La nuova Ford Kuga Vignale si presenta come la versione più elegante dell’ormai affermato SUV medio dell’Ovale Blu, portando con sé dettagli sparsi dentro e fuori la vettura in grado di renderla ancora più speciale, se vogliamo unica. L’allestimento Vignale rappresenta quindi un salto di qualità rispetto alla versione base, ed è pensata per i clienti più raffinati che cercano lusso, servizi su misura per il cliente e tecnologie evolute per chi desidera quel qualcosa in più.
Così come per Edge, Mondeo e S-Max, anche la Kuga è passata per il centro di eccellenza Ford Vignale di Valencia, dove 6 artigiani specializzati dell’Ovale Blu si occupano di dare appunto quel tocco in più ad ogni modello, un tocco che risponde appunto al nome (e alla storia tutta italiana) di Vignale. Noi ci siamo concentrati per la nostra prova su strada sulla top di gamma spinta dal potente 2.0 TDCi 180 CV AWD, ecco come va.
Design: si fa riconoscere
Il design degli esterni, rispetto alle versioni Plus, Titanium e ST-Line, si riconosce grazie all’adozione del Body Styling Kit Vignale, comprendente la griglia esagonale dal disegno esclusivo, la vernice dedicata ai modelli Vignale, disponibile sulla Kuga in quattro tonalità: Shadow Black, Magnetic Grey, Grigio Milano e Platinum White (queste ultime in optional a 400 euro), i cerchi in lega da 18 pollici, i fari bi-xeno con luci diurne a LED e i vetri posteriori oscurati. Parafanghi ed estrattore sono in tinta con la carrozzeria, sportivo senza eccessi il doppio scarico che impreziosisce il lato B.
Insomma un’auto che appare subito elegante da qualsiasi lato la si guardi. Il suo carattere premium si fa poi apprezzare dai vari badge sparsi lungo la vettura, dal portellone posteriore ai lati dell’abitacolo sopra una poco indovinata finta presa d’aria. La versione da noi provata è dotata inoltre delle barre sul tetto in tinta con la cornice dei cristalli (optional da 250 euro) e del tetto panoramico (optional da 1.000 euro), ottimo per donare luce naturale allo spazioso e raffinato abitacolo. Le dimensioni rimangono comunque identiche alla versione non “ritoccata”: 4,53 m di lunghezza, 2,08 m di larghezza (con specchietti aperti) e 1,70 m di altezza.
Un tocco in più per quanto riguarda il look esterno è dato, parere personale, dalla vernice Platinum White, un colore che trasmette una sensazione di grande classe, come un candido smoking su misura. All’interno della Ford Kuga Vignale troviamo, di serie, la pelle Nappa “pieno fiore” a scelta tra il colore bianco o nero, lavorata scrupolosamente dagli artigiani specializzati del Vignale Center con un processo che prevede anche l’esposizione al sole delle pelli lavorate, per garantirne una maggiore durata. Nel caso della vettura in prova mi è piaciuto molto il bordo profilato bianco che ben si intona con il colore standard black dei sedili, gusti calcistici a parte.
La plancia non cambia molto rispetto alla Kuga classica, se non per le impunture di ottima fattura che vanno a caratterizzare la copertura in pelle della parte superiore. La drastica riduzione dei pulsanti rispetto al modello precedente ha portato aria fresca al cruscotto e più praticità d’utilizzo, peccato per l’accendisigari posto proprio davanti al cambio, la cui leva dalle dimensioni importanti impedisce un comodo accesso ai pulsanti del clima bi-zona. Non mancano i vani porta oggetti e il volante è ottimo nell’impugnatura, molto morbido e piacevole al tatto grazie all’uso della pelle Nappa.
Mi è piaciuta molto la possibilità di scegliere tra più di 10 tonalità l’illuminazione dell’ambiente, un tocco di classe. Aprendo il portellone posteriore (apribile e richiudibile con il movimento del piede) si confermano i 456 litri di capacità del bagagliaio, 1.653 con sedili abbattuti, mentre anche la seduta posteriore è stata studiata per offrire il massimo confort agli occupanti, i quali, almeno sui due posti laterali, possono contare sulla tavolini ribaltabili già presenti sulla entry-level della gamma, la Plus.
