SOC Costa Smeralda 2025: quattro giorni fuori dal tempo

Esperienze
24 settembre 2025, 13.13
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Arrivi in Sardegna a settembre e capisci subito che qui la stagione non finisce mai. La luce è più dolce, l’aria sa di mirto e sale, e il mare resta di quel blu che non ti stanchi di guardare. È in questo scenario che il Supercar Owners Circle ha riacceso il suo rito, trasformando la Costa Smeralda in un mosaico di supercar e storie da ricordare.
La prima sera al Cone Club è stata un’immersione: tramonto che scivola lento, tavoli a un passo dal mare, calici di Donnafugata che scintillano come fari nella notte. E lì, sotto gli occhi di tutti, la nuova RML P39 svelata come si fa con un gioiello: niente fronzoli, solo l’emozione di vederla respirare per la prima volta.
Supercar Owner Circle
Poi la strada. Curve strette tra le rocce, saliscendi che sembrano disegnati da un designer con la passione per i motori. Le auto scivolavano in convoglio verso il Vesper Beach Club, quello di James Bond, e l’atmosfera si faceva da film: Lotus ha messo in scena la hypercar Evija, tre Emira Special Edition e “Nelly”, la Esprit capace di trasformarsi in sottomarino. Sulla sabbia, tra sorrisi e racconti, era come vivere una scena scritta apposta per chi ama davvero.
All’Autodromo di Mores il silenzio si è rotto: accelerazioni che ti strappano lo stomaco, gomme che urlano, scarichi che vibrano nel petto. Più che un test, una liturgia. Gli sguardi dei proprietari parlavano da soli: ognuno sapeva che in quel momento non c’era business, non c’era status, solo il piacere puro della velocità.
La sera, di nuovo eleganza: i SOC Awards al Cone Club hanno acceso la notte. La Pagani Zonda R incoronata regina, la Porsche 918 Spyder celebrata per la sua fuga perfetta, la Pagani Imola Roadster premiata per il suo fascino senza tempo. Poi la Ford GT, la Koenigsegg Jesko Absolut, e lei, la Ferrari Enzo, simbolo di una passione che non conosce confini.
Supercar Owner Circle Pagani
Domenica ha cambiato prospettiva: i motori spenti, il mare protagonista. A bordo degli yacht di Wajer, la Costa Smeralda mostrava un volto diverso, più intimo. Poi, calici di Champagne Pommery durante la tavola rotonda con Tremaco e CarCollector, dove il collezionismo diventava racconto di vita, non solo investimento. Chiusura con le pizze d’autore di Franco Pepe, tra risate e brindisi che sapevano già di nostalgia.
Il SOC non organizza eventi: crea momenti sospesi, piccoli frammenti di eternità. E in Sardegna, ancora una volta, ha dimostrato che le auto, quando sono vissute così, diventano un pretesto meraviglioso per celebrare la vita.
di Cesare Gasparri Zezza
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