La vecchia versione della Volkswagen Touareg non aveva nulla da invidiare alla sue concorrenti dirette, anche più recenti: era un’auto da terza corsia in autostrada, non disdegnava le curve (assetto attivo) e strapazzata in fuoristrada si liberava dalla maggior parte degli ostacoli al contrario di qualche sua cugina teutonica più blasonata.
Oggi la linea laterale della Volkswagen Touareg non differisce molto dalla versione precedente, ma una profonda nervatura scolpisce le portiere e le dona un effetto decisamente più sexy. L’anteriore invece riprende i canoni stilistici della casa di Wolfsburg , ma viste le dimensioni dell’auto le calandre sono immense e maestose, stile Cayenne. Fari con tecnologia led e xeno si aggiornano delle più moderne tecnologie e mode del settore; certo che posizionare i fendinebbia così in basso a rischio rottura, non è stata l’idea del secolo…
Interni: qualità e spazio
Le misure non variano rispetto precedente modello: +5cm (480) lunghezza, 0cm in larghezza (194) -2cm in altezza (171). Il passo di 2.89m è ottimo per un abitabilità da famiglia completa. Davanti i guidatori di tutte le taglie trovano posto agevolmente grazie alle numerose regolazioni elettriche e siedono nel pieno confort con sedili riscaldati e ventilati. Il posto di guida rialzato dona una visibilità sopra la media e un senso di sicurezza non riscontrabile in molti atrli modelli.
Il divano è abbastanza largo per tre e comodissimo per due; inoltre, essendo diviso in due sezioni che scorrono separatamente, permette di sfruttare ancora meglio l’ampio e pratico bagagliaio (697 litri). Comodo il clima quadrizona con ventilazione dedicata dietro (quattro bocchette dietro ad altezza viso, più quelle verso i piedi), anche se non mantiene le temperature alla perfezione e genera qualche spiffero. Un’inezia: nonostante la presenza di schede SD, hard disk da 60g, collegamenti per telefoni vari, manca una banale presa USB.
Gli interni, come ci sia aspetta da un auto di questo rango, sono eleganti e moderni: dalle infinite possibili personalizzazioni, strumenti analogici misti a display digitali a colori, pelle e cromature. La qualità si percepisce subito, nella manopole precise e prensili, così come gli accostamenti impeccabili, tipici di Wolfsburg. Comodo per chi ha bambini, il blocco finestrini e porte posteriore da pulsante.
Il bagagliaio, è a misura di trasloco con 697 litri, espandibili, con pulsanti da dietro in 40-20-40, a 1642, permette di stivare l’impossibile grazie al divano scorrevole, il portellone elettrico avrebbe potuto esser di serie, essendo pesante da azionare manualmente.
Alla guida del 3.0 TDI: comoda, facile e sicura, per l’offroad c’è il pack specifico
Dei propulsori previsti inizialmente (benzina, gasolio e ibrido) solo il V6 TDI è rimasto in gamma. La nostra Volkswagen Touareg è dotata della versione “depotenziata” a 204cv, esente da superbollo a differenza del fratello muscoloso 262cv. Con 450Nm da 1.250 a 3.250giri, la spinta non viene mai meno, anche se le pure prestazioni sono ben altre. Lo possiamo annoverare tra i propulsori regolari, più che tra quelli prestazionali.
I conti tornano guardando al cronometro: il Touareg chiude lo 0-100 in 8.7 secondi e tocca i 206km/h, comunque sufficienti a percorrere medie autostradali “alla tedesca”. Il cambio aiuta molto il propulsore a muovere la massa non proprio contenuta di 2210 kg, ma si dimostra lento in modalità sequenziale e spesso privo di risposta se sollecitato dai paddle: meglio lasciarlo agire in automatico, dove rimane molto dolce e confortevole.
