Sentivamo il bisogno di citycar, diciamolo, la quasi totalità delle auto che esce è un SUV o un crossover, qualche berlina, e compatta, pochissime station. In un mondo di ruote alte il segmento più piccolo si è praticamente perso. Pertanto un plauso alla Hyundai, che è stata molto coraggiosa a portare in Europa un prodotto così interessante nel mercato più compatto del segmento A, ormai privo di tante pietre miliari che per anni hanno fatto la voce grossa e che inspiegabilmente sono svanite. Certo in Italia una piccola elettrica ha un mercato ben di nicchia rispetto ad una pari versione termica o ibrida, ma le Hyundai Inster ha tutte le carte in regola per diventare una bestseller, a partire dal prezzo, non economico in assoluto, ma relativamente basso per un'elettrica: parte da circa 25.000 euro.
La Hyundai Inster si posiziona esattamente a metà tra le tradizionali citycar del segmento A e i modelli compatti più grandi del segmento B, per offrire manovrabilità e semplicità di utilizzo insieme a doti di praticità e flessibilità, grazie a un interno spazioso e a una maggiore capacità di carico.
Nella prova analizziamo nel dettaglio i prezzi e le dotazioni della piccola elettrica coreana, la Hyundai Inster. la nuova citycar elettrica, dal design innovativo e dalle dimensioni compatte, pensata per rispondere alle esigenze della mobilità urbana e non solo.
Vediamo, quindi, quali sono le sue dimensioni, come è fatta internamente e quali soluzioni geniali offre, come si struttura l’offerta, che ruota attorno ai due motori e alle due batterie disponibili e, ultimo ma non ultimo, il listino della la nuova Hyundai Inster.
Prezzi Hyundai Inster 2025: listino da citycar BEV, ma con una ricca dotazione
Partiamo subito con il dire che il listino della piccola Hyundai elettrica parte da 24.900 euro per l’allestimento Xtech 42 kWh, che include di serie: climatizzatore automatico, retrocamera e sensori di parcheggio, strumentazione digitale da 10,25’’, Drive Mode Select e frenata rigenerativa con paddle al volante, sistemi di sicurezza avanzati, come lo Smart Cruise Control. Insomma già parecchio fornita. La stessa versione XTech con batteria maggiorata 49 kWh siamo a 26.650 euro.
La versione superiore Xclass, disponibile solo in configurazione long-range 49 kWh, ha un prezzo 28.650 euro, ma aggiunge dettagli premium come: cerchi in lega da 15’’ - i 17'' sono a pagamento sempre - sedili scorrevoli, barre sul tetto e volante in pelle. E' inoltre disponibile con il Tech Pack, che introduce ulteriori tecnologie come la Digital Key e il riscaldamento per volante e sedili, luci a LED, ambient light e pompa di calore.
Versione/Prezzo:
XTech 42 kWh 24.900 euro
XTech 49 kWh 26.650 euro
XClass 49 kWh 28.650 euro
Grazie all’offerta di lancio e al programma “Be the First”, i clienti possono accedere a vantaggi esclusivi, come ricariche gratuite per circa 5.000 km. Inoltre Hyundai, per agevolare l’accesso a questa citycar elettrica, propone una formula di noleggio a lungo termine attraverso Hyundai Renting, offrendo una soluzione pratica e completa per chi cerca un’auto senza pensieri. L’offerta di Hyundai Renting per la nuova Inster prevede un canone mensile di 364 euro (IVA inclusa). Tuttavia, è richiesto un anticipo di 5.000 euro, e la durata del contratto è fissata a 48 mesi con un limite di 40.000 km complessivi. Un incentivo interessante per chi desidera entrare nel mondo BEV senza una corposa spesa immediata. Interessante anche l'offerta che porta la rata a 149 euro/mese, attiva nel momento dell'uscita della prova, per la quale vi consigliamo di visitare il sito ufficiale Hyundai.
