Beccata la Renault "elettrica" con il tubo di scappamento: ecco il segreto del nuovo motore EREV

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12 dicembre 2025, 14.46
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L'ansia da autonomia potrebbe presto diventare un ricordo del passato. Mentre l'Europa discute sul futuro del motore termico post-2035 e molti automobilisti restano scettici sull'elettrico puro a causa della dipendenza dalle colonnine, Renault cala l'asso. La Casa della Losanga, in collaborazione con la divisione HORSE, sta sviluppando una tecnologia che minaccia di rivoluzionare il mercato: un sistema EREV (Extended Range Electric Vehicle) capace di garantire percorrenze record.
Non si tratta più solo di rumors: i dettagli tecnici sono stati svelati e i prototipi stanno già girando. Ecco come è fatto il motore che potrebbe salvare l'auto elettrica.

Il "cuore" sviluppato da HORSE: piccolo, leggero e potente

Al centro di questa rivoluzione c'è il nuovo motore 1.0 REEV, sviluppato da HORSE (la joint venture tra Renault e Geely dedicata ai motori termici). Non serve a muovere le ruote, ma a generare energia.
Le specifiche tecniche parlano di un gioiello di ingegneria e miniaturizzazione, pensato per adattarsi perfettamente nel vano anteriore di un'auto elettrica compatta (come la Megane E-Tech):
  • Architettura: 3 cilindri turbo, 999 cc.
  • Dimensioni: Estremamente compatto (700 mm di lunghezza, 600 mm di larghezza e altezza).
  • Peso: Solo 135 kg.
  • Potenza: Eroga 70 kW (95 CV) in continuo, con picchi fino a 86 kW (115 CV) e 200 Nm di coppia.
La sua funzione è semplice ma geniale: agire come un powerbank a benzina (o etanolo) integrato. Quando la batteria scende sotto una certa soglia, il motore si accende al regime di massima efficienza per ricaricarla in marcia, eliminando la necessità di fermarsi alla colonnina.

I test segreti e la conferma tecnica

La conferma che Renault stesse lavorando a questa tecnologia è arrivata indirettamente ma in modo inequivocabile. Recentemente, alcuni prototipi di Renault Megane E-Tech sono stati avvistati durante test in condizioni di gelo estremo.
Fonti interne confermano che tali test – solitamente riservati alle partenze a freddo dei motori termici – non avrebbero senso su un'auto elettrica pura. Si trattava, infatti, delle prime prove su strada del sistema EREV. L'obiettivo è verificare come il motore termico reagisce all'accensione immediata a temperature sottozero per fornire energia al sistema elettrico.

Consumi ed Efficienza: i numeri della svolta

Ma quanto consuma un'auto elettrica che "beve" benzina? Secondo i dati forniti da HORSE, il motore è omologato Euro 6d ed è predisposto per funzionare anche con etanolo E100.
Le stime di efficienza sono promettenti:
  • Con l'uso di etanolo, il consumo si attesta su circa 0,49 litri per kW prodotto.
  • Tradotto in termini di guida, si stima un consumo equivalente di circa 4,4 litri/100 km (nella configurazione da 95 CV) o 5,5 litri/100 km (in quella da 115 CV).
Questo sistema permetterebbe di portare l'autonomia complessiva del veicolo (batteria + serbatoio) a sfiorare i 700 chilometri reali, senza rinunciare alla trazione 100% elettrica.

Quando arriva? L'appuntamento è per il 2027

Per vedere questa tecnologia nelle concessionarie dovremo attendere ancora un po'. Il lancio ufficiale del sistema EREV di Renault e HORSE è previsto per il primo trimestre del 2027.
La strategia toccherà sia l'Europa che il Sud America (Brasile in primis, grazie alla compatibilità con l'etanolo). Resta da capire se il debutto avverrà su un restyling dell'attuale Megane o direttamente sulla prossima generazione di compatte francesi. Una cosa è certa: con questa mossa, Renault offre una risposta concreta a chi cerca i vantaggi dell'elettrico ma non è disposto a scendere a compromessi sulla libertà di viaggiare.
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