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Prova Suzuki Swift: la 4a serie è la più matura e consuma pochissimo

Tempo di lettura: 11 minuti

In un mondo dell’auto dove persino le compatte di Segmento B sono più lunghe, più grandi e più tecnologiche che mai, la quarta generazione della Suzuki Swift risponde con dimensioni che restano molto compatte, un peso contenuto e prezzi concorrenziali. La Suzuki Swift 2024 arriva a 20 anni dalla prima generazione moderna del 2004, che ha rilanciato il nome Swift dopo i modelli degli anni ’80 e ’90 e che ha portato la piccola della Casa di Hamamatsu ad avere un ottimo successo in Europa e clamoroso in Asia.

Dopo tre generazioni e oltre 9 milioni di esemplari venduti nel mondo, la quarta generazione della Swift introduce un nuovo stile, più personale e angolato, dei nuovi interni più tecnologici e ricercati e un powertrain Mild Hybrid a tre cilindri da 83 CV dall’efficienza ai vertici della sua categoria. Dopo aver provato in anteprima il marzo scorso la Swift a trazione anteriore e, a settembre, la Swift AllGrip a trazione integrale, è il momento di provare la quarta generazione della compatta nipponica in un test drive approfondito in versione a trazione anteriore.

Più pesante ma anche più tecnologica e completa, la nuova Swift si propone come la risposta sotto i quattro metri alle sempre più grandi e voluminose compatte di segmento B, puntando a confermare un successo che, in Italia, l’ha portata a oltre 500.000 unità vendute dal 2004 a oggi. Sebbene non sia prevista, per il momento, la versione Sport, la Swift si è sempre distinta per una dinamica di guida divertente e vivace. Sarà lo stesso anche per questa Swift Mk4? Scopriamo allora com’è, come va e quanto costa la Suzuki Swift 2024 nella prova su strada della versione 1.2 Hybrid Top a trazione anteriore.

Gamma, motori e prezzi Suzuki Swift 2024

Con il debutto della quarta generazione, per questa Swift 2024 Suzuki ha deciso di rendere ancora più semplice la sua gamma. Se già la terza generazione poteva contare, nei suoi ultimi anni sul mercato, di sole quattro versioni, la gamma della Suzuki Swift 2024 è formata da un motore, un allestimento e tre possibilità a livello di trasmissione e tipo di trazione. Questa è la gamma motori della Suzuki Swift 2024:

  • Swift 1.2 Hybrid Top, 22.500 euro
  • Swift 1.2 Hybrid Top CVT, 24.000 euro
  • Swift 1.2 Hybrid Top 4WD, 24.500 euro

Realizzata sulla piattaforma HEARTECT, la stessa della precedente generazione, la quarta Swift ha una maggiore rigidità strutturale e uno schema sospensivo classico per il segmento delle piccole: sospensioni McPherson all’anteriore e ponte torcente dietro. Sebbene, poi, il motore sia sempre da 1.2 litri e abbia 83 CV come il precedente quattro cilindri, sotto il cofano troviamo un propulsore tutto nuovo, l’1.2 Z12E tre cilindri aspirato con sistema Mild Hybrid a 12 V, unica proposta per l’Europa. Questo nuovo tre cilindri ha un’efficienza termica del 40%, un record per un motore aspirato così piccolo, e può contare su una coppia maggiore che in passato, arrivando a 112 Nm

La versione Sport? Per il momento è stata congelata e non è prevista, ma diverse filiali Suzuki in giro per il mondo stanno cercando di convincere la Casa di Hamamatsu a dare un seguito all’apprezzata compatta sportiva leggera e divertente. Il 1.2 tre cilindri può essere accoppiato ad un cambio manuale a 5 marce e o con il classico cambio automatico CVT a variazione continua, con il manuale disponibile anche con la valida trazione integrale permanente AllGrip Auto.

