Prova su strada Dacia Bigster: spazio a volontà, ma come si guida?

Prove su strada
25 novembre 2025, 8.40
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In attesa della nuova Dacia Sandero che abbiamo conosciuto da vicino in anteprima, l’ultima novità della casa romena si chiama Bigster.
Dacia Bigster è un SUV che si colloca nel segmento C offrendo degli spazi e di conseguenza delle dimensioni esterne maggiori rispetto alla cugina Duster, con cui però continua a condividere la filosofia mantenendo un rapporto qualità/prezzo molto competitivo. Anche il design risulta curato con linee moderne ed al contempo “robuste” che vanno a porre l’accento sulle caratteristiche tipiche di questo modello che non teme anche qualche percorso accidentato o “l’esser maltrattato” nell’uso intenso di tutti i giorni.
Il SUV di casa Dacia nasce sulla piattaforma CMF-B al centro della strategia industriale del marchio del gruppo Renault (sullo stesso telaio nello stabilimento di Mioveni in Romania prende vita anche la Duster). Nonostante il punto forte della Bigster sia il rapporto qualità/prezzo non bisogna pensare al SUV romeno come una vettura scarna e priva di dotazioni: negli anni, infatti, Dacia ha fatto dei veri e propri passi da gigante arrivando ad offrire delle dotazioni interessanti come il sistema infotainment derivato dal gruppo Renault a cui non manca nulla, le telecamere a 360° o alcune sfiziosità che non ti aspetteresti da un’auto che punta tutto sulla razionalità come il tetto in vetro apribile di grandi dimensioni dotato anche di tendina oscurante.
La gamma Bigster si compone di diverse motorizzazioni che mirano a rispondere alle esigenze di un numero vasto di clienti: GPL, ibrida mild ed ibrida full a benzina con potenze comprese tra i 131 ed i 156 cavalli. In attesa della prova del sistema full hybrid che uscirà a breve sui nostri canali, abbiamo provato la MHEV con il 1.2 TCe da 140 cavalli abbinato al cambio manuale a sei marce.
Questo motore particolarmente interessante offre un prezzo più contenuto rispetto all’ibrida full garantendo al contempo un buono spunto con uno 0-100 km/h coperto in 9,8 secondi ed una velocità massima di 180 km/h.
Partendo dai prezzi, andiamo punto per punto a scoprire tutte le caratteristiche di Dacia Bigster.

Prezzi Dacia Bigster: qualità al giusto prezzo, non mancano accessori sfiziosi

La gamma di Dacia Bigster si articola in quattro allestimenti principali: Essential, Expression, Extreme e Journey.
  • La base, ovvero la Essential, con il mild hybrid parte da 24.800 euro e come suggerisce il nome è essenziale nei suoi contenuti anche se non manca nulla dato che sono di serie climatizzatore manuale, retrocamera di parcheggio, Digital driver Display digitale da 7" ed il sistema multimediale con touch screen da 10”, radio, replicazione smartphone.
  • l’allestimento Expression sempre con lo stesso motore della nostra prova parte da 25.800 euro ed aggiunge di serie rispetto alla base il clima automatico bi-zona, la panchetta ribaltabile 40/20/40 con funzione Easy Fold 60/40 ed il freno di stazionamento elettrico.
  • meglio optare per la Extreme se si desidera un equipaggiamento completo che include dotazioni di tutto rispetto come il bel tetto elettrico panoramico apribile, il Digital driver Display digitale da 10”, le barre del tetto modulari in colore grigio megalite oltre ai cerchi in lega da 18” e al Keyless entry. In questo caso il listino parte da 27.800 euro.
  • Allo stesso prezzo della Extreme si trova la Journey che diversifica le dotazioni non avendo a disposizione il tetto apribile in vetro che viene sostituito dalla presenza del portellone elettrico posteriore e dalla regolazione semi-elettrica del sedile conducente. All’esterno sono poi presenti delle caratterizzazioni estetiche particolari con dei dettagli delle plastiche brunite che differenziano questa versione dalla Extreme.
La versione della nostra prova, che vedi nel servizio fotografico, è una Extreme molto ben equipaggiata nella colorazione Grigio Scisto disponibile con un sovrapprezzo di 850 euro. Chi vuole risparmiare deve optare sul colore Bianco Ghiaccio mentre Blu Indigo, Verde Oxide, Terracotta e Nero Macrè sono offerti sempre a 850 euro.
Interessanti alcuni optional come la macchina da caffè portatile a 328 euro, i supporti YouClip (per smartphone o tablet, lampadina, porta bevanda o ricarica induzione) con prezzi compresi tra i 21 ed i 49 euro e, infine, i praticissimi tappetini in gomma con bordi rialzati da 82 euro presenti sull’esemplare in prova.

