Il caro carburanti non cessa e, per tamponare tutto ciò, il Governo italiano nei prossimi tre mesi darà una consistente sforbiciata alle accise. Si vocifera non solo di una nuova proroga del provvedimento che riduce temporaneamente le tasse sui carburanti, ma anche di un intervento più generoso per non condizionare viaggi e vacanze degli italiani e non arrestare la timida ripresa economica post-covid.
Accise carburanti 2022, taglio di 0,35 euro fino a settembre
La misura potrebbe rimanere in vigore fino all’8 settembre, prolungando la scadenza finora prevista per l’8 luglio. La speranza è che gli scenari geopolitici prendano poi una piega diversa, ma c’è il rischio che le cose peggiorino, quindi l’esecutivo starebbe valutando di alzare lo sconto di altri 5 centesimi, passando dagli attuali 30,5 centesimi (25 centesimi più 5,5 centesimi di Iva, fissata al 22%) a 35 centesimi. Per finanziare questa operazione, bisognerà però reperire svariati miliardi di euro. A Palazzo Chigi c’è l’idea di approvare un decreto ad hoc per le tematiche energetiche, chiamato “Aiuti 2”, nel cui testo troverebbero spazio anche le misure contro il caro bollette.
Accise carburanti 2022, continuano a salire i prezzi alla pompa
Mentre la politica discute, i prezzi di benzina e Diesel continuano a crescere, soprattutto per quel che concerne il gasolio che sale in media di 2,4 centesimi rispetto a venerdì, sia al self che al servito. Tutto questo si manifesta nonostante il petrolio sia in discesa, con il Brent a 112-113 dollari al barile.
Nello specifico, i prezzi alla pompa sono:
- Benzina, 2,075 euro/litro in modalità self e 2,203 euro/litro al servito;
- Diesel, 2,030 euro/litro in modalità self, 2,163 euro/litro al servito;
- Gpl tra 0,834 e 0,850 euro/litro;
- Metano tra 1,700 e 1,920 euro/kg.
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