Categorie: Tecnologia

Valentino Rossi The Game: in piega come il Dottore

Tempo di lettura: 3 minuti

L’edizione 2016 del videogioco ufficiale della MotoGP cambia nome e si veste di giallo 46. Rossi The Game oltre a offrire l’esperienza classica dei capitoli di MotoGP aggiunge interessanti novità dedicate al centauro di Tavullia.

Milestone è da sempre una delle software house più attive del panorama italiano e ha saputo, nei suoi due decenni di attività, ritagliarsi uno spazio ben definito a livello internazionale. Quest’anno, però, i programmatori italiani hanno dato un sorprendente taglio alla serializzazione di uno dei loro brand di punta, MotoGP, decidendo di puntar forte su un gioco totalmente incentrato sul “Dottore” più veloce del Mondo.

Valentino Rossi The Game offre ai giocatori la possibilità di creare il proprio pilota e cominciare la propria carriera, sotto l’ala protettrice del pilota di Tavullia. Attraverso le sue indicazioni infatti, affronteremo tutta una serie di prove che ci porteranno a diventare piloti professionisti a tutti gli effetti.

La carriera ci permetterà di vestire i panni di uno dei talenti della VR46 Academy, la crew creata da Valentino per la gestione e la crescita dei nuovi talenti del motociclismo italiano. Una volta creato il nostro avatar con il completo editor fornito dal gioco, inizieremo quindi la nostra avventura dalla Moto 3, sotto gli occhi vigili di un Rossi sempre pronto a dispensarci utili consigli ed a motivarci a dovere tra una gara e l’altra.
Crescere, proprio così: è questa una delle feature chiave di Valentino Rossi The Game, l’introduzione di un sistema di crescita delle abilità del pilota, una novità a volta a fungere da collante tra l’esperienza dei MotoGP precedenti e le accattivanti aggiunte di questo nuovo titolo.

MotoGP, permette di ripercorrere i principali eventi legati ai vent’anni di carriera del nove volte campione del mondo, di prendere il controllo di una macchina da Rally e partecipare al Rally di Monza e di sfrecciare sullo sterrato del Ranch di casa Rossi in avvincenti gare di flat track. I difetti storici legati alla serie, ossia il modello di guida semplicistico e l’aspetto grafico, rappresentano il boccone amaro da mandare giù.
Ogni evento, che fungerà da intermezzo tra una gara del motomondiale e l’altra, ci permetterà di far crescere determinate caratteristiche del nostro pilota, quali ad esempio la resistenza o la capacità di guidare sul bagnato.

Modello di guida: migliorabile, ma molto personalizzabile

Dai più esperti ai novizi, il gioco è in grado di adattarsi alle esigenze di ogni tipo di giocatore e stile di guida. La struttura alla base di tutto è sicuramente più simulativa che arcade, e ce ne si accorge subito provando diversi tipi di moto: ognuna, a seconda di potenza e peso, restituirà un feedback diverso alla guida. Inoltre il setting di ogni mezzo è completamente personalizzabile: dai freni, alle sospensioni, dalle marce, alle gomme, gli appassionati avranno senz’altro pane per i loro denti grazie alla miriade di opzioni nella messa a punto.
Inoltre, Valentino Rossi The Game è accessibile anche a chi non ha molta confidenza con il genere, grazie ad una serie di aiuti volti ad accompagnare il giocatore durante le gare: traiettorie guidate, aiuto nella frenata e nella sterzata, possibilità di utilizzare il rewind.

Valentino Rossi The Game si annuncia come il titolo definitivo per i fan del Dottore, con una pletora di contenuti ad hoc e modalità dedicate, nonché una veste grafica curata, sempre chiaramente ispirata al campione di Tavullia.
Il gioco è ovviamente il più ricco per quanto riguarda la MotoGP, completo di diversi modelli di guida ben realizzati in un unico titolo. Per contro ha tempi di caricamento troppo lunghi e ci sono poche novità sul versante grafico.

VR The Game è disponibile per PS4, XBox One e Pc.

Valentino Rossi The Game: in piega come il Dottore

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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