Prova Mercedes GLC 450d: il SUV incrociatore da Autobahn che sa sorpassare da solo

Prove su strada
29 luglio 2025, 16.18
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Il modello di punta di Mercedes è cambiato parecchio nel corso degli anni, pur rimanendo elegante, signorile ed imponente, un punto di riferimento nel segmento dei SUV di segmento D, il territorio, per intenderci, di Audi Q5 e BMW X3. La Mercedes GLC è una vettura di successo e le sue vendite l’hanno resa uno dei modelli più redditizi per la casa di Stoccarda. Con la sua tecnologia al servizio del lusso, non si limita ad essere solo uno status symbol, ma anche una vera e propria suite hi-tech e domotica, capace di stupire, ma soprattutto di non far percepire da quanto tempo si è in viaggio e quale strada si stia percorrendo.
In attesa, ma neppure troppo, di una gemella elettrica, la Mercedes GLC, inoltre, è disponibile solamente con motori ibridi, ma intelligentemente progettati per ogni tipo di utente ed utilizzo, senza rinunciare, né alla potenza della benzina né ai bassi consumi e alla coppia del Diesel, oppure come nel nostro modello a entrambe le cose. Se le dimensioni sono aumentate, con i vari cambi generazionali è anche vero che per facilitare le manovre, su Mercedes GLC troviamo le ruote posteriori sterzanti fino a 4,5 gradi, solo una delle tante chicche tecnologiche introdotte su questo modello.
Ciò su cui punta è la versatilità di utilizzo su ogni tipo di tracciato e per ogni tipo di viaggio, Dunque, scopriamo listino prezzi, dimensioni, interni e motori della Mercedes GLC, qui in configurazione super Diesel 450d con l'ausilio dell'ibrido.

Prezzi Mercedes GLC 450d: coppia, tecnologia, comfort e tanto lusso si fanno pagare cari

Il listino prezzi della Mercedes GLC si articola su quattro allestimenti principali disponibili in svariate declinazioni ciascuno a seconda delle motorizzazioni e dei pacchetti di finiture. La base di partenza è la Avangarde - 4MATIC mild hybrid - il cui prezzo parte da 62.395 euro.
Si sale poi all’allestimento AMG line, il quale introduce accattivanti finiture esterne ed interne in grado di risaltare la sportività e abbellire il look generale dell’auto, che parte dai suoi 77.768 euro, e si prosegue con le versioni sportive AMG 43 e AMG 63 S E Performance.
Ma attenzione: le dotazioni nel listino prezzi di Mercedes GLC sono davvero tantissime e di alto livello, ma chiaramente molti accessori sono opzionali. Partendo dai sistemi dedicati alla dinamica del veicolo - oltre le quattro ruote sterzanti - su Mercedes GLC si trovano le sospensioni adattive pneumatiche Airmatic. Se si opta per il pacchetto Offroad l’auto può guadagnare 2 cm di altezza da terra e il sottoscocca protetto, mentre le versioni AMG hanno ulteriori parametri per irrigidire la risposta degli ammortizzatori.
Il benchmark delle moderne Mercedes è il suo sistema multimediale MBUX, uno dei più, se non il più, avanzati sul mercato e ricco di funzionalità. Costantemente aggiornato sin dal suo debutto - anche over the air - offre, oltre a quanto già visto, la navigazione a tutto schermo, la connettività con la domotica domestica - per gestire cancelli, serrande, tapparelle, garage, ma anche rilevare gli ultimi movimenti registrati dai sensori domestici o la temperatura impostata nell’impianto di riscaldamento - e nuove funzionalità per i comandi vocali con intelligenza artificiale.
Tra le ultime dotazioni dapprima implementate su Classe S, ed ora importate sulla GLC, c’è l’head-up display con realtà aumentata e il sistema di proiezione sull’asfalto della segnaletica e delle indicazioni stradali, collegate al navigatore e realizzate dai gruppi ottici a matrice di LED.
