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Una Lamborghini LM 002 corre in soccorso di una Range Rover [VIDEO]

Tempo di lettura: 2 minuti

Dove non arriva il fuoristrada inglese ci pensa lo storico fuoristrada italiano Lamborghini LM002, antenata dell’attuale Urus, a portarvi a destinazione senza alcuna remora e in totale sicurezza.

Nell’immaginario comune la Range Rover è uno di quei fuoristrada che non può essere messo in crisi o fermato da alcun tipo di terreno o condizione climatica avversa. In qualsiasi film o trasmissione si è soliti assistere alla vettura a trazione integrale inglese capace di cavarsela anche nelle condizioni più avverse, superando anche momenti veramente critici dove altri avrebbero gettato la spugna.

Guardando però il video che vi proponiamo oggi, girato da Kidston Motorcars, sembrerebbe proprio che i fatti non stiano esattamente così. Il filmato mette, infatti, in mostra un pittoresco personaggio anni ’80 che rimane impantanato nella neve alta con la sua Range Rover, una scena che non ci saremmo mai aspettati di vedere eppure, a quanto pare, è successa realmente.

Ma la cosa ancora più eclatante è il mezzo che viene inviato in soccorso del malcapitato. L’hotel nella città di Gstaad (Svizzera), dove il caratteristico personaggio alloggiava ed è rimasto impantanato, ha mandato in soccorso del malcapitato automobilista nientemeno che una rara Lamborghini LM 002, mezzo tanto particolare quanto prestazionale che per l’appunto non si è fatto fermare nemmeno dalle condizioni tremendamente impervie e complicate del terreno sul quale si era avventurata la Range Rover.

Prima di passare alle scene della eroica impresa del fuoristrada di Sant’Agata Bolognese, meglio fare un piccolo ripasso di quella che è la storia e di quelle che sono le caratteristiche tecniche di questo invincibile veicolo 4×4 a ruote alte. Prodotta in 301 esemplari tra il 1986 e il 1993, la Lamborghini LM 002 si fregiava di un poderoso propulsore da 5,2 litri con 12 cilindri a V che garantiva una potenza di ben 450 CV.

Il motore della Countach, montato in questo caso in posizione anteriore, era alimentato da ben sei carburatori Weber ed era abbinato alla trazione integrale e a un cambio automatico, prodotto dalla ZF. Il tutto racchiuso all’interno di una silhouette sicuramente mastodontica e squadrata che faceva spostare l’ago della bilancia fino a un peso di ben 2.700 chilogrammi.

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