Formazione, tecnologia e visibilità per i centri Driver: la partnership con Bosch Mobility Aftermarket porta diagnosi avanzata e competenze software-based nella rete specializzata Pirelli Nuove competenze, strumenti avanzati e una rete sempre più qualificata. È questo l’obiettivo della nuova partnership tra Bosch Mobility Aftermarket e Driver Italia, la rete retail legata al marchio Pirelli, che punta a trasformare i suoi quasi 500 centri italiani in veri e propri hub meccatronici, in grado di affrontare la crescente complessità dell’auto moderna.
Al centro dell'accordo, due pilastri strategici: il Modulo “Electric & Comfort Systems” (BEC) e la possibilità di aderire alla rete AutoCrew, il network europeo di officine certificate Bosch. Entrambi i percorsi sono pensati per accompagnare le officine Driver verso una specializzazione graduale ma solida, sia nel settore elettronico-diagnostico sia in quello della manutenzione meccanica avanzata.
Dalla vendita pneumatici alla diagnosi dei veicoli connessi
Driver nasce come rete specializzata nella vendita e assistenza pneumatici a marchio Pirelli, ma negli ultimi anni ha esteso progressivamente i propri servizi al mondo dell’autoriparazione. Ora, con l’ingresso del know-how Bosch, l’offerta diventa ancora più tecnica e orientata al futuro.
Il modulo BEC è pensato per i punti vendita che vogliono integrare competenze elettroniche e di diagnosi, offrendo servizi su comfort, infotainment, ADAS e climatizzazione. Include sessioni formative, strumentazione dedicata, supporto tecnico e aggiornamenti costanti. Per chi invece è già attivo nel mondo della meccanica, l’adesione alla rete AutoCrew consente di beneficiare di un brand riconosciuto, standard qualitativi elevati, piattaforme software proprietarie e visibilità nazionale.
Una rete in evoluzione: vantaggi per i centri e per i clienti
La sinergia tra Driver e Bosch nasce dalla volontà comune di elevare il livello di professionalità della rete e renderla sempre più pronta a gestire veicoli digitali, software-defined e a propulsione elettrificata. I centri Driver potranno quindi affiancare all’esperienza maturata nel comparto pneumatici servizi più completi, allineati con le esigenze dei clienti privati e delle flotte aziendali.
La partnership include anche visibilità sui portali online Driver e Pirelli, oltre a materiali promozionali personalizzati per ciascun punto vendita. L’obiettivo è valorizzare le officine che intraprendono il percorso, differenziandole nel panorama sempre più competitivo dell’aftermarket.
Le dichiarazioni
“Collaborare con un partner di eccellenza quale Bosch consentirà ai centri Driver di essere riconosciuti come specialisti anche nel comparto della meccatronica, non solo nei pneumatici”, ha affermato Anna Galet, Head of Operations di Driver Italia.
“L’accordo con Bosch permetterà alla rete Driver di intervenire con competenza sui veicoli software-based, rispondendo alle sfide future in coerenza con la strategia Pirelli orientata a innovazione e digitalizzazione”, ha dichiarato Daniele Deambrogio, CEO di Pirelli Italia e Presidente Driver.
“Con Bosch Mobility Aftermarket, forniremo strumenti e formazione per affrontare con successo l’evoluzione tecnologica del parco circolante”, ha aggiunto Massimiliano Oliveri del Castillo, Country Sales Manager Italia Bosch Mobility Aftermarket.
“Grazie al Modulo BEC e alla rete AutoCrew, i Centri Driver accederanno al nostro patrimonio di competenze, utile per affrontare le sfide dell'autoriparazione moderna”, ha concluso Elisabetta Lanfranchi, responsabile Reti Officine Bosch Sud Europa.
Obiettivo: qualità, innovazione e fiducia
La collaborazione tra Bosch e Driver Italia rappresenta un passaggio cruciale verso un modello di officina più preparata, tecnologica e affidabile, in grado di affrontare non solo l’evoluzione del parco auto, ma anche le aspettative dei clienti in termini di qualità e trasparenza.
In un settore in rapida trasformazione, dove la diagnosi elettronica è ormai parte integrante del servizio, l’alleanza tra un produttore globale di tecnologia automotive e una rete retail radicata nel territorio può fare la differenza. E delineare un nuovo standard di riferimento per tutto il comparto aftermarket.