Non è facile parlare della Volkswagen ID.3 e andare dritti al punto, senza fare della retorica. Perché questa 5 porte elettrica, sul mercato da settembre con prezzi da 37.350 euro, è l’emblema di un cambiamento: per il marchio tedesco e il gruppo di cui è capofila, primo al mondo per veicoli consegnati, ma anche per l’intero settore dell’auto, al centro di una epocale transizione dall’alimentazione a combustibile a quella elettrica. La ID.3 nasce infatti per essere l’auto elettrica per tutti.
E infatti, il suo nome afferma tale obiettivo: se ID è l’abbreviazione di Intelligent Design, ovvero design intelligente, il numero 3 significa che l’auto rappresenta il terzo importante capitolo nella storia di Volkswagen, dopo le mitiche Beetle del 1938 e Golf del 1974, entrambe in grado di segnare un’epoca. La ID3, inoltre, porta all’esordio soluzioni tecniche e tecnologiche attese per decine di nuove elettriche del Gruppo Volkswagen, per le quali saranno investite decine di miliardi di euro. Ma sarà all’altezza di queste responsabilità? Per scoprirlo, l’abbiamo messa alla prova in un test su strada.
Esterni Volkswagen ID.3 2021
La nuova Volkswagen ID3 evolve lo stile di marca della casa tedesca, fatto di superfici levigate, pochi orpelli e tratti semplici, ma non banali. Qui ci sono grandi fari a led, che ricordano vagamente due occhi umani, e un frontale corto e massiccio, privo di mascherina. L’ampio parabrezza è avanzato e viene sorretto da sottili montanti del tetto. La vista laterale, oltre che per i grandi cerchi in lega (di 18” fin dalla base), si caratterizza per lo spesso montante posteriore, un marchio di fabbrica per molte Volkswagen. Il portellone è parzialmente nero; i sottili fari, a sviluppo orizzontale, sembrano sfumare verso la sua parte centrale.
Vista dal vivo, la Volkswagen ID3 del 2021 fornisce un’impressione molto più convincente, perché ha proporzioni inusuali per un’auto della sua categoria, la medesima della “cugina” Golf: ha sbalzi davvero ridotti (le ruote sono, praticamente, agli angoli della vettura), a tutto vantaggio della facilità di parcheggio, e il passo misura ben 2,77 metri, soltanto 3 cm in meno rispetto alla Passat. Ma se la Passat è lunga 4,77 metri, la ID.3 misura 4,26 metri, poco meno della Golf. Inoltre, l’altezza è di 1,55 metri, ben 9 cm in più rispetto alla Golf. Complici l’ampia vetratura e le possenti fiancate, la ID.3 non rischia si essere scambiata per altre vetture oggi sul mercato.
Interni Volkswagen ID.3 2021
Se lo stile della carrozzeria è all’insegna di pulizia ed essenzialità, all’interno della Volkswagen ID3 2021 si respira la stessa atmosfera. La casa tedesca ha voluto eliminare tutto il superfluo, tanto è vero che i pochi comandi sono nelle razze del volante: da essi si gestiscono i sistemi di assistenza alla guida, il volume dell’impianto audio e le tracce musicali.
Inoltre, ce ne sono altri alla base e alla sinistra dello schermo di 10” nella consolle, con i quali si controllano alcune funzioni del clima automatico e si accede velocemente a schermate del sistema multimediale. Non c’è nemmeno un classico cruscotto, perché lo schermo è solidale al piantone: indica velocità e autonomia residua, mostra le indicazioni del navigatore satellitare (ma non la mappa) e fa vedere se è attivo o meno il sistema di guida assistita.
E così, tutto ruota intorno allo schermo tattile nella plancia. Se la pulizia stilistica ne guadagna, non vale lo stesso per l’immediatezza dei comandi: bisogna “passare” dallo schermo anche per alcune funzioni base dell’auto, come l’attivazione dell’head up display, l’apertura e la chiusura della tendina del tetto panoramico e la regolazione dei flussi del clima. Così così i comandi vocali, e non ci ha convinto del tutto pure l’originale selettore del cambio: è una sorta di manopola alla destra dello schermo nel piantone, da ruotare in avanti o indietro per selezionare i programmi di marcia avanti, folle e marcia indietro, ma è coperta dal volante.
