Il marchio DS si separa da Citroen e si appresta a percorrere un percorso arduo che lo porterà ad essere il “premium brand” del Gruppo PSA. La DS 3 è stata la capostipite della rinascita e, dopo diversi anni dal suo lancio, ha subito un leggero “lifting” che ha visto protagonisti i nuovi fari Xeno-LED.
Noi abbiamo provato la versione Racing che, nonostante sia sul mercato da diversi anni, rappresenta ancora un oggetto misterioso per molti. 1.6 litri e 207 CV per questa piccola peste che entra a pieno titolo nella corsa alla Hot Hatch di segmento B più pepata.
Design
Lunga poco meno di 4 metri (395 cm), la DS 3 Racing rientra a pieno titolo per dimensioni e caratteristiche nel segmento B, aggiungendo però qualche tocco di personalità e di originalità come la “pinna di squalo” che svolge il ruolo di montante centrale.
Il design è senza dubbio accattivante, grazie anche alle tonalità bicolore e agli splendidi fari Xeno-LED del frontale. Questi ultimi si presentano di serie sulla Sport Chic e sulla Racing, con 3 LED nella parte interna e con il bulbo lenticolare posizionato accanto agli indicatori di direzione a scorrimento, molto di moda in questi ultimi tempi.
La Racing che abbiamo provato si presenta in una configurazione molto eccentrica: la carrozzeria Nero Perla è, infatti, ricca di note di colore arancione, a partire dal tetto, proseguendo con le calotte, con gli inserti sui cerchi neri, con la cornice della presa d’aria anteriore e con l’intero fascione della plancia interna.
L’abitacolo è altrettanto accattivante e – detto della plancia nella quale è integrato lo schermo del navigatore – ad attirare l’attenzione sono i sedili by Citroën Racing, molto ben profilati, in tessuto misto ad Alcantara con cuciture rosse in contrasto. Ben riuscita e facilmente leggibile è la strumentazione, alla quale manca solo il dato sui consumi, reperibile direttamente sullo schermo centrale.
Lo spazio per i passeggeri posteriori non è enorme, ma in due si sta abbastanza comodi nonostante i bellissimi e massicci sedili sportivi anteriori. Il bagagliaio rimane invariato e offre una capienza che parte da 285 litri fino ai 1050 con i sedili abbattuti.
Alla guida
Appena seduti dietro al volante tagliato della DS 3, regoliamo il sedile in altezza e profondità, trovando presto la posizione ideale. Siamo ben “incassati” nella seduta e lo sguardo punta perfettamente l’orizzonte.
Mettiamo in moto il 1.6 THP della Racing, che si risveglia con un bel gorgoglio, suono che ci accompagnerà per tutti i chilometri della prova soprattutto ai bassi regimi, dove il sound è piuttosto rauco e corposo con qualche scoppio e acuto quando la si guida al limite.
Il propulsore della DS 3 eroga 207 CV e 275 Nm, permettendo alla piccola francese di raggiungere la velocità massima di 235 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi.
L’assetto rivisitato, le carreggiate allargate e gli ammortizzatori irrigiditi regalano una tenuta di strada molto più efficace che garantisce maggior fiducia in ingresso di curva. Praticamente inesistente è il sovrasterzo, anzi: se si preme a fondo il gas in uscita la DS 3 vi “tira” ancor di più all’interno, complice un posteriore ballerino al punto giusto. Manca un differenziale autobloccante a scorrimento limitato (come quello della 208 GTI 30th), che terrebbe la piccola francese ancora più affilata.
Un comportamento in stile rally, voluto dagli uomini del Reparto Corse di Citroën e ulteriormente accentuato da una sorta di “cut-off”, infatti, l’effetto è quello di un taglio netto della potenza quando si lascia il pedale dell’acceleratore, che permette di trasferire in modo migliore il peso della vettura sull’anteriore godendo quindi di un maggiore grip in inserimento.
L’allungo è piuttosto soddisfacente e la coppia, superati i bassi regimi, rimane piuttosto lineare, portando la DS 3 a velocità da “bollino rosso”. Il cambio preciso negli innesti (leve un po’ lunghe) e la frizione consistente creano un buon mix molto ben sfruttabile, sia quando ci si diverte sia nel traffico cittadino. Lo sterzo, invece, necessiterebbe di una maggiore precisione per garantire la massima esperienza di guida.
Al capitolo consumi, il dato dichiarato nel misto è di 6,4 litri/100 km, vicino a quello da noi registrato, ovviamente con un occhio di riguardo nei confronti di una guida più ECO.
I dettagli fanno la differenza
La DS 3 da sempre si differenzia dalle altre auto appartenenti allo stesso segmento grazie ad un design originale e a soluzioni nuove, diverse dalla massa. Uno degli elementi più rappresentativi di questa originalità è sicuramente la già citata “pinna di squalo” presente a supporto del montante centrale, ma anche i rinnovati fari, anteriori e posteriori, sono l’ennesima conferma dell’originalità del marchio DS.
Nella sua versione sportiva, la DS 3 non ha voluto essere da meno. La scelta di abbinamenti vistosi e originali come il nero/arancio del nostro modello, il buon sound del doppio scarico cromato, i bellissimi cerchi da 18” e la ciliegina finale, i numerosi inserti in carbonio.
È proprio qui che nessuno è mai arrivato. Tutta la “minigonna” della DS 3 Racing è in carbonio, compresa la fascia paracolpi, mentre all’interno, il volante, la parte centrale della plancia e i pannelli delle porte sono ricchi di questo materiale, resistente e leggero, ma in questo caso soprattutto bello.
Dettagli sì, ma che fanno la differenza.
Prezzo e concorrenti
La DS 3 Racing parte dal prezzo di 32.500 € ed offre una dotazione di serie completa che prevede, tra le altre cose, i cerchi da 18”, il climatizzatore automatico, il DS LED Vision, i fari posteriori 3D, il sistema Hi-Fi, il kit carbonio (interni ed esterni), i freni , le molle e le sospensioni Racing.
Il modello che abbiamo provato noi era dotato in più del Pack Camera, che aggiunge il navigatore satellitare e la telecamera di retromarcia, al prezzo di 1.000 €, per un totale di 33.500 €.
Tante le concorrenti che propongono una simile quantità di cavalli in una vettura dalle dimensioni così contenute: dall’Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio alla Volkswagen Polo GTI, troviamo l’Audi A1, la Ford Fiesta, la Mini Cooper S, la Opel Corsa OPC, la Peugeot 208 GTi, la Renault Clio RS e la SEAT Ibiza CUPRA.
Buona parte della concorrenza offre prezzi più vantaggiosi, ma la DS 3 Racing fa pagare una maggiore originalità oltre alle finiture in carbonio, che rappresentano una vera “chicca” per gli appassionati.
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