Alla sua prima uscita ufficiale in una gara del Mondiale Superbike WSBK, la Ducati Panigale V4 R del team Aruba.it Racing – Ducati ha vinto! Álvaro Bautista, neo acquisto della Casa italiana, ha realizzato una straordinaria impresa: era dal 2007 che un pilota non vinceva all’esordio. E per di più con una moto anch’essa all’esordio.
Partito dal terzo posto in griglia conquistato con la Superpole, Bautista è andato in testa al primo giro e ha aumentato il suo vantaggio fino a circa 15″ sul campione del mondo in carica Jonathan Rea (Kawasaki), giunto secondo. Bautista ha interpretato al meglio gli pneumatici scelti per la gara, riuscendo a preservarli fino alla fine.
Gara difficile per Chaz Davies, che per l’usura della gomma posteriore, soprattutto nel finale di gara, ha costretto a rallentare. Per lui solo il decimo posto.
“Questa vittoria mi ha trasmesso una soddisfazione incredibile e sono felicissimo di aver vinto la mia prima gara nel Mondiale Superbike! Sicuramente abbiamo lavorato molto bene durante i mesi invernali e questo ci ha permesso di preparare una moto competitiva per la prima gara. Oggi non sono riuscito a stabilire la pole perché devo ancora capire come funzionano le gomme da qualifica, che sono del tutto nuove per me. In gara però ero davvero confidente perché sapevo di avere un ottimo passo, la mia strategia era quindi quella di cercare di andare al comando prima possibile per poi tenere un ritmo buono e costante. Ho notato che il distacco aumentava ad ogni giro, anche se stavo comunque cercando di amministrare il consumo delle gomme, soprattutto verso la fine della gara. Sono davvero felice, vorrei ringraziare Ducati, Aruba ed i ragazzi della mia squadra, adesso speriamo di mantenere questo livello”.
“Per me è stata una gara piuttosto deludente. All’inizio mi sentivo a mio agio con la moto e dopo una partenza abbastanza buona sono riuscito a mantenere il passo insieme ad un gruppetto di altri piloti. A un certo punto è però calato in modo massiccio il grip al posteriore ed improvvisamente mi sembrava di guidare sulla sabbia: dobbiamo analizzare bene i dati per capire il vero motivo. So come gestire una gara a Phillip Island e credo di aver guidato in maniera relativamente conservativa per molti giri, ma il problema è arrivato comunque a due terzi della distanza di gara in modo inaspettato. Questo è indice del fatto che ci manca ancora un po’ di esperienza con questa nuova moto; pensavo almeno di avere il passo per piazzarmi nei primi 6, ma oggi non è stato così”.
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