Dotata di tanti optional, tra cui il V-2-L, ossia la possibilità di caricare oggetti esterni sfruttando la vettura come una grande power bank, e del tettuccio panoramico, gli allestimenti sono più che completi. Con questi prezzi la Hyundai Inster si rivela un'elettrica molto competitiva, pronta a confrontarsi con altre elettriche cittadine di segmento B come Citroen e-C3 e FIAT Grande Panda elettrica, nonostante sia circa 20 centimetri più lunga. L’unica vera concorrente compatta è la Dacia Spring, una delle opzioni più accessibili e pratiche per chi cerca una vettura elettrica da città.In
Esterni Hyundai Inster: look unconventional e sbarazzino, tanto squadrato per massimizzare gli ingombri
Il design di Inster combina uno stile futuristico e fresco con interni spaziosi in una carrozzeria da SUV ultracompatto. L’Inster rappresenta l’evoluzione stilistica di Casper lanciata in Corea nel 2021 che, però, veniva offerta solamente con la versione a motore endotermico, caratterizzata da dimensioni maggiori e un passo più ampio per offrire più spazio interno e una presenza su strada più robusta.
La nuova Hyundai Inster coreana colpisce per le sue luci diurne a LED di forma circolare che rinnegano la sottile linea orizzontale, utilizzata per la stessa funzione su Kona e Bayon, approcciando il tema dei pixel in un modo nuovamente originale. Qui i fari diurni vanno a formare dei semianelli che seguono la circonferenza del faro principale. Particolare è quindi la firma luminosa della grafica a pixel degli indicatori di direzione oltre a quella dei fanali posteriori e dei paraurti.
Le forme squadrate invece sembrano lanciare una vera e propria sfida alla Panda. Il design di Hyundai Inster è caratterizzato da un profilo robusto, ma al tempo stesso compatto da SUV con superficie pulite esaltate da robusti parafanghi e da un paraurti dal design tecnologico ispirato ai circuiti elettronici.
Alta la capacità di personalizzazione offerta dal costruttore coreano per il piccolo SUV che prevede colori vivaci e anche il tetto nero a contrasto. Disponibili i cerchi in acciaio da 15 pollici con copricerchi specifici oppure cerchi in lega da 15 pollici o da 17 pollici a seconda degli allestimenti - questi ultimi si pagano sempre a parte, per privilegiare percorrenza e autonomia.
Le dimensioni della Hyundai Inster sono parecchio compatte a cavallo come dicevamo tra i due segmenti citycar A e B, una lunghezza di 3,82 metri, una larghezza di 1,61 metri, un’altezza di 1,57 metri e un passo, considerevole per un’auto così corta, di 2,58 metri. Insomma una delle poche auto rimaste davvero a misura di città.
Interni Hyundai Inster: grande spaziosità, tra sedili intelligenti e assenza di tunnel centrale
Internamente Hyundai Inster porta in primo piano la tecnologia con un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici ed un touchscreen per l’infotainment sempre da 10,25 pollici con navigazione che fa parte di una console centrale compatta, progettata per creare una maggiore sensazione di spaziosità. Il tema dei pixel che viene esaltato all’esterno della vettura si ritrova anche nel design del volante che riporta la leva del cambio sul devio di destra, come già visto in alcuni modelli Hyundai recenti. Per massimizzare gli spazi, gli interni di Inster sono molto modulabili e ad esempio i sedili che possono essere abbattuti e ripiegati, compreso quello del conducente. La chiave digitale permette di accedere alla vettura in modo smart e, volendo, integrarla direttamente nello smartphone.
Non può mancare il climatizzatore automatico, che a nostro avviso è però poco costante nel mantenere la temperatura, così come l'utile piastra di ricarica wireless e le luci ambientali a 64 colori - alcune concorrenti neanche le prevedono - che però la notte riflettono il bagliore sullo su specchio destro. Al volante si trovano i paddle, utili a impostare il livello di rigenerazione della frenata.
La sensazione di qualità a bordo è molto buona: sorprende la presenza del regolatore di altezza cintura sparito da molte auto anche di segmenti superiori. Ovviamente alcune plastiche sono rigide, com'è normale visto il segmento, specialmente nella parte bassa della plancia. Non mancano, i comandi fisici per l’impianto di condizionamento oltre ad alcuni pulsanti che servono a richiamare il riscaldamento dei sedili e volante e l’attivazione della telecamera di parcheggio. Completano poi la ricca dotazione varie prese di ricarica da 12 volt e le porte USB di tipo C.
