È la 13a vittoria per la Marca dei quattro anelli in solo 16 partecipazioni – e quella di quest’anno sembra essere stata la più straordinaria, visto che Audi Sport Team Joest è riuscito ad avere la meglio su una concorrenza davvero forte da parte di Porsche, tornata a Le Mans, e Toyota, in una gara estremamente dura che è stata a lungo incerta, tanto che la svolta decisiva in favore delle R18 e-tron quattro c’è stata solo nella fase finale.
“Abbiamo visto molte gare emozionanti e celebrato grandi vittorie a Le Mans ma questo successo ha un significato speciale” – ha affermato Rupert Stadler, Presidente di AUDI, davanti all’arrivo trionfante delle 2 Audi R18 e-tron quattro. “Non abbiamo iniziato questa gara da favoriti e abbiamo trovato in Porsche e Toyota due grandi rivali. Il fatto di essere riusciti a vincere a Le Mans anche questa volta, nonostante queste premesse, è un risultato fantastico per tutta la squadra Audi. Siamo incredibilmente felici e i miei ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno reso possibile questo successo”.
“I nuovi regolamenti di Le Mans ha messo in evidenza l’importanza dell’efficienza nelle vetture da competizione – ha aggiunto Ulrich Hackenberg, che, come Membro del Board per lo Sviluppo Tecnico, è responsabile del programma Motorsport di AUDI AG. “Con il TDI, la tecnologia più efficiente al mondo ha prevalso ancora una volta a Le Mans. E allo stesso tempo, con il nostro vittorioso esordio nell’utilizzo dei fari laser, a Le Mans abbiamo confermato il successo delle nostre nuove tecnologie. Vorrei ringraziare tutti
coloro che hanno lavorato con dedizione e fatica per questo risultato, in special modo la squadra di Audi Sport”.
Per Audi, la 24 Ore di Le Mans è stata siglata come “Welcome Challenges” e di sfide ce ne sono state davvero tante nel corso dell’82a edizione della gara di durata più performante al mondo. A seguito di un serio incidente occorso a Loïc Duval nelle prove libere di mercoledì, Audi Sport Team Joest ha dovuto ripristinare la vettura # 1 Audi R18 e-tron quattro a tempo record e sostituire Loïc Duval con Marc Gené. Che questo team fosse in lizza per la vittoria domenica mattina la dice lunga sull’impresa davvero unica compiuta
dai meccanici.
Inoltre, alla fine, la sostituzione di un iniettore e del turbo compressore ha quasi impedito che la favola avesse un lieto fine. Con una differenza di 3 giri, Lucas di Grassi, Marc Gené e Tom Kristensen si sono aggiudicati il secondo posto.
Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer hanno preso il comando della gara per la prima volta domenica mattina, poco prima delle 5, dopo aver messo, durante tutta la notte, una costante pressione nei confronti della Toyota che era in testa da molto tempo. Poiché poi si è resa necessaria la sostituzione del turbocompressore anche sulla loro R18, la vettura #2 temporaneamente è scivolata al 3° posto prima di posizionarsi al comando
dopo un notevole recupero, durante il quale André Lotterer ha segnato il giro più veloce con 3 m 22,567 sec.
Un imprevisto davvero sfortunato quello capitato invece al team della terza R18 e-tron quattro con Filipe Albuquerque, Marco Bonanomi e Oliver Jarvis. A seguito di una fase iniziale molto intensa, la vettura numero 3, durante un periodo di safety car mentre stava piovendo, è stata colpita posteriormente ad alta velocità da una Ferrari GT nel rettilineo delle Hunaudières. Il gruppo motore della R18, pesantemente danneggiato, ha costretto Marco Bonanomi al ritiro dalla gara dopo una sola ora e mezza di competizione.
Nelle prime frenetiche ore, i performanti prototipi di Audi, Porsche e Toyota hanno dato vita ad appassionanti duelli sul circuito della Sarthe, tenendo così gli spettatori con il fiato sospeso. Gli appassionati hanno vissuto così una delle gare più mozzafiato nella storia della 24 Ore fino a mezzogiorno di domenica. Il vantaggio di Audi, infatti, è iniziato solo verso la fine della gara, nel corso delle ultime due ore.
“E’ stata una di quelle gare che puoi vivere solo a Le Mans” – ha commentato il Responsabile della Audi Motorsport Wolfgang Ullrich. “Ci sono stati tanti incidenti e a nessuna delle vetture protagoniste sono mancati i problemi. Ma ecco i fattori decisivi per noi: le Audi R18 e-tron quattro sono state in grado di correre in modo regolare e veloce per 24 ore, i nostri piloti non hanno fatto errori e la nostra squadra ha risposto con tempismo e competenza di fronte agli imprevisti. Abbiamo avuto in Porsche e in Toyota
due rivali davvero forti che, come previsto, non ci hanno reso la vita facile. Sono sempre stato convinto che, nonostante i prerequisiti particolarmente impegnativi per noi quest’anno, saremmo stati in grado di farcela e che noi abbiamo la più efficiente vettura da competizione. Il fatto che abbiamo vinto ancora mi rende davvero orgoglioso. Un grazie anche da parte mia a tutta la squadra, ma anche ai Membri del Board e al nostro Gruppo che ci ha permesso di dimostrare la validità del nostro claim “All’avanguardia della tecnica” qui a Le Mans, anno dopo anno”.
Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer, dopo quello del 2011 e del 2012, hanno ottenuto il loro 3° trionfo a Le Mans.
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