza Coronavirus è molto difficile. Attendiamo notizie dagli organizzatori locali per prendere una decisione definitiva. Tutti gli eventi pubblici e sportivi di marzo sono stati cancellati, e noi siamo a metà aprile. Non vogliamo mettere a rischio nessuno, a cominciare da quelli che devono andare là per primi a preparare. Il limite è tra una settimana, massimo due. Credo ci sia la possibilità che non si faccia ad aprile e che venga magari posticipato più in là nella stagione”.
Gli stessi team, e i loro profumati sponsor, non vogliono sicuramente rinunciare allo svolgimento della gara in uno dei mercati più importanti del panorama internazionale. Subito abbandonata l’idea di scambiare di data due gran premi: si era pensato al GP di Russia, previsto dopo l’estate, ma a livello logistico sarebbe stato l’inferno per i team e le spese sarebbero lievitate; Dopo la data di Shanghai ci sarà l’esordio della F1 in Vietnam e questo avrebbe comportato un cambio di piani, e non solo, non supportato dalle squadre.
Insomma, tirando le conclusioni, non è affatto escluso che i team si oppongano allo spostamento del GP Cina a fine anno, addirittura dopo il GP di Abu Dhabi, mossa, suggerita da Ross Brawn, che ritarderebbe la fine del campionato e, di conseguenza, ridurrebbe la pausa invernale.
Si paventa, quindi, la possibilità che il calendario si riduca a 21 gare rispetto alle 22 previste. Vi terremo aggiornati.