È iniziata la battaglia a chi ricarica più veloce: chi vince?

Tecnica
07 maggio 2025, 10.46
byd charge instant
La corsa alla ricarica ultra-rapida è ormai la nuova frontiera dell’auto elettrica. Se fino a ieri il nodo era l’autonomia, oggi l’attenzione si sposta sempre più sui tempi di rifornimento: il traguardo è chiaro, rifornire un’auto elettrica in pochi minuti, proprio come un pieno di benzina. E in questo sprint tecnologico, la Cina gioca su più fronti… e contro sé stessa.

BYD accelera: 400 km in 5 minuti

La prima a scendere in pista è BYD, che con la nuova Super e-Platform 2.0 promette una ricarica da record: 400 km in soli 5 minuti. Il segreto? Un’architettura da 1.000 volt e una potenza di picco fino a 1.000 kW. A supportare questa promessa c’è anche un ambizioso piano infrastrutturale: oltre 4.000 stazioni di ricarica da 1 MW previste in Cina. Nessuna data precisa, ma la strategia è chiara: BYD vuole fare tutto in casa, dalla batteria al caricatore.

CATL rilancia: 520 km in 5 minuti

Non si fa attendere la risposta di CATL, leader globale nella produzione di batterie. La nuova generazione della Shenxing può, almeno sulla carta, recuperare 520 km di autonomia in cinque minuti, e portare l’autonomia totale a 1.000 km con una sola carica. Un record assoluto. Tuttavia, la tecnologia di CATL ha un ostacolo in più: servono costruttori disposti a integrarla, e i costi restano un’incognita. Tesla e Ford, già clienti, potrebbero essere i primi a testare questa innovazione.

Huawei entra in gioco: 500 km in 5 minuti

Chiude il terzetto Huawei, con un approccio diverso: non batterie, ma caricatori da 1,5 MW capaci di erogare 20 kWh al minuto. Secondo i dati ufficiali, i loro sistemi consentono di ricaricare 500 km di autonomia in 5 minuti, con prestazioni stabili anche a temperature estreme (da -30 a +60 °C). Un dettaglio non da poco, soprattutto per i mercati nordici o desertici.
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