A vederla da fuori, mai si direbbe che dentro ci possa essere così tanto spazio e invece si rimane stupiti salendo a bordo. Disponibili come optional i sedili anteriori abbattiblili, mentre la panca posteriore a due posti è divisa 50:50. Il sedile del guidatore che integra i due portabicchieri, formando quindi un divanetto anteriore “quasi” piatto. Geniale trovata: se si parcheggia contro un muro lato sinistro, si può tentare l'uscita tranquillamente sfilando dal lato passeggero, senza incagliarsi in ostacoli centrali.
Inoltre la seconda fila è scorrevole, basti pensare al confronto con l’altra citycar di Hyundai, più corta di 15 centimetri, la Inster guadagna fino a 100 litri per i bagagli grazie a questa trovata così semplice. Tant’è che la Inster può passare da un minimo di 280 litri a un massimo di 351 litri, 1.059 abbattendo il divanetto. Se proprio bisogna trovarle un difetto, altre concorrenti offrono cinque posti a bordo, mentre qui il massimo omologato è per quattro persone.
Insomma l’assenza del tunnel e il divano scorrevole, più i sedili anteriori reclinabili, creano un mini salottino: se si viaggia in due si può reclinare la seconda fila, adatta comunque a due occupanti e guadagnare spazio per valigie anche di grosso calibro, mentre in quattro a bordo, senza bagagli, con il divanetto arretrato, c’è talmente tanto spazio che l’impressione è quella di trovarsi su un sedan di ben oltre 4 metri.
Alla guida della Hyundai Inster: grande sprint, per la città e non solo senza problemi
La gamma Inster propone due varianti di batteria e due motori:
Inster Standard, 42 kWh, motore anteriore 97 CV
Inster Long Range, 49 kWh, motore anteriore 115 CV
Partiamo dalla teoria. Nella versione da 42 kWh si possono raggiungere nella guida cittadina fino a 327 km, mentre con la versione da 49 kWh si raggiungono fino a 370 km teorici. Noi a dire il vero ci siamo fermati un po’ prima, ma si tratta di un dato di tutto rispetto per una vettura di queste dimensioni.
Più brillante la versione ovviamente da 115 CV, oggetto del nostro test, tanto che accelera da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi – per avere un termine di paragone, una Spring ora ne impiega 13,7. Mentre i 150 km/h di punta massima, le danno quel margine che serve, in autostrada, per non essere costantemente al limite dell’auto e sorpassare o affrontare le salite senza patemi. Tutto sommato noi non abbiamo mai sentito l'auto fiacca o in difficoltà, ne agli spunti al semaforo, ne alle velocità autostradali, che comunque non sono il suo terreno d'elezione, ma che la Hyundai Inster non disdegna.
Entrambe le versioni supportano la ricarica rapida. L’autonomia urbana è best-in-class, Hyundai comunica fino a 518 km nel WLTP urbano, mentre la ricarica efficiente la rende ideale per chi cerca un’auto sostenibile e performante. Interessanti anche i consumi dichiarati che si attestano a 15,3 kWh/100 km sempre secondo il ciclo WLTP. Alla prova dei fatti, abbiamo percorso circa 6.5 km/kWh che equivalgono a circa 320 km, mentre meno in autostrada dove si superano di poco i 4.5 km/kWh e quindi 220 km. Valori comunque ottimi per la tipologia di auto e che permettono un trasferimento di media portata senza tanti vincoli
Inoltre attraverso le colonnine in DC capaci di erogare una corrente di almeno 120 kW, Inster può caricarsi dal 10 all’80% in circa 30 minuti in condizioni ottimali. Di serie Hyundai Inster dispone di un caricatore di bordo da 11 kW, tempi sono un po’ più lunghi, ma non in assoluto: 4 ore la Standard, 4 ore e 35 minuti la Long Range. Insomma se percorrete circa 30 km al giorno, con l’autonomia di cui è dotata bastano 3 ricariche complete al mese.