Insomma prendendo un allestimento Mercedes GLC 450d AMG line, con motore 3.0 Diesel, da ben 367 CV, della vettura oggetto del nostro test il prezzo base è di 89.547 euro. Poi si aggiunge il pacchetto Avdanced Plus 1.945 euro o il Premium 4.784 euro o il Premium Plus che arriva a costare oltre 9.031 euro. Non va dimenticato il colore metallizato, cerchi in lega da 20 pollici, tetto apribile e clima quadrizona si atterra a circa 105.000 euro. Superare il costo di un monolocale al mare, quindi, non è poi così complicato... A cui non dimentichiamoci, almeno per questa versione 450d, di aggiungere un costoso superbollo nel mercato nostrano.
Le concorrenti per antonomasia, sono sempre loro: Alfa Romeo Stelvio, Audi Q5, BMW X3, Lexus NX e Volvo XC60, anche se forse pochissime riescono essere altrettanto premium e confortevoli.

Esterni e interni Mercedes GLC: più bassa sinuosa ed elegante, nella linea si rispecchia la verve del SUV di Stoccarda

Le dimensioni della Mercedes GLC sono nella media del segmento D, un SUV, quindi, che si posiziona esattamente a metà tra le più compatte GLA e GLB - quest’ultima, però, offre i 7 posti, mentre la GLC no - e l’Olimpo, rappresentato da GLE e dalla lussureggiante GLS.  Con una lunghezza di 4,71 m, una larghezza di 1,89 m. I progettisti hanno lavorato per un aumento di passo di ben 14 cm - 288 cm ora - rispetto al precedente modello, studiato con scrupolo per offrire il giusto compromesso di spazio e dinamicità, mentre l’altezza è stata ridotta di 4 cm - 1,64 m - e il riscontro visivo non manca.
Leggendo le dimensioni, ma anche una volta a bordo, la Mercedes GLC risulta “più berlina” rispetto alle concorrenti, grazie ai soli 151 mm a separarla dal suolo, ma che possono incrementare grazie alle molle ad aria -, e anche grazie alle doppie vetrature più basse e allo slancio pronunciato del passo e della lunghezza in generale. I cerchi da 20” (i più grandi disponibili oltre a quelli da 18 e 19”) aumentano questa sensazione di SUV sui generis.
Il look, comunque, rimane tutt’altro che volgare o sfrontato, anzi. Mercedes chiama “sensual purity” la resa estetica delle linee piene, arrotondate, ma slanciate,ricercando l’eleganza di un orologio sportivo di lusso. Il posteriore di GLC è caratterizzato da sottili fari full LED orizzontali che lo appesantiscono meno rispetto alla precedente generazione.
Le protezioni in plastica sui passaruota danno, infine, un look più rugged, ma diventano più sportive se si opta per le versioni AMG line, come il nostro modello. Così come a seconda dell’allestimento scelto cambiano la calandra, il paraurti anteriore e quello posteriore, oltre che alcuni dettagli estetici - che vanno dalla plastica grezza, alle cromature e al nero lucido. Uno degli elementi più familiari, ma al contempo innovati, della Mercedes GLC è la presenza dei fari anteriori a matrice di LED chiamati Digital Light. Non solo illuminano la strada a giorno, evitando di abbagliare degli utenti, ma sfruttano 1,3 milioni di microspecchi per "disegnare", con qualità grafica abbastanza accurata, sull’asfalto le indicazioni stradali o la segnaletica in realtà aumentata e hanno anche simpatiche animazioni all’avvio del motore.

Interni Mercedes GLC: spazio, lusso, tecnologia e comfort non mancano, completati da sistemi vocali, sedili e "pacchetti energizzanti"

All’interno la Mercedes GLC prende chiaramente ispirazione dalla nuova Classe C, con la disposizione verticale del display centrale da 11,9, totalmente differente da quello più compatto a sviluppo orizzontale della precedente serie.  La plancia è disponibile in diverse finiture ed ospita pochi comandi: tutto è gestito dal tablet centrale, il quale, sebbene non sembri, è più piccolo di quello per la strumentazione, personalizzabile, ma meno rispetto che passato, che infatti ne misura 12,3”, colpa dei due rapporti d’aspetto differenti.