I materiali utilizzati per l’abitacolo sono di buona qualità: la parte alta della plancia è rivestita con una gradevole plastica morbida al tatto, non riproposta nella parte bassa e nei pannelli delle portiere, dove è stata utilizzata plastica dura (ma tutt’altro che povera). Parlando di abitabilità a bordo, l’edizione 2021 della Volkswagen ID.3 merita voti alti: grazie al tetto rialzato e alle ruote alle estremità del pianale, la compatta offre tanto spazio per la testa e le ginocchia dei passeggeri anteriori. L’agio non manca per chi occupa il divano, e non ci si può lamentare nemmeno del bagagliaio: contro 385 litri di capacità minima, è leggermente più ampio rispetto a quello della Golf.
Motori Volkswagen ID.3 2021
La Volkswagen ID3 è arrivata nelle concessionarie da settembre 2020, ma soltanto nelle versioni di lancio 1st edition, tutte con il motore posteriore da 204 CV e le batterie di 58 kWh. La casa tedesca ha annunciato però che da gennaio saranno sul mercato le versioni standard, ma solo la versione Tour, la più accessoriata, potrà contare sulla batteria da 77 kWh
Successivamente arriverà la versione base ID3 Pure, con 126 CV e batterie di 45 kWh: stando alle anticipazioni, dovrebbe costare meno, ma sui listini di ID3 torneremo a breve.
Alla guida della Volkswagen ID.3 2021
Fin dai primi metri percorsi, la Volkswagen ID.3 2021 si fa apprezzare per la silenziosità e la fluidità di marcia: l’abitacolo è ben isolato e la trasmissione ovviamente non “strappa”, avendo soltanto un rapporto. Non si nota nemmeno la presenza del motore e della trazione posteriori, che nelle auto sportive sono garanzia di divertimento alla guida: l’elettronica gestisce l’erogazione del motore e scongiura non soltanto le “scodate”, difficili da gestire per guidatori non esperti, ma anche il pattinamento delle ruote nelle accelerazioni a “tavoletta”, dove la ID.3 se la cava più che bene (fa lo 0-100 in 7,3 secondi), Tuttavia, il volante non è leggero in manovra. Ottimo il raggio di svolta: con la ID.3 si fa inversione di marcia in 10,2 metri.
La ID3, guidata fra le curve, sa appagare il guidatore, perché risulta stabile e ben bilanciata; inoltre, lo sterzo è piuttosto preciso e consente di “pennellare” le curve. Peccato però che i freni non siano all’altezza della situazione: per rallentare in poco spazio, il pedale va premuto con forza. Nel corso del test, abbiamo apprezzato anche il sistema di guida assistita Traffic Jam Assist, che controlla sterzo, acceleratore e freni per tenere l’auto al centro della corsia e alla distanza di sicurezza dal veicolo che precede: ha funzionato senza incertezze. Veniamo ora ai consumi di energia.
Alla partenza del nostro test drive nei dintorni di Verona, la ID.3 segnava 337 chilometri di autonomia rimanente. Dopo un percorso di circa 160 km, svoltosi in strade extraurbane e autostrada (dove abbiamo tenuto il cruise a 130 km/h, non certo l’ideale per un’elettrica), il computer di bordo segnava 156 km di percorrenza residua: non male.
Prezzi Volkswagen ID.3 2021
Attualmente, la ID.3 è offerta in tre versioni di lancio: la 1st edition, da 37.350 euro; la 1st edition Plus, da 43.650 euro; e la 1ste edition Max, quella del test e full optional, da 47.950 euro. Tornando alla ID3 Pure, in arrivo il prossimo anno, i prezzi di partenza potrebbero scendere lievemente sotto o rimanere vicini alla soglia dei 30.000 euro.
Fin dalla base sono di serie le ruote di 18”, il tetto nero, il clima automatico bizona, i sedili riscaldabili, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la frenata automatica e il sistema per il mantenimento della corsia, mentre la “nostra” Max ha anche le ruote di 20”, l’head up display, l’impianto audio con 6 altoparlanti e il Traffic Jam Assist per l’assistenza alla guida in colonna.
commenti
Loading…