Grande clamore sta suscitando l’ultimo post social di Vasco Rossi che, in vacanza a Los Angeles nella sua villa, sta sperimentando le innovazioni locali. Dopo il giro sul taxy a guida autonoma di qualche giorno fa , ora il noto rocker italiano di Zocca ha provato il Tesla Cybertruck.
Salito a bordo del controverso ed enorme veicolo della Casa di Elon Musk, documentando tutto sui social, Vasco non ha mandato a dire nulla circa le sue opinioni sul “mostro” che sta spopolando negli Stati Uniti.
“Sono salito, per influenzarvi sul Cybertruck dell’amico (di Giorgia) Elon Musk! In pratica, è un piccolo camioncino quattro posti con un grande bancale dietro per caricare casse di olive, pere cotte, moto d’acqua… tronchi d’albero o fucili mitragliatori”.
Questo il contenuto del post di Vasco con tono volutamente satirico per descrivere una delle ultime novità del panorama automobilistico.
Tesla Cybertruck, il pick-up solo per il mercato americano
Atteso e più volte annunciato, il pick-up di Tesla dopo il suo debutto nel 2019 ha visto le sue prime consegne dopo oltre quattro anni. Un’attesa che certamente ha alimentato sempre di più le voci rispetto al suo arrivo che ha lasciato il segno come d’altronde le sue linee “spigolose e massicce” che con la carrozzeria color acciaio certamente non passano inosservate.
Come da tradizione Tesla, poi la vettura ha delle prestazioni impressionanti soprattutto nella versione trimotore che è stata ribattezzata “Cyberbeast”. In questa configurazione alla Cybertruck bastano solo 2,6 secondi per raggiungere i 100 km/h partendo da fermo nonostante il peso non sia certo dei più leggeri visto che ferma la lancetta della bilancia ad oltre tre tonnellate complice anche la lunghezza del mezzo di 5,87 metri.
Nonostante una qualità degli assemblaggi inferiore rispetto alla tradizione delle altre vetture Tesla in commercio, il pick-up sta riscuotendo un buon successo negli Stati Uniti. Per Cybertruck la strada però potrebbe essere ancora in salita visti i numerosi richiami di cui il SUV si è reso protagonista prima per i problemi legati alle cinture di sicurezza, poi per un difetto del pedale dell’acceleratore presentato da un cospicuo lotto di vetture e ancor più recentemente per altri due elementi fisici che non possono quindi essere risolti tramite aggiornamenti “over the air” ma richiedono un vero e proprio intervento in officina.
Il cantautore scherza per l’utilizzo del cassone
Non omologato per l’Europa, anche se recentemente avevamo documentato la presenza del SUV ad Ancona Vasco Rossi ha avuto modo di vedere per la prima volta il mezzo probabilmente in un concessionario americano ed è rimasto colpito dal suo cassone. Secondo quanto riportato dalla star, all’interno dello spazio posteriore potrebbero starci tantissime pere cotte: provocazione o realtà?
Quello che è certo è che un cassone della lunghezza di circa due metri non ha di certo bisogno di presentazioni per caricare qualsiasi tipo di oggetto portando il pick-up americano a valori record anche questa volta.