La follia di MrBeast: la Lamborghini finisce nel trituratore [VIDEO]

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Ecco una nuova follia che si scatena su un’automobile: questa volta a farne le spese è stata una Lamborghini Gallardo, che è stata barbaramente piazzata su un trituratore gigante e completamente distrutta, per la volontà di un famoso YouTuber americano, MrBeast. Sì, una Gallardo, tanto che l’occhio attento dell’appassionato si sarà subito accorto che sbadatamente lo YouTuber ha usato per la copertina del suo video…una Huracan.

Il tutto è stato documentato da uno dei suoi folli video che ricevono ogni volta milioni di visualizzazioni: MrBeast è il secondo YouTuber più seguito al mondo, con 182 milioni di followers all’attivo, e il video in questione ne ha già più di 100 milioni. Questo video, in particolare, è stato richiesto direttamente dai followers, come in molti casi: la “filosofia” del canale è quella di reinvestire gli enormi guadagni provienienti dalle visualizzazioni nella produzione di video controversi e anticonvenzionali, come il give away (regalare beni o direttamente denaro a persone) oppure con delle “challenge” con poco senso logico, solamente per “vedere cosa succede”.

È stato il caso di questa Lamborghini Gallardo; nessuno aveva mai posizionato un auto del genere in un trituratore: l’auto ha girato su sé stessa per un breve periodo, poi si è arresa ai potenti ingranaggi del demolitore, che ha ridotto la supercar in frammenti.

La Gallardo, lanciata nel 2003, è dotata di un potente V10 da 5,0 litri, con una una potenza di 493 cavalli e una coppia di 510 Nm, mentre il V10 da 5,2 litri successivo al restyling erogava 513 cavalli. Veramente un peccato per un’auto che poteva restare nel garage di qualche intenditore, ma che è stata distrutta senza pietà; del resto si tratta sempre di un bene fisico, e ognuno può disporne come meglio crede. Ci si interroga, se per alcuni veicoli storici o di particolare valore, sia necessaria una protezione ulteriore, proprio come succede per le opere d’arte, tutelate direttamente dagli enti statali; forse siamo ancora lontani da queste nuove regole sull’altare di finire in tendenza (!) su YouTube.