Twingo’s spirit is back! Amano pronunciare in Renault: vent’anni dopo aver rivoluzionato il segmento delle city car con la «Ranocchia», la Losanga reinventa la Twingo. Partendo da una foglio bianco, ingegneri e designer si sono ispirati all’eredità lasciata dalla prima serie e, soprattutto, alla R5. Il risultato: una nuova city car agile e innovativa.
Nel 2008, gli ingegneri e i designer di Renault decidono di progettare la futura Twingo lasciandosi guidare dallo spirito d’innovazione che aveva ispirato la Twingo originaria nel 1992, tagliando nettamente con il passato della serie seconda. Il compito è impegnativo e le aspettative forti, all’altezza di questo modello iconico, uno dei simboli della creatività della marca Renault: creare una city car ancora più abitabile e agile del modello precedente, ma nello stesso tempo anche più compatta. Emerge così l’idea di un’architettura con motore posteriore, che implica tuttavia costi di sviluppo elevati.
È in questa fase che la strada di Renault incrocia quella di Daimler che, da parte sua, riflette sulle future Smart due e quattro posti. Dopo numerosi scambi, le due aziende stilano un accordo di cooperazione strategica nel 2010, ufficializzando in tal modo l’avvio del progetto di sviluppo congiunto della Twingo e delle future Smart ForTwo e ForFour, che prevede la condivisione del 70% dei componenti.
Un’architettura con motore posteriore, garanzia di agilità e abitabilità
Vantaggio decisivo per una city car, noto già ai tempi di Dante Giacosa e Ferdinand Porsche, ma poi abbandonato, il motore posteriore libera l’avantreno, permettendo un netto miglioramento del diametro di sterzata, che infatti è da record 8.6metri, un metro in meno della Fiat Panda per capirsi. Il merito è della grande articolazione delle ruote anteriori, vista l’assenza del motore trasversale anteriore e dei giunti cardanici per la trasmissione. Nuova Twingo dà prova di straordinaria maneggevolezza nei parcheggi e nel traffico, a patto di ruotare di molto il volante: quattro giri da un finecorsa all’altro.
L’architettura con motore posteriore libera anche spazio a bordo: con un blocco anteriore ridotto e le ruote spinte ai quattro angoli, la Twingo beneficia di un passo (249cm quasi quello della Fiat Punto) e di un’abitabilità all’altezza di un segmento superiore. La posizione di guida è rialzata, a vantaggio di una visibilità anteriore tra le migliori della categoria, però il pavimento è molto più in alto della media e costringe a stare più distesi.
Con una lunghezza ridotta di 10 cm (3.602mm) rispetto alla “vecchia” Twingo ed un passo più lungo di 13 cm a tutto vantaggio dell’abitabilità, l’abitacolo guadagna 33 cm. La larghezza è di 165 cm e l’altezza di 155.
Sotto al cofano anteriore, che può scorrere, trovano invece posto la batteria e il radiatore, oltre che i serbatoi dei vari liquidi, dove possiamo eseguire i rabbocchi. Non è possibile, neppure a richiesta, avere la ruota di scorta, ma solo il kit di gonfiaggio. Alcuni particolari convincono poco, come le plastiche povere dei pannelli porta e i vetri a compasso, una tendenza comune non solo sulle citycar, che però fanno risparmiare preziosi chili.
Due motori, uno per la città, l’altro con più sprint, sperando nell’RS
– Energy TCe 90 è un turbo di 898 cm³ con una potenza di 90 cv e una coppia di 135 Nm, assicura riprese reattive fin dai bassi regimi e un piacere di guida elevato, vista la massa ridotta di soli 1.100kg.
– Sce 70 aspirato eroga 70 cv a 6.000 g/min, è un 999 cm³ e si dimostra particolarmente flessibile nell’utilizzo urbano, ma la coppia massima di 91 Nm, disponibili al 90% già da 1.000 g/min, se ciò evita un cambio di rapporto troppo frequente, le riprese son comunque lente. I consumi misti dichiarati son 4,2 l/100 km con emissioni di 95 g di CO2/km, questo motore è proposto con o senza Stop&Start.
Noi di Autoappassionati.it speriamo vivamente nella nascita di una versione ad alte prestazioni, non ancora confermata: l’RS con motore e trazione posteriore potrebbe essere un forte richiamo al passato, leggasi Renault 5 Turbo. Per ora purtroppo l’unica alternativa in fatto di trasmissioni è un tradizionalissimo cambio a cinque marce manuale: non è previsto un robotizzato o un sei rapporti.
Distribuzione dei pesi ottimale
La rigidità dell’assetto è dovuta anche dalla particolare architettura che prevede un avantreno McPherson ed un retrotreno con ponte DeDion con ponte torcente a omega (che ricorda la Smart). La dinamica non è male, proprio per il posizionamento posteriore di motore e trasmissione, si è creata una distribuzione dei pesi, pari al 45% all’anteriore (460 chili rilevati con il pieno di carburante) ed al 55% al posteriore (640 chili).
