Nell’era dei crossover Peugeot non si fa cogliere impreparata, dopo 5008, 3008 e 4007 è la volta della piccola 2008. Nata sulla base meccanica della compatta di Sochaux 208, con cui condivide motori e buona parte degli interni, la 2008, insieme alla sorella Captur, si pone in un affollato mercato di compatte rialzate 4×2 per la città.
Scheda tecnica in breve
Misure | Versione | Prestazioni |
Prezzo e costi |
Lun/Larg/Alt: 466/181/146 |
Alimentaz: diesel |
0-100 km/h: 11,5 sec |
Base: 15.100€ |
Volume bagagliaio: 350 l |
Cilindrata: 1.6 |
Vel. Max: 181 km/h |
Prova: 20.700 € |
Serbatoio: 50 l |
Cavalli: 92cv |
Emissioni: 103 CO2 | Garanzia: 2 anni |
Passo: 254 cm |
Cambio: 5 marce |
Cons med: 25,0 km/l |
Bollo: 175,44 € |
La vettura in prova
Il modello da noi provato è il 1.6 8v e-HDI da 92cv con cambio manuale a 5 rapporti (disponibile il robotizzato a 6 marce +800€). Quasi il top per quanto riguarda il propulsore (c’è anche il 115cv), un motore pensato per chi viaggia molto ed è spesso fuori le mura cittadine. Nonostante la cavalleria esigua il piccolo Peugeot spinge il giusto anche in 5 persone a bordo con bagagli, merito il peso contenuto a vuoto di 1220kg rilevati, poco superiore alla compatta 208. I consumi sono da primato: 19km/l di media tra autostrada e città, difficilmente si scende sotto i 16. Un consumo irrisorio come per la corrispondente unità 1.2 VTi a benzina 82 cv provata sulla “piccola” 208. Manca la 6a marcia, che in autostrada avrebbe contribuito più che al portafoglio alla silenziosità del veicolo, comunque già abbastanza contenuta.
A bordo le plastiche sono di qualità, ma dure, gli assemblaggi sono molto curati quasi da piccola tedesca e le sbavature sono comunque poche. In cinque a bordo solo per brevi tratti, il divano è simile a quello della 208. Meglio in quattro, ma i due dietro devono solo stare attendi all’anello superiore della porta, inspiegabilmente sporgente, che non copia il profilo rialzato del tetto.
Sterzo piccolo e diretto
Alla guida la 2008 ci stupisce, senza essere sportiva trasmette dinamismo e fluidità. Complice il volante piccolo (si vede il quadro strumenti sopra la corona e non attraverso) e poco demoltiplicato e il rollio limitato per il corpo vettura alto 1556mm. In città non spaventa, le buche vengono digerite bene dalle sospensioni tarate alla “francese”. Il colpo è secco e di “qualita”, complice la spalla alta del pneumatico il comfort non è mai compromesso. Semplice è anche trovare parcheggio grazie alla lunghezza di 4,15m e ai sensori (+403€ in pack Urban). In autostrada si dimostra una buona viaggiatrice e l’autonomia è veramente elevata (superiore agli 800km). Il bagagliaio è ampio e a prova di weekend in cinque a bordo.
Il migliore Start&Stop, anche per chi odia il silenzio
La vera sorpresa è lo start and stop del 1.6 e-HDI
Il sistema spegne il motore durante le soste e lo riaccende istantaneamente senza rumore e senza vibrazioni. Questo significa meno consumi e meno inquinamento, specie in città e nei
momenti di coda. Grazie ad un alternatore reversibile, permette di risparmiare fino al 15% di carburante nella guida urbana, nella nostra prova su 45minuti di tratto urbano il motore rimane fermo per 17.
Questo sistema Stop&Start, non ha fatto storcere il naso neppure a noi che non amiamo l’invasività di questi sistemi. Quello Peugeot di ultima generazione offre minori consumi, minori emissioni di CO2, ma anche silenziosità a bordo con il motore in stand-by, comfort conferito dalla silenziosità di funzionamento e dall’assenza di vibrazioni per la rapidità delle ripartenze (400 ms). Le motorizzazioni e-HDi invitano ad una guida “ecologica” grazie al contatore Eco, che calcola il tempo trascorso con il motore spento durante un tragitto, e grazie alla possibilità di innescare la messa in stand-by a partire dai 20 km/h in decelerazione, con cambio manuale, o 8 km/h con cambio robotizzato. Facile inoltre immaginare anche i benefici in materia di riduzione dello stress nel traffico.
Se mi sporco le scarpe?
Alle versioni potenti inoltre può essere abbinato il Grip Control oltre agli pneumatici Mud and Snow (M+S). Questo dispositivo migliora il grip del veicolo che, pur essendo a due ruote motrici, si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di terreno, complice l’assetto rialzato di 25mm rispetto alla 208. Un’apposita manopola permette di selezionare 5 diverse modalità di assetto, in modo da rendere la guida non solo confortevole, ma sempre sicura.
Le cinque modalità del Grip Control: ESP standard, Neve, Fango, Sabbia ed ESP OFF.
Quanto mi costi? Poco
Il motore 1.6 diesel in allestimento intermedio Active viene 19.105€, quello da noi provato con metallizzato (+500€), clima bizona (+357€), Pack Urban (403€) e Pack Visibilità (176€), Cd e Navi 7″ supera di poco i 21mila. Un prezzo di poco superiore alla sorellina Captur e di molto inferiore ai suv Opel Mokka e Chevrolet Trax, che però possono esser dotati di trazione integrale.
I costi di mantenimento invece sono pressoché irrisori, oltre alle soste dal benzinaio poco frequenti, il bollo costa meno di 180€, mentre la garanzia invece non supera il minimo di legge (2 anni).
Insomma un’auto polivalente, versatile, alla moda e dai costi di gestioni non elevati. Un consiglio? Prendete la versione dotata del Grip Control, l’inverno si avvicina, meglio non farsi trovare impreparati.