In un ambiente in continua evoluzione come quello automotive, Volkswagen ha recentemente reso noto di essersi impegnata all’interno di un programma chiamato “Think Blue. Engineering” con l’intento di ridurre del 25% le emissioni nocive e i consumi in modo consistente entro il 2018.
Nel pentolone di Wolfsburg bolle un motore TDI da 272 cavalli e un cambio DSG a 10 rapporti.
Volkswagen punta a stabilire un nuovo record in materia di cambi automatici. Con l’annuncio della produzione del suo prossimo cambio automatico DSG con ben 10 rapporti la Casa tedesca ha sbaragliato la concorrenza, specie quella “casereccia” rappresentata dall’automatico a 9 rapporti della Casa della Stella.
La nuova unità DSG DQ551 adotta il classico sistema a doppia frizione e doppio albero con la consueta disposizione dei rapporti pari su un albero e quelli dispari sul secondo albero. Il funzionamento infatti prevede che sia una frizione ad attivare l’uno o l’altro albero mentre l’altra frizione rimane aperta, consentendo così passaggi di marcia fulminei, essendo già disponibile il rapporto successivo o quello precedente, che gira su un albero diverso da quello relativo alla marcia in uso.
Il nuovo DSG porterà a consistenti risparmi in termini di consumo, se andiamo a considerare le varie rapportature aggiunte, e potrà essere utilizzato sia come un automatico vero e proprio, dove il cambio sceglierà il più adatto tra i 10 rapporti per garantire la migliore efficienza del propulsore, sia in modalità manuale andando a selezionare manualmente i 10 rapporti. Infine, il Dsg 10 rapporti riuscirà a tollerare una coppia massima di 550 Nm, valore in linea con i motori diesel spinti di ultima generazione.
Gli ingegneri ed i progettisti tedeschi sembrano non essere mai soddisfatti del loro precedente lavoro. Infatti, nonostante il 2.0 litri biturbo diesel da 240 CV (montato sulla nuova Passat) sia stato presentato recentemente, è in fase di progettazione un motore diesel da 2 litri, capace di raggiungere la potenza massima di 272 cavalli.
Per ottenere questo upgrade di 32 cavalli, i tecnici tedeschi hanno dovuto aggiungere una turbina elettrica al già preesistente doppio turbocompressore e spingere la pressione di iniezione del common rail fino a 2500 bar.
Questa soluzione, già utilizzata da Audi con il progetto Tdi-e, ha lo scopo di azzerare il ritardo di risposta in basso aiutando ad aumentare la spinta ai bassi regimi ma anche a ridurre i consumi e consentendo una coppia a valori prossimi al massimo praticamente poco sopra il regime del minimo.
La Casa automobilistica tedesca dichiara consumi ridottissimi per la sua nuova unità a gasolio, al punto da far registrare valori di soli 5.3 litri ogni 100 chilometri. Risultati resi possibili grazie a funzioni supplementari come il veleggiamento (o coasting) che spegne il motore con velocità in frenata di 7 km/h, e si aggiunge al consueto sistema di recupero dell’energia.