Tra le curve si comporta come i SUV più grossi e pesanti gommati in modo non estremo: è agile oltremisura, sopporta la guida allegra, ma non sportiva e se sollecitato oltremodo smusa vistosamente. Il rollio è comunque contenuto e la sicurezza non viene mai meno, visti i numerosi dispositivi di sicurezza attiva. Lo sterzo convince, anche se non è tra i più sportivi e reattivi, rimane demoltiplicato e morbido anche per un suv ingombrante. Freni resistenti anche se sollecitati, dalla modulabilità buona.
L’assetto privo di sospensioni attive, non è per nulla in difetto. In questa versione non dotata di Terrain Tech, e quindi di molle ad aria, non è possibile settare l’altezza del corpo vettura da terra, la rigidità degli ammortizzatori attivi, il sistema anti-rollio attivo e sono assenti anche le marce ridotte. Troviamo solo il manettino On/Off road e il sistema di regolazione della velocità in discesa. Nella nostra versione è presente un differenziale centrale torsen (derivazione Audi Quattro) e non un ripartitore di coppia 4Motion con 2 differenziali (centrale e posteriore bloccabili al 100%), riservati all’optional specialistico per il 4×4.
In città parcheggiare quasi 10mq di auto è comunque meno impegnativo del previsto, grazie a sensori anteriori e posteriori e telecamere 360° Area View. I consumi invece, viste le continue soste e ripartenze, non superano gli 8km/l. Meglio in autostrada dove, grazie alla tecnologia Bluemotion, i 10.5 al litro sono percorribili. A 130km/h, il confort regna sovrano, con il cambio in ottava marcia e il motore a 2.000giri. Notevole l’autonomia con 85 litri, o optional 100 litri, si superano gli 800km.
In fuoristrada il peso e gli ingombri non aiutano. Senza il pacchetto Terrain Tech meglio non avventurarsi nel fango estremo. Gli angoli di attacco, dosso e di uscita (24°, 16.6°, 19,9°), senza sospensioni ad aria, sono contenuti. Utile il limitatore di velocità in discesa.
La sicurezza non passa mai in secondo piano in Volkswagen, soprattutto per un auto di questa categoria (e di questo prezzo). Insieme al corredo di air-bag e sistemi elettronici di stabilità abbiamo il sistema Area View che utilizza telecamere per controllare la zona che circonda il Suv trasmettendone le immagini sul display touchscreen centrale, il sistema di regolazione automatica della distanza ACC Adaptive Cruise Control con funzione Stop and Go di arresto e ripartenza automatica della vettura nel traffico cittadino o autostradale, frenata di emergenza ABN e funzione Pre-Crash, fari bi-xeno con Dynamic Ligth Assist. Facili e utili l’assistente di corsia “Side Assist” e assistente di cambio corsia “Lane Assist” che avvisa con Flash gialli stroboscopici l’approssimarsi di un veicolo. Efficace il rilevatore di stanchezza guidatore, di serie.
Prezzi e concorrenti
Secondo noi un bel suv pieno di sostanza e con contenuti aggiornati, più compatto del cugino Q7 (da noi provato) e più versatile sia in velocità che nell’off-road, anche se i 7 posti optional sarebbero stati d’obbligo, così come una dotazione da completare a pagamento lo svantaggia rispetto ai competitors.
La versione entry level della Touareg V6 TDI 204cv viene 53.300€, l’esemplare in prova, con metallizzato (+1.200€), sedili confort in pelle Nappa regolabili elettricamente a 14 vie (+5.130€), cerchi da 20”, clima quadrizona, luci xeno e LED diurne, Side Assist e Lane Assist, volante riscaldabile, ACC attivo e Front Assist, Area View 360° e navigatorie RNS 850 (radio DAB+, hard disk 60 GB, slot per schede SD, lettore DVD) ha 21.000€ di optional, mica pochi e si allinea così alla concorrenza più blasonata.
Le rivali? Se da un lato la Touareg mira a esser concorrente offroad di Jeep Grand Cherokee, Mitsubishi Pajero e Toyota Land Cruiser, i prezzi sono quasi allineati alle rivali premium, Audi Q7, Bmw X5, Mercedes GLE e Volvo XC90.
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