Il display centrale è a sbalzo e leggermente inclinato verso il guidatore e, tramite l’interfaccia intuitiva di MBUX, permette di sfruttare i sistemi di mirroring per Android Auto ed Apple CarPlay wireless. Tra le altre cose, permette di visualizzare le telecamere a 360 gradi - incluso il sottoscocca e con ricostruzione tridimensionale e sono collegate al sistema di parcheggio automatico anche da remoto. L'MBUX, uno dei più avanzati sul mercato è ricco di funzionalità: costantemente aggiornato sin dal suo debutto, ma anche over the air, offre, oltre a quanto già visto, la navigazione a tutto schermo, la connettività con la domotica domestica e nuove funzionalità per i comandi vocali con intelligenza artificiale. Una di queste è NewsFlash che raggruppa in maniera personalizzata le notizie del giorno per comunicarle a chi pronuncia il comando preceduto dal proverbiale “Hey Mercedes”, ora dotato anche di riconoscimento vocale, ma dalla risposta alle volte migliorabile. Piace il volante sportivo con doppie razze orizzontali, ma i comandi touch sono troppo sensibili al tocco involntario: da rivedere.
Alcuni elementi tipici di Mercedes GLC sono le bocchette ispirate alle turbine aeronautiche e l’impianto audio Surround Sound System by Brumester - audio 3D a 720 W. Qualità di assemblaggi e materiali, nemmeno da dire, è da prima classe, sia per quanto riguarda il feedback tattile che sonoro, con pochissime sbavature su alcune plastiche non proprio all’altezza, ad esempio le griglie degli altoparlanti anteriori che al tocco sembrano graffiare. Difetti veniali. Sempre presenti i 64 colori delle luci ambientali - capaci di realizzare anche giochi cromatici – ma che puntualmente la notte si riflettono sui vetri, meglio optare per oscurarli almeno parzialmente.
Davanti come dietro lo spazio è ampio. In quattro a bordo si sta bene in larghezza come lo spazio sopra la testa - anche con il tetto in vetro con tendina - ma il quinto passeggero troverebbe più agio con un tunnel meno pronunciato e uno schienale più morbido, ma nulla da impensierire la voce comfort. I sedili anteriori e posteriori sono elettrici - anche climatizzati, riscaldati e massaggianti - e possono essere rivestiti con molteplici colori di pelle ed impunture. Essi sono abbastanza comodi, progettati per lunghi viaggi e per non affaticarsi mai, sia alla guida, sia da passeggero. Nella seconda fila si sta davvero rilassati, complici i sedili frontali che nella parte posteriore sono scavati per liberare maggiore spazio per le gambe, oltre a bocchette e climatizzazione dedicata, non mancano un pratico bracciolo e un portabottiglie. Il climatizzatore - quadrizona optional - che merita un plauso: veloce nel portare l’auto in temperatura, è di quegli impianti set and forget, dove non serve continuamente correggere le impostazioni, ma lo si imposta una volta e ce lo si dimentica.
E' Mercedes stessa ad elencare decine di interventi messi a punto sull’aerodinamica - che vanta un cx di 0,29 - e sull’isolamento acustico il cui scopo è rendere estremamente più confortevole la vita a bordo, un altro aspetto migliorato con un pacchetto opzionale dedicato. Il suo nome è Energizing Coach, nella pratica è un assistente che, a seconda del bisogno fisico espresso dal conducente, crea l’atmosfera giusta per affrontare il viaggio in maniera rigenerante, giocando con la luce dell’abitacolo, l’impianto audio, i massaggi e la climatizzazione.
Il volume del bagagliaio segna il record per il modello, sfiorando i 600 litri - 1.640 a sedili abbattuti - “espansione” che viene comandata da due pratici tasti che ribaltano completamente i sedili, ottenendo un piano di carico perfettamente piatto. Ci arriveremo dopo ma, grazie alle sospensioni pneumatiche presenti in vettura, di serie, il retro può anche abbassarsi per facilitare il carico di oggetti più pesanti. Quando si parla di comodità. Ovviamente il portellone è hands free e si apre elettricamente senza mani.

Prova su strada Mercedes GLC 450d 4MATIC: incrociatore tedesco non teme i grandi viaggi, rotondo e pastoso non sembra un Diesel

Come anticipato, i motori benzina e Diesel della Mercedes GLC solamente ibridi Mild 48 V e Plug-In e quindi pensati per svariati utilizzi; di serie sempre abbinati alla trazione integrale 4MATIC e al cambio automatico 9 G-Tronic.