La versione che abbiamo provato è la 1.2 Hybrid con cambio manuale e trazione anteriore, offerta ad un prezzo di partenza di 22.500 euro con l’unico, ricco allestimento proposto in Italia, il Top. Come indica il nome, è un allestimento top di gamma, che di serie offre i cerchi in lega da 16 pollici, i fari Full LED anteriori e posteriori, guida autonoma di Livello 2 con Cruise Control Adattivo e mantenitore attivo di corsia), infotainment con schermo da 9 pollici, Apple CarPlay e Android Auto wireless, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, sedili riscaldabili e specchietti regolabili e riscaldabili elettricamente. L’unico optional è la verniciatura bicolore Blu Oceania con tetto nero, offerta a 950 euro, che fa salire il prezzo a 23.450 euro.

Esterni e interni Suzuki Swift 2024

Particolare e originale, ma non piace a tutti

Vi ho parlato nel dettaglio dello stile della Suzuki Swift IV già in alcuni articoli qui su Autoappassionati. Dal primo contatto di marzo sono ormai passati diversi mesi, e la nuova Swift comincia a vedersi in numeri interessanti sulle strade di tutti i giorni. Questo per dire che stiamo cominciando tutti a fare l’occhio alle nuove linee molto più originali e di rottura che in passato. Quell’aria d’ispirazione Mini con il tetto piatto e i montanti neri è decisamente meno presente che in passato, anche se questo stilema è stato confermato anche su questa quarta serie.

Le linee della terza Swift su questa nuova serie sono state evolute, a partire dai fari che, sebbene riprendano la forma trapezoidale del passato, sono ora più piccoli, più bassi e con una firma luminosa a L ben riconoscibile al buio. La calandra anteriore, poi, è smussata e quadi ovale, e spicca il vistoso cofano a coperchio che appare quasi “appoggiato” sulla carrozzeria, complice un accoppiamento tra paraurti e cofano volutamente ampio.

Lateralmente, invece, la compatta nipponica mette in mostra le sue dimensioni compatte con un passo contenuto e delle proporzioni “compresse”. È infatti lunga 3,86 metri, solo due centimetri più della precedente generazione, e si va a posizionare a metà tra le citycar di Segmento A e le compatte di Segmento B, ora tutte posizionate oltre i 4,00 metri. In coda, poi, a colpire sono di nuovo i fari, trapezoidali ma piuttosto bassi, ben più larghi dei montanti del tetto e che si sposano piuttosto bene con il disegno del posteriore. Lo stile, in definitiva, è simpatico e originale, forse troppo originale: se a tanti piace, molti hanno espresso delle perplessità, anche per via della differenza dalle Swift precedenti, più conservative e tradizionali nelle loro linee.

All’interno grande passo avanti: tecnologia adeguata, robustezza e un abitacolo arioso

Se fuori la nuova compatta di Hamamatsu divide, gli interni della Suzuki Swift 2024 hanno convinto chiunque l’ha vista dal vivo. Rispetto al passato, l’abitacolo è stato completamente rivisto, a partire dall’utilizzo di diversi materiali per plancia e pannelli porta. Sebbene le plastiche siano ancora rigide al tatto, con quelle nere piuttosto lucide, le parti chiare hanno una texture più ricercata, con i pannelli nella parte alta di plancia e portiere dotati di una finitura in tre dimensioni molto appagante, che alza subito il livello dell’abitacolo.

L’alternanza stessa tra le parti scure, i pannelli chiari, le cornici di comandi del clima e infotainment nero lucido e l’inserto trasversale simil-alluminio danno all’inizio l’impressione di una plancia un po’ caotica, ma che nel lungo periodo convince per luminosità e originalità. Dietro al bel volante a tre razze multifunzione, del tutto ripreso dalla precedente Swift, trova posto un bel quadro strumenti misto analogico-digitale, con un nuovo disegno per gli strumenti analogici e una leggibilità pressoché perfetta in ogni situazione.

Al centro della plancia, in posizione rialzata, c’è poi il nuovo sistema di infotainment da 9 pollici con schermo in alta definizione, Apple CarPlay e Android Auto wireless e un impianto audio a 4 altoparlanti. Questo sistema, derivato da Vitara ed S-Cross, è un netto passo avanti rispetto al precedente display da 7 pollici. Veloce e con una ottima qualità di visione, gestisce molto bene i protocolli Apple e Android, con velocità e stabilità, mentre nonostante i pochi altoparlanti l’audio è ben riprodotto.