Tantissimo spazio a bordo: Bigster non teme neppure le famiglie più numerose

Lungo 4,57 metri, largo 1,81 e alto 1,71 metri, certamente questo SUV risulta imponente. Se queste dimensioni non sono l’ideale per i piccoli centri urbani, il passo da 2,70 metri ripaga molto in termini di abitabilità con un ottimo spazio al posteriore in grado di ospitare comodamente anche tre passeggeri molto alti.
Il vero punto di forza è, però, quello del bagagliaio che è a prova di trasloco con circa 700 litri di capacità al di sotto della cappelliera. Con questi valori anche i viaggi più lunghi in famiglia non temono i carichi più pesanti ed al contempo Bigster si distingue all’interno del segmento C-SUV.
All’esterno, nonostante Bigster sia una vettura molto pratica, non dimentica un tocco di ricercatezza che la distingue dalle competitor grazie ad un design personale ma anche un po’ “cool” in piena sintonia con quello che è lo spirito Dacia. I fari si estendono in larghezza e ben si raccordano con gli imponenti parafanghi che proteggono le ruote e la carrozzeria dai danni da parcheggio garantendo un’impronta su strada solida strizzando l’occhio alla sostenibilità dato che i grandi fascioni sono realizzati principalmente in materiali riciclati.
Non ci sono elementi in nero lucido (una moda molto diffusa nel segmento dei C-SUV) ma tutto lascia spazio agli inserti opachi “Starkle”, più resistenti e robusti nell’uso intenso. Le somiglianze con Duster soprattutto al posteriore con i due fanali ai lati che riproducono una firma luminosa a “V” sono evidenti dato che i meno attenti potrebbero in un primo momento confondere i due modelli ma perché non replicare l’ottimo lavoro effettuato con Duster?
Anche la fiancata, infine, risulta piacevole con uno stile molto pragmatico che si adatta alle esigenze di tanti clienti che possono scegliere tra cerchi in lega da 17 a 19 pollici.

All’interno “concretezza” e tecnologia con materiali studiati per risultare facilmente lavabili

Salendo a bordo di Bigster si domina la strada dall’alto grazie ad una posizione di guida elevata che fa percepire gli ingombri considerevoli della vettura. Nonostante non vi siano effetti speciali e le plastiche siano rigide non manca nulla grazie alla grande attenzione per la massimizzazione dello spazio e dell’ergonomia.
Tutto si trova al posto giusto con un display centrale in posizione rialzata che non fa distogliere troppo lo sguardo dalla strada e che al suo lato ospita l’innovativo sistema YouClip. Questo supporto per smartphone racchiude appieno l’anima di Bigster che prima di tutto si pone come una vettura pratica: quando si è di fretta con la clip si incastra facilmente il cellulare ma non per questo manca un sistema di infotainment bello da vedere e reattivo grazie alla parentela con il gruppo Renault.
Curato anche il display davanti al guidatore che dà il benvenuto quando si entra in vettura anche se le grafiche di personalizzazione non sono moltissime mentre il disegno della zona dove esistono i pulsanti fisici per il condizionatore e l’hazard è “a pianoforte” riprendendo così lo stile già visto anche su modelli della galassia Renault. Belle le bocchette dell’aria ad “Y” che riprendono il design dei proiettori mentre la zona del cambio non mi ha entusiasmato visti i materiali un po’ economici del pomello.
Chiudendo con la descrizione dell’abitacolo, nel tunnel centrale non manca una piastra ad induzione per la ricarica dello smartphone ed anche un portaoggetti nel bracciolo che risulta ben fatto anche se un po’ voluminoso.

