Questo è il caso di evidenziarlo dato che ci saranno dei piccoli problemi logistici: a Torino l’anno prossimo ci sarà un Salone dell’Auto..-di troppo. Verrebbe da dire dal niente degli ultimi anni, tolto l’Autolook week che chiamare salone non sarebbe corretto, al troppo che vedremo il prossimo anno. In mezzo il ritorno del Salone Auto Torino, evoluzione stessa dell’Autolook, che tornerà a popolare di stand e case ufficiali impegnate per i test drive le vie del centro del capoluogo torinese.
Lasciamo al passato quello che fu l’apprezzato Parco Valentino, che spesso ci ha visti protagonisti con il nostro stand, le nostre anteprime e i nostri gadget.
L’ultimo in ordine di arrivo è stato l’annuncio fatto dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte il 30 novembre, questo perchè GL Events, ovvero la società che ha in gestione il Lingotto Fiere, ha annunciato la propria manifestazione dal titolo ‘AMTS – Auto Moto Turin Show’, che sarà al Lingotto fiere ad aprile.
Christophe Cizeron, l’amministratore delegato di GL events Venues, e Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia, hanno dato una definizione particolare al Salone dell’Auto diffuso, dicendo che è stata la classica ”goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
“Abbiamo chiesto alle istituzioni di lavorare insieme, di sostenere i nostri eventi con la loro presenza, le loro idee, la loro comunicazione, ma il nostro auspicio è caduto nel vuoto – ha fatto sapere Ganczer in una nota – La goccia che ha fatto traboccare il vaso è di pochi giorni fa, quando Città e Regione hanno orgogliosamente annunciato il ritorno del Salone dell’Auto a Torino il prossimo settembre, un ottimo risultato che però non tiene conto del fatto che noi abbiamo già in programma una fiera dedicata all’auto in aprile. Dov’è la collaborazione? Dov’è il sistema Torino-Piemonte?”.
“Questo territorio è ricco di eccellenze e in questo primo anno ho lavorato e sto lavorando con la mia squadra per portare al Lingotto Fiere nuove manifestazioni, – ha rincarato la dose l’AD – espressione delle filiere trainanti del territorio: il food and wine, l’agritech, lo sport”.
Ganczer ha anche ricordato di aver mantenuto la promessa di riportare il Salone dell’Auto a Torino, ma di farlo solo se in stretta collaborazione con le istituzioni.
Se uno guarda il calendario passano 5 mesi tra una fiera e l’altra a livello organizzativo-istituzionale, il che può essere occasione di scompiglio all’apparenza, ma che può diventare un’occasione ghiotta per GL Events e non solo: “Siamo uno dei pochi spazi fieristici in Europa ad essere in centro città, – ricordano i due dirigenti del Lingotto Fiere – collegati dalla metro e in un’area di in straordinario sviluppo. Un anno fa chiedevamo un sostegno di 2 milioni di euro all’anno per 5 anni. Un’istanza ragionevole, che fa seguito a più di 3 anni di discussioni sui diversi scenari per il coinvolgimento delle istituzioni, compresa la possibile acquisizione dell’edificio da parte loro o la creazione di una società con GL Events. Non è seguito niente di concreto“.
“A Torino siamo soli da molti anni – commenta in maniera nettamente amara Cizeron – la notizia, bellissima, del nuovo Salone dell’Auto, conferma il completo disinteresse per il Lingotto Fiere da parte delle istituzioni. Il turismo d’affari e le fiere quindi, non sembrano da loro riconosciute come una priorità”.
Una posizione netta, chiara, amara e durissima, che come direbbero i francesi è tranchant che viene supportata dai numeri: basti pensare che al Lingotto Fiere si sono registrati oltre 1 milione di passaggi spalmati sui 40 eventi corporate, culturali, sportivi, convention, congressi e molto altro solo nell’ultimo anno.
Fonte: torinotoday.it