In passerella sullo stand Volvo ad Auto e Moto d’Epoca quattro delle vetture che hanno creato e consolidato la reputazione della Casa svedese: l’affascinante Amazon, l’immortale 245 (che in Italia ha generato il fenomeno Polar), la 850 T5 R e la V90 che arriva nelle concessionarie Volvo proprio in questi giorni.
Presente anche una nuovissima V60 Polestar da 370 CV, richiamo all’impegno di Volvo nel mondo delle corse e delle vetture ad altissime prestazioni.
A completare il racconto, le pareti dello stand mostrano immagini di auto come la Duett, modello che ha dato origine alle SW di Volvo, la 1800 ES e la 850 Racing, che vinse nel Campionato Inglese Turismo e serve da ponte fra la storia delle familiari e lo sport, che per Volvo significa oggi Polestar nel WTCC e Scuderia Volvo nel Campionato Grand’Eventi in Italia.
Il tema della storia delle SW era stato trattato anche da Volvo Car Group in occasione della rassegna Techno Classica di Essen, il più grande evento europeo dedicato all’Heritage.
Nell’anno di lancio di Volvo V90, il tema della storia delle station wagon Volvo è d’obbligo. Nessuna Casa automobilistica vanta tanta tradizione e credibilità quanto Volvo in fatto di familiari. Dal 1953, anno in cui fu presentata la Duett, Volvo ha venduto oltre sei milioni di station wagon in tutto il mondo, ovvero circa un terzo del numero complessivo di veicoli venduti dalla Casa sin dalla sua fondazione nel 1927. Esposte sullo stand di Auto&Moto d’Epoca ci sono i modelli:
Amazon
Presentata nel 1962, la Amazon Station Wagon, era conosciuta ufficialmente come 221. La Amazon era una station wagon decisamente più elegante e raffinata della precedente Duett – invece concepita originariamente come furgoncino per le consegne – e offriva al tempo stesso un bagagliaio più capiente. Il modello S, con una potenza erogata di ben 115 CV, era una vettura dal carattere incredibilmente sportivo per gli standard degli anni ’60. Il portellone posteriore era all’americana, diviso in due sezioni, una soluzione che sarebbe stata riutilizzata 40 anni dopo per la prima versione della XC90.
245
Lanciata nel 1974, la 245 è stata definita l’archetipo delle station wagon di Volvo, un’automobile ancora fortemente associata al marchio sino a diventarne il simbolo. La 245 è rimasta in produzione per circa 20 anni, fino al 1993, ed era disponibile anche in una versione più esclusiva, ovvero la 265 con motore V6. Gli anni ’80 hanno visto l’arrivo sul mercato della 245 Turbo, la prima station wagon al mondo dotata di propulsore sovralimentato.
850 T5R
Con la sua carrozzeria color giallo intenso, il propulsore da 240 CV e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi, la Volvo 850 T5R era una station wagon decisamente fuori dagli schemi. Lanciata in edizione limitata (il Model Year 1994 costituisce infatti l’unica versione della 850), la T5R diventò immediatamente un’auto da collezionisti.
V90 (da noi provata in anteprima)
Lanciata al Salone di Ginevra di quest’anno, la V90 ribadisce il nuovo corso del brand Volvo iniziato con la SUV XC90 e continuato con la berlina di lusso S90. Al tempo stesso, V90 conferma e interpreta in chiave di modernità assoluta i temi tipici della grande station wagon di Volvo, vale a dire stile, versatilità e sicurezza. Cosi, V90 vanta oggi la dotazione di sistemi sicurezza di serie più completa del mercato, una tecnologia di connettività all’avanguardia e interpreta in modo esclusivo in termini di design e funzionalità il concetto di lusso scandinavo.
V60 Polestar
La V60 Polestar è, al pari della sorella S60, la Volvo dalle prestazioni più sportive, grazie ai 370 CV del suo motore e a un assetto definito sulla base dall’esperienza acquisita nelle gare con la Volvo S60 Polestar TC1, la vettura impegnata nel campionato FIA WTCC che ha appena ottenuto una storica vittoria a Shanghai. Volvo V60 Polestar accelera da 0 a 100 km/h in 4”7 e raggiunge una velocità massima di 250 km/h (autolimitata). Il motore è una versione potenziata del quattro cilindri Drive-E di Volvo. La trasmissione è integrale con cambio automatico a otto rapporti.