Molto migliorata anche la potenza delle prese USB, una di Tipo A e una Type-C, che ricarica i cellulari anche quando si utilizzano Apple CarPlay o Android Auto. Non sarà l’infotainment più moderno, ma ha tutto quello che serve e funziona bene in ogni situazione. Non manca il sistema di navigazione proprietario, essenziale ma funzionale.

Lo spazio è buono per le dimensioni: in quattro ci si sta

I comandi fisici del clima, seppur un po’ in basso, sono intuitivi e comodi da utilizzare in marcia, e fanno il paio con un display posizionato esattamente dove lo si vuole, che non intralcia la visibilità anteriore e che conferma l’ottima ergonomia degli interni della Swift 2024. Oltre all’ottima ergonomia, la Swift di quarta generazione ha tanto spazio all’anteriore anche per i più alti, e conferma con un’ottima visibilità anteriore e laterale. Dietro, il lunotto un po’ piccolo non conferma gli ottimi livelli dell’anteriore, ma la retrocamera di serie aiuta a gestire bene la Swift anche in manovra.

Per il resto, al posteriore il divano non è esagerato, ma lo spazio è discreto per quattro persone e un viaggio, magari non troppo lungo, si fa. Se il conducente è più alto di 1,80 metri, però, dietro rimane poco spazio per le gambe, anche se spalle e testa sono ben servite da una buona dotazione di centimetri. Il bagagliaio della Suzuki Swift 2024, invece, non fa miracoli e si posiziona esattamente a metà tra le citycar e le compatte di segmento B. Con una cubatura di 265 litri (980 abbattendo il divano) è più che sufficiente per le esigenze di due persone.

Come va su strada la Suzuki Swift 2024: il peso della leggerezza

Leggera, agile e facilissima: la città è il suo regno

Abbiamo parlato quindi di com’è fatta fuori, com’è dentro e quanto spazio c’è a bordo, è il momento di scoprire come va su strada la Suzuki Swift 2024. Nei quasi 2.500 km percorsi al volante della compatta nipponica, ho ritrovato tutte le caratteristiche che mi hanno fatto apprezzare tanto la terza generazione, con alcune differenze molto interessanti che rispecchiano le caratteristiche tecniche e meccaniche.

Partiamo dalla città, dove la quarta Swift è forse una delle più facili, agili e maneggevoli auto della Casa nipponica degli ultimi anni. Lo sterzo è leggero e preciso, con una buona prontezza anche nelle manovre più veloci, mentre la frizione ha un peso estremamente ridotto ed è facile da modulare, e grazie ad un diametro di sterzata molto contenuto (9,6 metri) si gira nel proverbiale fazzoletto.

Complice il peso ben inferiore ai 1.000 kg, le sospensioni non hanno bisogno di essere rigide per conservare una buona guidabilità tra le curve: per questo, nonché per merito dei cerchi da 16 pollici, la Swift è regolare e morbida sulle buche, senza mai risultare rigida. Rispetto alla precedente, poi, la nuova Swift è leggermente più morbida e più confortevole, e anche l’insonorizzazione è più curata (seppur non sia ancora da ammiraglia, ovviamente).

Buoni i freni, mentre il nuovo 1.2 tre cilindri fa pieno uso dell’”aiutino” elettrico. Complice anche la coppia più alta del motore termico, il motore Mild Hybrid ha uno spunto sorprendentemente pronto da fermo, nonostante un cambio con una rapportatura piuttosto lungo. Convince anche la visibilità, ampia all’anteriore e lateralmente, mentre dietro aiuta la retrocamera, non in HD ma che occupa tutti i 9 pollici del display, risultando quindi molto facile da consultare.

Fuori città è più matura e stabile, ma meno giocosa

Fino a qui, quindi, le qualità della vecchia Swift sono state mantenute, mettendo le ruote fuori da un centro abitato la piccola nipponica conferma alcuni punti di forza del passato ma dimostra di essere maturata come progetto e come destinazione di utilizzo.