Nella gamma motori di Mercedes-Benz GLC troviamo un quattro cilindri benzina, accoppiato ad un sistema Mild Hybrid a 48 V per le versioni GLC 200 e 300.  L’unità termica è un 2.0 l 4 cilindri, unita ancora una volta ad un alternatore-booster elettrico, a generare una potenza complessiva di 204 CV e 320 Nm per la GLC 200, che diventano 258 CV e 400 Nm per la versione 300. In questo caso, il dichiarato dei consumi è nell’intervallo da 7,3 a 8,2 l/100 km.
Al top della gamma motori della Mercedes GLC, escludendo le sportive AMG, c’è il powertrain Plug-In Hybrid, un concentrato di potenza e tecnologia. L’offerta si compone di un ibrido Diesel GLC 300 de, che sfrutta il 2.0 turbodiesel e due motori elettrici posizionati su entrambi gli assi, e due ibridi benzina GLC 300 e, con due motori elettrici e il 2.0 benzina e GLC 400 e, la stessa configurazione della precedente, ma con una maggior potenza sviluppata dalla componente termica. 
Una piacevole conferma, non scontata di questi tempi, è la presenza della motorizzazione mild hybrid a gasolio, un powertrain che unisce un sistema ibrido a 48 V ad un 2.0 litri 4 cilindri turbodiesel parco nei consumi, ma allo stesso tempo prestazionale - relativamente al suo contesto di utilizzo.
Nella gamma motori di Mercedes GLC sono due le versioni spinte dal 2.0 Diesel di nuova generazione Mild Hybrid, la 220d e la 300d. Nella prima, il motore eroga 197 CV e 440 Nm di coppia, con un consumo medio nel ciclo WLTP di 19,2 km/l. Per chi cerca prestazioni migliori, invece, il motore da scegliere è il più potente 300d, che porta la potenza a 269 CV, mentre la coppia passa da 440 a 550 Nm. Le prestazioni diventano più vivaci - lo 0-100 km/h passa da 8,0 a 6,3 secondi, con la velocità massima che sale dai 219 km/h della 220d ai 243 km/h della 300d - mentre i consumi si attestano a 17,9 km/l nel ciclo misto omologativo. 
Ma per chi volesse il massimo si può optare per la Mercedes GLC 450d 4MATIC, oggetto del nostro test, dotata del 3.0 turbodiesel 6 cilindri il linea da 367 CV più 23 CV di elettrico e ben 750 Nm di coppia massima.
Con tale coppia anche trainare un rimorchio non è mai un problema, supportati dalla schiena del 6 cilindri che sorprende anche per l’allungo. I numeri infatti sono di tutto rispetto e spingono il SUV della Stella da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi, una prestazione da supercar di qualche decina d’anni, con una velocità massima di 250 km/h autolimitata. Le prestazione per questo super Diesel sono di alto livello e sia riprendere velocità che affondare il piede in autostrada risultano esperienze goduriose.
Curiosità sui motori della Mercedes GLC Mild Hybrid: il modulo elettrico si chiama ISG -alternatore-starter integrato - posizionato all’interno del cambio 9G-Tronic ed in grado di fornire 17 kW di potenza aggiuntiva e 200 Nm di coppia aggiuntiva. Questo sistema è anche in grado di far veleggiare la GLC a motore spento e ricaricare la batteria sia con la frenata rigenerativa a pedale che con il rilascio del gas. Il turbocompressore, infine, rappresenta un’evoluzione della tecnologia Twin Scroll sviluppata in collaborazione con gli ingegneri di Mercedes AMG di F1. L’obiettivo è garantire una risposta più rapida, efficiente e potente. Risposta che infatti, grazie anche al cambio, si presenta non appena si affonda il pedale del gas.
