Fin dal lontano 1947, Ferrari è sempre stata caratterizzata da uno spirito che non ha mai fatto a meno dell’innovazione, guidata in tutto e per tutto dallo stesso spirito pioneristico di Enzo Ferrari. Già la primissima 125 S, prima Ferrari a varcare i cancelli della fabbrica, presentava linee mai viste prima oltre a quel capolavoro della tecnica che è sopravvissuto fino ai giorni nostri, il V12. In quel caso, un 1.5 avveniristico ad alta potenza specifica.
Lei è la prima tra le game changers, nome anglosassone che identifica le auto capaci di fare la differenza, di cambiare la storia influenzando per sempre il mondo dell’automobile. Da domani, sabato 18 febbraio, apre la nuova mostra “Game Changers” del Museo Enzo Ferrari di Modena, capace di raccogliere alcune delle auto più significative della storia del Cavallino Rampante in un allestimento totalmente nuovo, raccontando la storia della Casa di Maranello attraverso gli occhi dell’innovazione.
I modelli presenti sono tra i più rivoluzionari sotto diversi punti di vista: design, aerodinamica, tecnologie, senza dimenticare gli esempi dal mondo del motorsport e delle vetture non omologate per la circolazione stradale. Una su tutte? L’ormai quasi storica Ferrari FXX presentata nel 2005. Design, tecnologia e performance sono quindi 3 parti del racconto che accompagnano gli ospiti del Museo durante la loro visita.
Al capitolo design non poteva non esserci la 375 MM: disegnata da Pinin Farina nel 1952, rappresenta la prima di una lunga serie di one-off che, nel caso specifico, venne realizzata per conto di Roberto Rossellini e destinata a Ingrid Bergman. A pochi metri la Ferrari 166 MM, la prima barchetta con carrozzeria realizzata di alluminio, dalla linea accattivante, elegante e leggera.
Nei capolavori di innovazione tecnologica segnaliamo la 400 Automatic, la prima graturismo 2+2 che nel 1976 introduce la trasmissione automatica in risposta all’evoluzione delle esigenze di mercato e della sofisticata clientela internazionale, insieme alla Ferrari F1-89, la prima monoposto in assoluto con trasmissione elettroidraulica. Nella sezione Performance si possono ammirare la 365 GT4 BB del ‘73, la prima berlinetta granturismo a motore posteriore dotata di un orginale V12 a 180°, oltre alla già nominata FXX, colei che si è evoluta fino ai giorni nostri con la FXX K Evo dotata di sistema ibrido direttamente derivato dalla F1.
Termine del percorso espositivo e culmine ideale del racconto sull’innovazione cara a Ferrari, l’ultimo game-changer: la Purosangue. Per la prima volta il pubblico potrà vedere da vicino l’ultima nata della Casa di Maranello: la prima vettura a quattro porte e quattro sedili di Ferrari. Noi vi diremo come va, molto presto, in uno dei nostri consueti test in anteprima.
La mostra sarà visitabile al Museo Enzo Ferrari di Modena a partire dal 18 febbraio 2023 fino al 17 febbraio 2024. Per i biglietti dei Musei Ferrari tutte le informazioni sono contenute nel sito ufficiale dei Musei (MEF e Museo Ferrari a Fiorano).
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