Prova Dacia Bigster: lo spunto non manca, lo sterzo non è molto preciso

Ma come va Bigster su strada? Considerate anche le dimensioni importanti, l’habitat naturale di questo C-SUV sicuramente non è la città. Questa vettura si apprezza principalmente nei viaggi dove gli occupanti possono sfruttare appieno i grandi spazi a bordo mentre il propulsore non è mai troppo rumoroso anche in autostrada.
Risultano un po’ fastidiosi, invece, i fruscii provenienti dall’esterno alle velocità più alte ma nel complesso si viaggia bene grazie al propulsore che non manca di potenza e muove senza troppi problemi la vettura. Lo 0-100 km/h viene coperto in 9,8 secondi mentre la velocità massima è di 180 km/h, un risultato buono e che dimostra come il 1.2 mild-hybrid non sia sottodimensionato per un SUV di segmento C di queste dimensioni: merito anche di un lavoro accurato sulla riduzione dei pesi che porta Bigster a fermare l’ago della bilancia a 1364 kg. Un valore ottimo per una vettura di queste dimensioni e che spiega anche perché il piccolo mild non risulti sottodimensionato su Bigster.
Peccato soltanto per il cambio manuale che risulta un po’ gommoso, probabilmente la versione da scegliere è quella full-hybrid con l’automatico anche se occorre sottolineare che nel complesso Bigster è un’auto comoda da guidare con un assetto che infonde sicurezza ed uno sterzo molto morbido (non certo il più diretto in commercio) ma adeguato alla tipologia di vettura. Comodi anche i sedili dotati in sellerie lavabili in TEP microcloud che sono sicuramente molto pratici da pulire ma fanno sudare un po’ essendo poco traspiranti.
L’apporto elettrico consente di abbassare leggermente i consumi con delle medie dichiarate di 18,2 km/l che, se non si ha la possibilità di sfruttare appieno il meccanismo di rigenerazione dell’energia e rimane un po’ alti di giri per sfruttare tutta la potenza scendono un po’. Se si vuole risparmiare sul carburante conviene puntare sulla più efficiente full hybrid.
Buona, infine, la dotazione di ADAS con dispositivi per l’ausilio alla guida utili come il monitoraggio dell’angolo cieco o le telecamere a 360° che danno una grossa mano in manovra anche se la risoluzione non è in alta definizione. Pregevole per un auto che punta tutto sul rapporto qualità/prezzo la funzionalità del cruise control adattivo che non dispone della funzione di centraggio della corsia.

Dacia Bigster è la scelta ideale per le famiglie?

Più lunga di una Duster ma soprattutto con 22 centimetri di altezza da terra, Bigster condivide molti pregi con la cugina più piccola. Ergonomia e spazio sono ai massimi livelli e non stupisce se questo modello è stato in lizza per il premio Auto Europa 2026.
Non stupisce pensare che possa essere così: il lavoro fatto dai tecnici Dacia sta dando i suoi frutti ed oltre ai risultati di vendita assolutamente positivi, la percezione del brand negli anni è progressivamente cambiata. Se un tempo il brand romeno veniva associato esclusivamente a automobili economiche, ora Dacia è sinonimo di robustezza, spazio a bordo ed avventura con una buona dose di tecnologia.
Alcuni elementi come i dettagli in color bronzo sia sulla carrozzeria che all’interno sono anche “cool” e puntano ad una certa ricercatezza che non ti aspetti su un’auto che punta tutto sul rapporto qualità/prezzo (in questo senso mi ha colpito la presenza degli ammortizzatori per il vano motore, un tempo appannaggio solo delle vetture premium).
Bigster ha due anime: una molto pratica evidenziata da materiali robusti e soluzioni intelligenti come i tappetini in gomma per l’abitacolo ed un’altra quasi “premium” evidenziata da colorazioni a contrasto ed un buon livello di tecnologia mutuato dal gruppo Renault che non ha nulla da invidiare ai competitor.
Proprio questo aspetto spinge a chiedersi quale possa essere il futuro di questo SUV che evolvendosi ulteriormente potrebbe uscire quasi totalmente dal concetto di auto economica in favore di uno stile pratico, dotazioni sempre di livello maggiore ed al tempo stesso un look distintivo.
Quello che è certo è che le famiglie alla ricerca di spazio a volontà volenterose di vivere l’avventura con questo SUV possono trovare tutto quello che desiderano anche grazie agli accessori Dacia InNature che prevedono il pack sleep (un comodo letto matrimoniale lungo 1,90 metri e largo 1,3), la tenda per il portellone ed il portapacchi sul tetto in grado di supportare un peso dinamico massimo pari a 80 kg.
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