Partiamo dalle cose rimaste invariate, a partire da uno sterzo sempre preciso e diretto. Non è un mostro di comunicatività ed è molto leggero, ma dona grande sicurezza e regala un bel feeling alla guida della Suzuki più venduta al mondo. Impeccabile il cambio, dagli innesti secchi e piacevoli, così come la frizione ben manovrabile, mentre i freni, sebbene siano di tipo misto (dischi davanti, tamburi dietro), sono molto potenti e ben modulabili.

Il nuovo 1.2, invece, conferma la sua ottima ripresa ai bassi giri, ha un bel suono per essere un “semplice” tre cilindri e ha un’erogazione fluida e regolare, che arriva senza scemare alla linea rossa posta poco sopra i 6.000 giri. Nonostante gli 83 CV e una rapportatura del cambio improntata alla riduzione dei consumi, quindi, si fa apprezzare, e complice un telaio ancora molto rigido e ben tarato la Suzuki Swift 2025 è divertente e molto stabile tra le curve.

Rispetto alla precedente generazione, però, si sente l’aumento del peso, cresciuto di oltre 50 kg (da 865 a 919 kg in ordine di marcia) e, sebbene sia contenuto, è ben avvertibile alla guida. Per questo, i miglioramenti del motore sono meno visibili nel misto, e soprattutto la taratura delle sospensioni è più morbida e turistica, con una minore tendenza al sovrasterzo in rilascio e un maggior rollio in curva.

La piccola Suzuki Swift 2025 è ora più matura, comoda e più “turistica”, avendo messo un po’ da parte quel sano nervosismo e quell’agilità che la rendevano più divertente, ma anche più stressante e meno “facile” tra le curve.

Complice, comunque, un motore che da più di quanto la scheda tecnica possa far immaginare, un ottimo sterzo e un telaio sempre ben fatto, anche questa quarta generazione è ancora molto piacevole tra le curve, ma solo un po’ più matura.  

Conferma le doti autostradali della precedente, ma qui il motore fa notare il cilindro “in meno”

Queste nuove caratteristiche si sposano bene con il carattere, un po’ insospettabile, da stradista di questa piccola Swift. I sedili sono molto comodi, la posizione di guida ben realizzata e gli ottimi ADAS (di serie e ben tarati su tutte le versioni) la rendono parecchio a suo agio in autostrada, dove sfoggia una silenziosità maggiore rispetto al passato.

Per il segmento B, i livelli di rumorosità sono abbastanza contenuti, anche se ci sono rivali che fanno meglio. Mi ha stupito, invece, riscontrare una notevole rumorosità in occasione dell’incontro di pozze e di acqua stagnante sull’asfalto, sia alle alte velocità che in situazioni cittadine o extraurbane, sintomo magari di un lavoro di riduzione del peso fin troppo spinto a livello dei passaruota.

Il 1.2 tre cilindri, dal canto suo, quando non è stimolato non si fa sentire più di tanto, e nonostante i quattro altoparlanti l’impianto audio si comporta bene anche a limite autostradale. Il tre cilindri nipponico si comporta bene anche nelle strade ad alto scorrimento, dove riprende bene in fase di sorpasso fino a 120 km/h. Superata questa soglia, però, la rapportatura lunga del cambio e il già citato maggior peso della vettura, la Swift IV risulta leggermente meno vivace a velocità codice del precedente quattro cilindri, un po’ più a suo agio alle alte velocità.

Nonostante ciò, nella mia prova ho percorso quasi 1.000 km in autostrada e non mi sono mai sentito alla guida di un’auto sottodimensionata o non adatta all’autostrada, anzi. Per comodità dei sedili, stabilità nei curvoni autostradali e con la pioggia e l’ottima taratura degli ADAS, soprattutto dell’accoppiata Cruise Control Adattivo-mantenitore di corsia, questa Swift è una migliore stradista di tanti B-SUV che ho provato negli ultimi tempi.

Consumi da record (quasi) in ogni condizione

Non si può che concludere parlando di uno dei punti di forza della Suzuki Swift 2025, i consumi. Grazie a questo nuovo 1.2 dall’efficienza termica da record, la piccola nipponica è riuscita a stupire con percorrenze davvero contenute. Nei miei quasi 2.500 km di test, ho totalizzato un consumo medio di oltre 21 km/l, convincendo in tutte le occasioni con un solo ma. Iniziamo proprio dal contesto in cui questa piccola Swift non ha fatto meglio della precedente, in autostrada a velocità codice.

