L'ansia da autonomia potrebbe presto diventare un ricordo
del passato. Mentre l'Europa discute sul futuro del motore termico post-2035 e
molti automobilisti restano scettici sull'elettrico puro a causa della
dipendenza dalle colonnine,
Renault cala l'asso. La Casa della Losanga,
in collaborazione con la divisione
HORSE, sta sviluppando una tecnologia
che minaccia di rivoluzionare il mercato: un sistema
EREV (Extended Range
Electric Vehicle) capace di garantire percorrenze record.
Non si tratta più solo di rumors: i dettagli tecnici sono
stati svelati e i prototipi stanno già girando. Ecco come è fatto il motore che
potrebbe salvare l'auto elettrica.
Il "cuore" sviluppato da HORSE: piccolo, leggero e potente
Al centro di questa rivoluzione c'è il nuovo motore 1.0
REEV, sviluppato da HORSE (la joint venture tra Renault e Geely dedicata ai
motori termici). Non serve a muovere le ruote, ma a generare energia.
Le specifiche tecniche parlano di un gioiello di ingegneria
e miniaturizzazione, pensato per adattarsi perfettamente nel vano anteriore di
un'auto elettrica compatta (come la Megane E-Tech):
- Architettura:
3 cilindri turbo, 999 cc.
- Dimensioni:
Estremamente compatto (700 mm di lunghezza, 600 mm di larghezza e
altezza).
- Peso:
Solo 135 kg.
- Potenza:
Eroga 70 kW (95 CV) in continuo, con picchi fino a 86 kW (115 CV) e 200 Nm
di coppia.
La sua funzione è semplice ma geniale: agire come un powerbank
a benzina (o etanolo) integrato. Quando la batteria scende sotto una certa
soglia, il motore si accende al regime di massima efficienza per ricaricarla in
marcia, eliminando la necessità di fermarsi alla colonnina.
I test segreti e la conferma tecnica
La conferma che Renault stesse lavorando a questa tecnologia
è arrivata indirettamente ma in modo inequivocabile. Recentemente, alcuni
prototipi di Renault Megane E-Tech sono stati avvistati durante test in
condizioni di gelo estremo.
Fonti interne confermano che tali test – solitamente
riservati alle partenze a freddo dei motori termici – non avrebbero senso su
un'auto elettrica pura. Si trattava, infatti, delle prime prove su strada del
sistema EREV. L'obiettivo è verificare come il motore termico reagisce
all'accensione immediata a temperature sottozero per fornire energia al sistema
elettrico.
Consumi ed Efficienza: i numeri della svolta
Ma quanto consuma un'auto elettrica che "beve"
benzina? Secondo i dati forniti da HORSE, il motore è omologato Euro 6d
ed è predisposto per funzionare anche con etanolo E100.
Le stime di efficienza sono promettenti:
- Con
l'uso di etanolo, il consumo si attesta su circa 0,49 litri per kW
prodotto.
- Tradotto
in termini di guida, si stima un consumo equivalente di circa 4,4
litri/100 km (nella configurazione da 95 CV) o 5,5 litri/100 km
(in quella da 115 CV).
Questo sistema permetterebbe di portare l'autonomia
complessiva del veicolo (batteria + serbatoio) a sfiorare i 700 chilometri
reali, senza rinunciare alla trazione 100% elettrica.
Quando arriva? L'appuntamento è per il 2027
Per vedere questa tecnologia nelle concessionarie dovremo
attendere ancora un po'. Il lancio ufficiale del sistema EREV di Renault e
HORSE è previsto per il primo trimestre del 2027.
La strategia toccherà sia l'Europa che il Sud America
(Brasile in primis, grazie alla compatibilità con l'etanolo). Resta da capire
se il debutto avverrà su un restyling dell'attuale Megane o direttamente sulla
prossima generazione di compatte francesi. Una cosa è certa: con questa mossa,
Renault offre una risposta concreta a chi cerca i vantaggi dell'elettrico ma
non è disposto a scendere a compromessi sulla libertà di viaggiare.