Super agile, stupisce fuori città ed è farcita di ADAS
In città, luogo ideale per la Hyundai Inster, la percezione degli ingombri è ottima, anche grazie alla guida alta e all'ampia superficie vetrata. Certo di tre quarti posteriore non si vede tantissimo, ma telecamere a 360 gradi e sensori aiutano a percepire gli ingombri comunque contenuti. Bene anche il raggio di sterzata di 10,4 metri. Utile sempre in città è anche la frenata rigenerativa, modulabile in quattro livelli d'intensità dai paddle al volante, fino ad arrivare alla cosiddetta guida one-pedal che porta l'auto a decelerare fino a fermarsi del tutto quando si alza il piede dall'acceleratore. Insomma nei centri urbani, l’Inster si dimostra estremamente maneggevole, con un'ottima visibilità, un volante preciso e l’altezza da terra di 144 mm che non teme buche o eventuali marciapiedi da scavalcare.
Fuori città, invece, la Hyundai Inster non disdegna tratti guidati, a patto di non esagerare. Grazie alle gomme opzionali 205/45 R17, si perde un po' di autonomia è vero, ma la tenuta di strada è parecchio elevata. Il volante trasmette in modo filtrato, ma abbastanza diretto cosa capita alla vettura e qualche tratto più spigliato regala piccole soddisfazioni, non comuni al genere utilitaria. Ringraziamo la coppia del motore elettrico di 147 Nm ovviamente erogabili tutti subito. Certo, nonostante la batteria sia posizionata in basso, il peso della vettura ovviamente non è proprio contenuto - 1.745 kg - e pertanto i movimenti di cassa si fanno sentire, quindi meglio non forzare, pena l'intervento dell'ESP.
In autostrada invece, la suite di ausili alla guida attivi – tra cui cruise adattivo con mantenimento di corsia e funzione di arresto e ripartenza - si è dimostrata valida e ben tarata. Tra le tre corsie si viaggia bene e ci sono 15 tecnologie che comprendono il cruise control adattivo intelligente, il mantenimento in corsia e molto altro ancora, come il Surround View Monitor (SVM), il Parking Collision-Avoidance Assist Rear (PCA-R), il Blind Spot View Monitor (BVM) e il Forward Collision-Avoidance Assist. Non mancano però i fruscii intorno a 130 km/h e la camera controllo attenzione del conducente, che però va in tilt, se si indossano gli occhiali da sole.
E' interessante sapere che sono disponibili come opzionali il sistema di riscaldamento della batteria e una pompa di calore ad alta efficienza. La funzionalità Vehicle-to-Load (V2L) esterna e interna fornisce alimentazione per i dispositivi esterni (110V/220V), consentendo la ricarica bidirezionale senza bisogno di apparecchiature aggiuntive. Questo consente ai clienti di utilizzare o ricaricare liberamente alcuni dispositivi, come biciclette elettriche o scooter o un tosaerba, alimentato direttamente dall’auto. Utile al semaforo l’auto hold, che blocca il creeping del veicolo.
La Hyundai Inster è un'elettrica che punta su un design futuristico e compatto, senza rinunciare a interni spaziosi e modulari. Grazie al passo allungato, il city-SUV offre comfort e praticità sia per i passeggeri sia per i bagagli. La tecnologia di bordo, più che completa include un sistema di navigazione con due grandi schermi da oltre 10 pollici, aggiornamenti OTA e connettività avanzata. Si muove bene in città come fori e sul fronte della sicurezza, spiccano dispositivi da segmento superiore come l’Highway Driving Assist, il mantenimento attivo della corsia e la frenata automatica con riconoscimento di pedoni e ciclisti. Certo con circa 300 km di autonomia si può stare sereni, ma una variante a benzina avrebbe fatto la differenza in termini di vendite...
PRO
Design originale e sbarazzino
Spazio interno e versatilità al top per 3,8 metri
Autonomia più che adeguata e ricarica veloce
CONTRO
Prezzo non troppo contenuto, nonostante la ricca dotazione