Consultando la prova del 2022, infatti, ho visto che la precendente Swift a quattro cilindri aveva totalizzato, nello stesso tragitto Torino-Padova, un consumo medio di 20 km/l a 130 km/h di Cruise Control. Questa Swift a tre cilindri, invece, ha percorso 18,5 km/l nello stesso tragitto: un ottimo risultato, ma leggermente superiore al passato.

In tutti gli altri contesti, invece, questo 1.2 Z12E è stato quasi impressionante. In città, ad esempio, non è difficile superare i 20 km/l anche in condizioni di traffico, mentre in autostrada a 110 km/h si fanno i 23 km/l senza difficoltà. Fuori città, attestarsi intorno ai 24/25 km/l è un gioco da ragazzi, mentre nel mio ormai consueto Hypermiling di 60 km di statali tra 70 e 90 km/h ho ottenuto un consumo di 2,7 l/100 km, ovvero 37 km/l, con clima acceso e senza esagerare con la velocità. Un consumo di 32 km/l in questo percorso è stato la norma, mentre massimizzando ulteriormente lo stile di guida ho superato per brevi tratti una media superiore ai 40 km/l.

Andando a cercare il divertimento, invece, i consumi scendono intorno ai 14 km/l, mentre se si vogliono le massime prestazioni in una strada collinare il massimo consumo mai visto è pari a 12,5 km/l.   

La nuova Suzuki Swift ha quindi perso in agilità tra le curve e in reattività, ma ha guadagnato in comfort, tecnologia, efficienza e maturità. Dopo quattro generazioni, 20 anni e oltre 9 milioni di esemplari venduti, questa piccola Swift non raggiunge le vette di divertimento delle precedenti, ma pur avendo il 90% delle caratteristiche di piacere di guida delle sorelle maggiori e rimanendo una delle segmento B più godibili tra le curve è ora un’auto più completa.

Il pacchetto offerto a tutto tondo la rende una perfetta prima auto di famiglia per chi non ha bisogno di tanto spazio, o l’auto cittadina ideale capace anche di avventurarsi con grande disinvoltura nel traffico di tutti i giorni. Non costa poco in termini assoluti, ma con i prezzi raggiunti dalle auto di oggi è un’automobile che non costringe più a nessuna rinuncia, mantenendo quelle caratteristiche di piacere di guida, leggerezza, razionalità e di “fatto bene” che le Suzuki, poco reclamizzate ma sempre molto valide una volta provate, sanno sempre avere.

Scheda tecnica Suzuki Swift 2024

  • Lunghezza 3,86 metri
  • Larghezza 1,74 metri
  • Altezza 1,50 metri
  • Passo 2,45 metri
  • Posti 5
  • Bagagliaio 265-980 litri
  • Motore 1.2 tre cilindri benzina aspirato Mild Hybrid Z12E
  • Potenza motore termico 82,8 CV a 5.700 giri
  • Coppia motore termico 111 Nm a 4.500 giri
  • Potenza motore elettrico 3 CV
  • Potenza combinata 83 CV
  • Cambio manuale a 5 marce
  • Trazione anteriore
  • Sospensioni anteriori a ruote indipendenti con schema McPherson
  • Sospensioni posteriori a ruote interconnesse con barra di torsione
  • Peso in ordine di marcia 919 kg
  • Pneumatici di serie 185/55 R16
  • Accelerazione 0-100 km/h in 12,5 secondi
  • Velocità massima 165 km/h
  • Consumo medio nel ciclo misto WLTP 22,7 km/l
  • Capacità del serbatoio 37 litri

Pro e contro Suzuki Swift 2024

PRO

  • Consumi eccezionali
  • Divertente da guidare
  • Dotazione da categoria superiore

CONTRO

  • Un po’ stretta dietro e nel bagagliaio
  • Cambio a sole cinque marce
  • Un po’ rumorosa in alcune situazioni

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