La spinta e la robustezza non sono le uniche qualità della Mercedes GLC 450d: bastano pochi metri a bordo della Mercedes GLC per accorgersi di quanto, grazie alle sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, la vettura sia in grado di trasformarsi in un tappeto volante dove sconnessioni e dossi non sono mai un fastidio. Quello che colpisce è anche la pastosità e rotondità di questo 6 cilindri il linea, che dal rumore e vibrazioni non sembra affatto un Diesel. Per capire com’è insonorizzato ed equilibrato basta fermarsi al rosso del semaforo senza percepire alcuno scossone nell’attivazione / disattivazione dello Stop & Start, diventa praticamente impercettibile lo spegnimento e il riavvio del motore. Mentre, per chi dovesse trainare rimorchi, è utile sapere che la massa rimorchiabile arriva a 2.500 kg e sono presenti una serie di assistenti di guida atti a controllare il traino, onde evitare incidenti nelle situazioni più rischiose durante la marcia. E il gancio traino è - ca va sans dire - estraibile elettricamente.
Tuttavia lato dinamico però non pensiamo al GLC come un SUV inadatto al dinamismo: se la versione precedente, da noi provata con il 2.0 turbodiesel, era meno sportiva delle attese, il problema non era tanto dovuto all'accoppiata motopropulsore, quanto alla versione con assetto “confort” priva di molti "gadget" destinati alla guida. Qui invece, la versione AMG line con dotazioni tecnologiche aggiuntive come l’assetto a controllo elettronico, molle ad aria e le ruote sterzanti posteriori cambia totalmente il giudizio. Configurata in questo modo la Mercedes GLC 450d, a patto di optare per modalità di guida più sportiva, tra le 5 selezionabili - Eco, Comfort, Sport, Offroad e Individual - diventa affilata tra le curve con un coricamento mai eccessivo e lo sterzo che va a irrigidirsi offrendo un buonissimo, ma non eccelso feeling tra le curve.
Certo i 2.065 kg di massa a vuoto non si possono ignorare, specie nella modalità Comfort, dove il coricamento e i movimenti di cassa si fanno più accentuati, complice il baricentro alto e gli ammortizzatori tarati “laschi”. Anche l’offroad, seppur leggero, non fa eccessivamente paura, grazie sì alla trazione integrale 4MATIC, ma anche a un’altezza da terra che permette qualche acrobazia - meglio optare per il pacchetto tecnico Offroad che apporta utili modifiche, come l’assetto con altezza libera dal suolo maggiorata e la protezione sottoscocca. Certo non basta un assetto con +20 mm e schermate 4×4 specifiche sul display, se poi gli angoli caratteristici rimangono poco accentuati e i cerchi in lega sono di dimensioni oversize, quindi meglio non esagerare nel complesso: ottima per la neve di Courmayeur e Cortina, meno per le mulattiere di montagna.
Insomma la nostra versione di Mercedes GLC 450d si è rivelata un SUV dinamico, ma mai estremo con cui affrontare tratti guidati in modo molto rilassato o sportivo. Forzare l’andatura ci può stare, supportati da spinta e motore, ma senza esagerare, per quello occorre chiamare in causa le versioni AMG. Lo sterzo ha un carico troppo leggero e non è così sensibile, come alcuni competitor - leggasi Alfa Romeo Stelvio - le sospensioni rollano quanto basta e il cambio, a causa dei tanti rapporti o delle logiche, è incerto sul rapporto da inserire se si forza l’andatura. Meglio usare i paddle, ma nulla di sportivo, ma almeno l’assetto è ben robusto, e permette anche qualche sovrasterzo di potenza, prima che i controlli elettronici – comunque disattivabili - intervengano in modo tempestivo. Invece il grande pregio della Mercedes GLC è quello di portarci alla meta in pieno relax. E qui il cambio che in modalità sportiva era meno feroce, se trattato dolcemente diventa perfetto, con passaggi di rapporto continui e senza strappi, quasi fosse un CVT.
Ma lo scopo della Mercedes GLC è sempre portare gli occupanti da A a B, ma con classe e modernità, due fattori cari al pubblico che si interfaccia ad auto di questa fascia di prezzo. In città, non proprio il suo habitat naturale, soprattutto per via le dimensioni, la GLC non se la cava eccessivamente male, coadiuvata da telecamere 360°, sensori e ruote sterzanti posteriori che la fanno voltare prima, riducendo il diametro di 90 centimetri e portandolo a 10,9 metri .Il comfort è garantito da sospensioni azzeccate che assorbono bene, buche e rotaie.