Il sistema di infotainment si conferma su standard elevati grazie al SYNC 3 con Sony Touch Navigation (optional da 600 euro), sistema che può contare sullo schermo touch-screen da 8 pollici e sui pratici comandi vocali, preferibili all’uso della mano, essendo lo schermo posto non troppo vicino alla posizione di guida. I comandi vocali, dicevo, sono stati ottimizzati per rispondere alle istruzioni del conducente, anche e soprattutto quando vogliamo collegare il nostro smartphone, grazie a Apple CarPlay o Android Auto che sia. Tutto questo si traduce in tanta sicurezza mentre si è alla guida della Kuga Vignale, non dovendo distrarci a cercare le varie voci dei menu, oltre a permettere una perfetta integrazione con le funzioni del nostro smartphone, del quale ormai non possiamo più fare a meno. Molto apprezzata la possibilità di scaricare gli aggiornamenti quando la vettura rileva la presenza di un hotspot Wi-Fi.
Alla guida della Ford Kuga Vignale 2.0 TDCi 180 CV Powershift AWD: potente ed equilibrata
Il motore è il più potente disponibile in gamma, il TDCi 180 CV Powershift AWD, forte di 400 Nm di coppia più che sufficienti a muovere con disinvoltura il SUV medio dell’Ovale blu. La trazione integrale AWD aiuta in questo senso, con una spinta vigorosa che permette un buon allungo, con una velocità massima di 202 km/h e lo 0-100 km/h coperto in 9,2 secondi. Piccola nota dolente sul cambio, non tanto per la sua efficienza, quanto per la leva, non proprio precisa negli innesti, specialmente quando si va di fretta. Per ovviare a questo piccolo difetto vengono in aiuto le comode palette dietro al volante, grazie alle quali ci si può divertire tra le curve, nonostante il baricentro alto. Parlando di consumi la Kuga Vignale ha fatto segnare 8 l/100 km, un consumo non proprio da record, complici la trazione integrale e il cambio a sei rapporti.
Come sulle altre versioni della Kuga anche la Vignale beneficia del Torque Vectoring Control, una tecnologia ereditata dai modelli RS della divisione Performance e che aiuta l’auto a frenare, in curva, la ruota interna, applicando la giusta forza frenante per ridurre il comportamento sottosterzante. Con la Ford Kuga Vignale è previsto di serie l’Active Park Assist, un pratico sistema che ci aiuta a parcheggiare, sia in parallelo sia in perpendicolare, i suoi 4 metri e mezzo senza problemi di sorta, almeno in città. È inoltre presente la telecamera posteriore.
Sul modello da noi provato non era invece presente il Driver Assistance Pack (optional da 1.250 euro) che comprende la frenata d’emergenza in città, il controllo di livello d’attenzione del conducente, il monitoraggio dell’angolo cieco, il riconoscimento dei segnali stradali e il sistema di mantenimento della carreggiata. A parte questo dettaglio la Kuga Vignale si conferma essere un’auto molto sincera, dal comportamento neutro e dal motore sempre presente.
Ford Kuga Vignale: cosa offre di più
Qualità ed eleganza a parte, garantita dagli oltre 250 controlli ai quali ogni auto recante la preziosa firma Vignale deve sottoporsi, chi compra una Ford Kuga Vignale può contare su una serie di servizi dedicati, come ad esempio il call center dedicato attivo 24 ore su 24, la consegna a domicilio della vettura, un servizio di recupero e sostituzione della vettura nel momento del tagliando e un Relationship Manager Ford Vignale che vi assisterà durante le fasi di acquista della vostra Ford. Il Manager sarà poi a vostra disposizione anche dopo l’acquisto della vettura, tenendovi informati sui vari interventi programmati per la vettura.
Prezzi e concorrenti
La Ford Kuga Vignale oggetto della nostra prova parte da un prezzo di 37.050 euro, in promozione fino al 30 settembre a 30.700 euro, a fronte del ritiro di un qualsiasi usato in permuta o da rottamare, posseduto da almeno 6 mesi. La versione da noi provata, con i suoi optional, arriva invece a toccare i 44.650 euro (in promozione a 38.300 euro). La nuova Kuga Vignale sfida, con classe, i sempre più presenti SUV del suo segmento, tra i quali fanno testo la nuova Peugeot 3008, la Volkswagen Tiguan, la Nissan Qashqai, la Hyundai Tucson, la Renault Kadjar, la Jeep Cherokee, la Opel Mokka X e l’Audi Q3.
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