In un’Europa che fa ancora fatica a trovare la sua identità, è stata approvata oggi a Strasburgo la direttiva sul Telepedaggio europeo che consentirà l’armonizzazione di tutti i sistemi, consentendo ai cittadini e agli autotrasportori, e di conseguenza alle Imprese, notevoli vantaggi in termini di costi e tempo.
L’Onorevole Salini, eurodeputato di Forza Italia, commenta positivamente la novità: “Basta col populismo dei dilettanti, servono infrastrutture efficienti. Col telepedaggio Ue meno burocrazia, risparmi per milioni di euro e stop ai ‘furbetti’ che non pagano”.
Continua Salini: “Il telepedaggio europeo rappresenta una svolta: taglia la burocrazia semplificando la vita di chi usa le autostrade, fa risparmiare centinaia di milioni di euro a cittadini e imprese e consente un giro di vite contro i ‘furbetti’ di altri Paesi Ue che non pagano le tariffe. La direttiva mira ad armonizzare i sistemi di riscossione dei pedaggi tra Paesi membri e a risolvere i problemi dei mancati pagamenti.”
“Grazie al telepedaggio unico Ue, primo e unico dossier del nuovo pacchetto mobilità approvato in Ue, i minori costi stimati saranno circa 370 milioni di euro l’anno. Basta col populismo dei dilettanti: non è bloccando i cantieri e ostacolando le opere pubbliche che contribuiremo alla crescita di cui l’Europa ha assoluto bisogno – ha proseguito Salini – ma scommettendo su infrastrutture sempre più efficienti. Per questo sul fronte autostrade, lavorando come relatore a questo dossier insieme a Forza Italia e al PPE, ho ritenuto prioritario agevolare gli utenti ed eliminare gli ostacoli alla competitività dei nostri autotrasportatori, oggi costretti a tenere in cabina sei o sette diversi dispositivi di pagamento.”
Conclude l’europarlamentare: “La direttiva che armonizza il sistema di telepedaggio in Europa rende obbligatoria per gli Stati la convivenza delle diverse tecnologie accreditate disponibili (unità di bordo con tecnologia microonde, satellitare e comunicazioni mobili), pena l’impossibilità di imporre il pedaggio, e consente di recuperare i mancati pagamenti dei viaggiatori e trasportatori provenienti da altri Paesi membri, problema oggi grave e irrisolvibile. Una volta pubblicata in Gazzetta gli Stati hanno 30 mesi per applicate la direttiva”.