Alle velocità da codice, a cui si arriva abbastanza in fretta, si viaggia in nona marcia avvolti da un abitacolo ovattato, confortevole e senza il patema di consumi eccessivi. La GLC in prova comunque dichiara un consumo tra i 15,9 km/l (WLTP) e alla prova dei fatti anche i nostri rilevamenti sono mediamente allineati con media di 14 km/l nell’uso misto. Che con 62 litri significano più di 800 km di autonomia. Certo in città un 3.0 Diesel soffre la massa e la gommatura extralarge, nonostante l’ibrido comunque non riesce a superare gli 11 km/l, ma se volete una vettura cittadina non è il caso di guardare alla GLC. Mentre in autostrada, habitat naturale di questo 6 cilindri, a velocità da codice -130 km/h - il 9 marce fa “sonnecchiare” il duemila a soli 1.500 rpm appena sopra il minimo, mentre erano 1.650 rpm sul 2.0 sempre a gasolio, come termine di paragone. Inoltre il sistema 48V è inoltre in grado di far veleggiare la GLC a motore spento e ricaricare la batteria, sia con la frenata rigenerativa, che con il rilascio del gas. Una stranezza che abbiamo notato, ma che incrementa l’efficienza: il motore termico si spegne se si rilascia il gas - veleggio con Stop/Start - per poi riaccendersi e andare a frenare e rigenerare se si vuole rallentare con il pedale del freno.
Non cono presenti diversi ADAS, alcuni dei quali purtroppo solo a pagamento, per rendere ancor più gradevoli i viaggi a bordo della Mercedes GLC. Plauso alla guida autonoma di livello 2: una delle migliori da noi mai provate, anche superiore dell’Autopilot di Tesla: la nuova Mercedes GLC non è solo in grado di rallentare autonomamente prima di una curva, ma anche di riconoscere e memorizzare la presenza di una ZTL nel caso di versioni PHEV. Tra le altre cose la GLC è dotata di cruise control adattivo, con stop and go, mantenimento in corsia e sorpassi automatici, ovvero la vettura in autostrada o tangenziali a più corsie, se non sopraggiungono veicoli, inserisce autonomamente la freccia, sorpassa e rientra nella corsia lenta, per superare un veicolo, senza alcun intervento da parte del conducente, a parte la mano salda sul volante. Tra i sistemi ADAS, facilmente disattivabili, non mancano frenata di emergenza automatica con riconoscimento di pedoni e ciclisti e lane keeping di ultima generazione, quindi meno intrusivo di quello della generazione uscente che agiva frenando bruscamente le ruote di un lato vettura. Anche i fari di notte riconoscono i pedoni o ciclisti e li segnalano illuminandoli ripetutamente.
Insomma che dire della Mercedes GLC? Una versatilità che non può prescindere dal suo essere una Stella di Stoccarda, anzi come volumi probabilmente la più luminosa per Mercedes. Una vettura lussuosa ed appagante per antonomasia, sempre capace di alludere alla modernità e alla tecnologia. Con questo motore tremila, rispetto al 2.0 Diesel si guadagna verve, oltre a rotondità, pastosità e spinta che non mancano mai. Completi e i più evoluti tra i competitors sono gli ADAS e le assistenze alla guida, siamo oltre il livello 2, con sorpassi gestiti in totale autonomia dalla vettura. Guidare una Mercedes di questo tipo è un’esperienza paragonabile a quella che si vive in un ristorante stellato: si va oltre al bisogno umano di mangiare, rendendo la cucina, il procedimento, un’arte in grado di creare una fusione di sapori e sensazioni capaci di emozionare e appagare il gusto. Certo la cifra da sborsare è senz’altro importante, ma paragonabile alle dirette concorrenti premium e... ai ristoranti stellati.
PRO
  • ADAS: gestisce i sorpassi in piena autonomia
  • Comfort di guida, da prima della classe
  • Rotondità e spinta del 6 cilindri Diesel
CONTRO
  • Tunnel parecchio invadente
  • Prezzo e optional parecchio costosi
  • Comandi touch al volante da migliorare
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