La crisi di governo ha fatto impaurire gli automobilisti italiani, i quali avrebbero potuto vedere scadere il termine del 2 agosto e dire addio al taglio accise pagando a caro prezzo i carburanti nel periodo delle vacanze estive. Così non è stato, in quanto nonostante l’instabilità politica attuale, i ministeri dell’Economia e della Transizione Ecologica hanno preso in mano la situazione ed hanno deciso fermamente di impedire che accadesse il peggio.
Caro carburanti: prorogata dal 2 al 21 agosto la scadenza del taglio delle accise
Il possibile ritorno delle accise è stato quindi sventato, a comunicarlo in maniera ufficiale sono stati i ministeri dell’Economia e della Transizione Ecologica, che hanno allungato la scadenza prevista per il 2 agosto portandola al 21 dello stesso mese. La proroga era stata annunciata già qualche settimana addietro dal ministro Giorgetti, ma con la crisi di governo in atto tutti temevano l’impossibilità di rinnovare il decreto taglia–accise, così non è stato.
La proroga è stata fatta attraverso un decreto interministeriale firmato dal ministro dellEconomia e delle Finanze, Daniele Franco, e dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Il prezzo finale dei carburanti verrà ancora decurtato di ben 30 centesimi di euro al litro per benzina, Diesel, gpl e metano per autotrazione.
Caro carburanti: confermato il taglio delle accise fino al 21 agosto, i prezzi di oggi
Oggi il prezzo medio nazionale dei carburanti è il seguente:
- Benzina, in modalità self a 1,993 euro/litro (media no logo a 1,988 euro/litro), servito a 2,133 euro/litro (no logo 2,038);
- Diesel, in modalità self a 1,948 euro/litro (no logo a 1,945 euro/litro), servito a 2,089 euro/litro (no logo 1,996);
- Gpl tra 0,827 e 0,843 euro/litro (no logo 0,813);
- Metano tra 2,047 e 2,343 euro/kg (no logo 2,142).
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