Un anno fa o giù di lì intervistammo Flavio Manzoni, la matita di tutte le ultime Ferrari. Ci parlò della Ferrari Roma, la novità del momento, ma in appena un anno molto è cambiato a Maranello e dintorni. Si continua a parlare dell’avveniristico SUV ma intanto è arrivata la 296 GTB, ibrida plug-in che con il suo V6 elettrificato mette sul piatto la bellezza di 830 CV, molto di più dei 720 CV di modelli V8 come la F8 Tributo.
Il futuro, però, anche per Ferrari, è elettrico. Il presidente John Elkann ne ha annunciato l’arrivo ufficiale per il 2025, ma proprio a Manzoni spetterà l’arduo compito di disegnarne le linee, esplorare lidi ancora sconosciuti e trovare nell’efficienza aerodinamica, un must del cavallino, la chiave di volta per l’elettrica del futuro del quale sappiamo ancora poco.
Una cosa è certa, e l’ha ribadita lo stesso Manzoni al Motor Valley Fest lo scorso weekend, consapevole che al Centro Stile da lui diretto stanno già nascendo i primi bozzetti della Ferrari elettrica: “è una sfida molto interessante, in cui ci stiamo cimentando: nel 2025, infatti, uscirà la prima Ferrari elettrica, e quindi è una sfida importantissima per il Cavallino. Credo che, quando si presenta una forte innovazione tecnologica, il design debba cogliere l’opportunità di trasformare la fisionomia dell’auto”.
Una sfida ma anche una suggestione e l’occasione per proporre qualcosa di inedito, di mai visto prima: “credo che, quando si presenta una forte innovazione tecnologica, il design debba cogliere l’opportunità di trasformare la fisionomia dell’auto: bisogna lavorare sull’architettura e sui codici estetici, che devono corrispondere a questa transizione“.
Un accenno di rivoluzione in realtà è già sotto i nostri occhi, e si è tradotto nel design della SF90 Stradale e della più recente 296 GTB. In conclusione Flavio Manzoni ha ribadito: “La sfida l’abbiamo già raccolta con le prime Ferrari ibride, la SF90 Stradale e la nuovissima 296 GTB. Il prossimo passo sarà la futura vettura elettrica, sulla quale non posso dire niente. Credo però che sia fondamentale per un marchio come la Ferrari offrire in questo caso una visione appropriata”
commenti
Loading…