Il serbatoio con 35 litri permette un autonomia adeguata alla vocazione prettamente cittadina della vettura, senza disdegnare le gite fuoriporta.
Doppio sistema multimediale: sempre connessi
La Twingo odierna presenta una duplice proposta in tema di sistemi multimediali e non poteva esser visto l’esigenza di far breccia sui più giovani:
• R & GO è un sistema di connettività semplice e intelligente, proposto di serie fin dal secondo livello di equipaggiamento, permette di connettere istantaneamente la Twingo al telefono o al tablet, che si troverà a far il “lavoro sporco” di sistema di infotainment dell’auto, tramite un App. Pratico, intelligente e gratuito per tutti i clienti, si integra perfettamente nell’auto, ma necessita di uno smatphone.
• R-LINK Evolution con tablet integrato sempre connesso che costituisce una proposta premium sul segmento. Tra le novità, un inedito software ancora più efficiente, arricchito con uno schermo capacitivo da 7 pollici, con possibilità di zoom e scorrimento come su uno smartphone e radio digitale.
Per la sicurezza sono presenti alcuni sistemi, a richiesta, come il Lane Departure Warning e la videocamera di retromarcia, mentre per aiutare gli automobilisti meno esperti è presente anche un Hill Start Assist che frena l’auto durante le partenze in salita.
Per tutti i gusti e per tutte le tasche
La nuova Renault Twingo propone tre livelli di equipaggiamento e due Special Edition:
– il livello Wave è disponibile nella motorizzazione 999 cm³ SCe, il cui equipaggiamento di serie è ricco di contenuti basilari, come ad esempio l’ABS, l’ESP, i cerchi con copriruota in acciaio da 15″, la chiusura centralizzata, il computer di bordo, i fari diurni a LED, controllo pressione pneumatici, il kit riparazione pneumatici, il servosterzo elettrico e lo spoiler posteriore;
– il livello Live, disponibile nella stessa motorizzazione del livello Wave, presenta un equipaggiamento di serie completo di Radio R&GO con comandi al volante e supporto smartphone, il climatizzatore manuale, gli alzacristalli anteriori elettrici, il volante regolabile in altezza, le maniglie e i retrovisori esterni in tinta carrozzeria e tante possibilità di personalizzazione sia interna che esterna;
– la versione Energy è offerta in due varianti di motorizzazione: SCe e TCe. L’equipaggiamento è arricchito, rispetto al livello Live di elementi di look quali, ad esempio i cerchi in lega da 15” Exception, gli stripping laterali, i fari fendinebbia e il volante in pelle. Inoltre presenta protezioni laterali con modanature cromate, retrovisori esterni regolabili elettricamente, sedile conducente regolabile in altezza e sedile passeggero anteriore ripiegabile “one touch” e il sistema Visio System;
– la Special Edition Energy OpenAir, oggetto della nostra prova, è proposta nelle stesse motorizzazioni e con lo stesso livello di equipaggiamento della versione Energy, con in aggiunta il tetto apribile in tessuto;
– la Special Edition Energy Sport è offerta solo nella motorizzazione TCe 90 CV S&S ed è dotata di equipaggiamenti esclusivi tra cui i cerchi in lega 16” Juvaquatre, gli interni Color Red, gli esterni Color Red o White, lo stripping esclusivo Sport, la pedaliera in alluminio, il pomello del cambio sportivo e le sellerie misto pelle/tessuto.
Una personalità vivace
In linea con l’antenata, la Twingo terza serie si svela attraverso una tavolozza di quattro tinte fun, piene di vitalità: Blu Shopping, Bianco Dream, Giallo Race e Rosso Passion.
Alcuni elementi di design si ispirano direttamente alla R5: le spalle ben marcate e l’inclinazione del lunotto ricordano la famosa R5 Turbo con motore posteriore, che ha segnato la sua epoca.
Il frontale riprende i codici della nuova identità di marca Renault, con un logo ben visibile su fondo nero. Nuova Twingo ostenta un frontale espressivo, con gli ampi proiettori messi in risalto dagli indicatori di direzione e le luci diurne tonde a LED che associano tecnologia moderna ad un richiamo alle precedenti Twingo. Questi elementi di design attribuiscono a lla Twingo un’aria simpatica e robusta, con una firma luminosa che sottolinea la personalità rivendicata dalla piccola Renault.
L’ampio portellone completamente vetrato partecipa con originalità alla modernità della parte posteriore e abbassa i costi di produzione rispetto ad un frame di metallo con all’interno il lunotto. I gruppi ottici posteriori si integrano perfettamente nel prolungamento del portellone.
Renault Twingo inoltre, guadagna versatilità proponendo per la prima volta una carrozzeria a cinque porte, senza perdere fluidità grazie alle maniglie posteriori nascoste nei montanti come al Clio.
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