La presentazione del
concept Citroën ELO ha immediatamente
catturato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. I fari LED
sovrapposti, la silhouette da minivan compatto e la configurazione a sei posti
hanno acceso il dibattito ben oltre il marchio Citroën, coinvolgendo
inevitabilmente anche gli
altri brand del gruppo Stellantis.La domanda è una sola: e se questa fosse la
base per una
futura FIAT Multipla?A un primo sguardo l’ipotesi può apparire ardita, ma non lo
è affatto. Da tempo circolano indiscrezioni secondo cui FIAT starebbe valutando
il ritorno del nome Multipla, probabilmente associandolo a un nuovo SUV
familiare. Tuttavia, le proporzioni del Citroën ELO suggeriscono uno scenario
alternativo: un ritorno più fedele allo spirito originale della Multipla.
Il concept francese, con la sua struttura monoscocca e
l’abitacolo estremamente modulare, sembra sorprendentemente vicino alla
filosofia della FIAT 600 Multipla del 1955, icona di spazio e funzionalità in
dimensioni compatte.
Essendo FIAT e Citroën parte dello stesso gruppo,
un’operazione di condivisione di piattaforma e sviluppo avrebbe pieno senso
industriale. Con pochi interventi mirati sul design, FIAT potrebbe creare una
variante fortemente caratterizzata, riducendo costi e tempi di produzione.
Uno dei richiami più evidenti è nel frontale: i LED rotondi
abbinati a sottili luci diurne posizionate alla base del parabrezza ricordano
chiaramente i fari a due livelli della Multipla del 1998. Un frontale più
pulito, superfici levigate e il nuovo logo FIAT basterebbero a definire una
nuova identità.
La carrozzeria da 4,10 metri riprenderebbe in gran parte le
linee della Citroën ELO, con un’importante differenziazione nella zona
posteriore. I fanali a UFO potrebbero lasciare spazio a gruppi ottici a forma
di pillola, ispirati allo stile giocoso della FIAT Topolino.
Illustrazioni Thanos Pappas / Carscoops
A completare il look, cerchi in lega vintage derivati dalle
edizioni speciali della FIAT 500, una gamma colori più vivace e una protezione
in plastica discreta su passaruota e paraurti, per un aspetto urbano ma pronto
anche alla gita fuori porta.
L’interno è forse l’elemento più interessante. Le ampie
porte scorrevoli, i sei sedili singoli, la posizione di guida centrale e la
possibilità di rimuovere o riconfigurare i sedili rendono questo veicolo ideale
per le famiglie moderne.
Accessori come vani modulari, contenitori removibili e
persino materassini gonfiabili trasformerebbero l’auto in una vera piattaforma
per il tempo libero e le avventure outdoor.
Solo elettrica, ma con la giusta filosofia: un progetto di questo tipo richiederebbe una piattaforma
elettrica dedicata. Nessun motore termico, quindi, ma un powertrain elettrico
compatto, con motore posteriore e batteria di capacità contenuta, perfetto per
la città e per brevi viaggi nel weekend.
La storia della FIAT Multipla: un’icona fuori dagli schemi
La FIAT 600 Multipla, disegnata da Dante Giacosa, debuttò
nel 1955 come una rivoluzione su quattro ruote. Basata sulla FIAT 600 ma con
cabina avanzata, offriva spazio per sei passeggeri in appena 3,53 metri di
lunghezza.
Nel 1997 il nome tornò con la Multipla di seconda
generazione, celebre per il design anticonvenzionale firmato Roberto Giolito. I
fari sdoppiati, l’ampia superficie vetrata e la larghezza eccezionale (1.871
mm) permisero una configurazione 2+3 posti unica nel segmento.
Nonostante fosse lunga meno di quattro metri, offriva 430
litri di bagagliaio e una stabilità superiore alla media, grazie alla
carreggiata ampia e al baricentro basso.
Il restyling del 2004 ne addolcì le forme, ma la produzione
europea terminò nel 2010, proseguendo in Cina fino al 2013.
FIAT Multipla 6x6 con Roberto Giolito
Il futuro della Multipla: SUV o ritorno alle origini?
FIAT non ha ancora confermato ufficialmente una nuova
Multipla. Le voci più insistenti parlano di un crossover compatto, basato sulla
piattaforma Smart Car di Stellantis, condivisa con Citroën C3 Aircross e Opel
Frontera, pensato per competere con Dacia Duster e Bigster.
Le motorizzazioni dovrebbero includere benzina, mild-hybrid
ed elettrico, seguendo la strategia già vista con la Grande Panda.
Eppure, tra concept, rendering e sogni digitali, resta viva
una speranza: che FIAT ricordi ciò che ha reso la Multipla un’auto unica. Non
solo lo spazio, ma il coraggio di essere diversa.
Illustrazioni Thanos Pappas / Carscoops