Da trent’anni Suzuki Vitara è sinonimo di SUV compatto in salsa giapponese. Proprio nell’anno dell’anniversario (2018) arriva il nuovo modello, la Suzuki Vitara viene quindi rinnovata nei punti chiave per rimanere al passo coi tempi. Ovviamente si vogliono confermare e raddoppiare le 3,65 milioni di unità vendute nel mondo.La vettura è basata sulla quarta generazione lanciata nel 2015. Si tratta quindi di un restyling che introduce, e questa è una delle grandi novità, il 1.0 Boosterjet già in voga su Swift ma soprattutto il ricco corredo degli ADAS, che andremo ora ad analizzare.
La tecnologia volta alla sicurezza… per tutti
La Suzuki Vitara è la prima Suzuki a montare sistemi di guida semi-autonoma, basati sul il Dual Sensor Brake Support (DSBS), che affianca il Radar Brake Support (RBS). La dotazione conferma la filosofia Suzuki: offrire di serie sui segmenti di grande diffusione le tecnologie più sofisticate che altri car maker propongono a pagamento o offrono solo su vetture di nicchia.
Per questo motivo, essa porta con sé nuovi ed evoluti sistemi che, come silenziosi copiloti, ci aiutano ad evitare gli incidenti in un numero sempre maggiore di circostanze, regalando così maggiore tranquillità nella vita di tutti i giorni.
Il Radar Brake Support (RBS), che impiega onde radar ad alta frequenza, si è evoluto nel sistema “attentofrena” basato sul Dual Sensor Brake Support (DSBS). Il nuovo componente utilizza in modo combinato una telecamera monoculare e un sistema radar con tecnologia laser che aggiunge la funzione di riconoscimento pedoni al sistema di frenata d’emergenza e ne ampia efficienza e portata.
- Il sistema “guidadritto” monitora eventuali superamenti involontari delle linee di mezzeria e le uscite di strada, aiutando il guidatore a riportare la vettura sulla traiettoria corretta.
- Il sistema “restasveglio” monitora invece la condotta del mezzo e riesce a capire se il guidatore si sta distraendo o se sta cadendo vittima di un colpo di sonno; in tali circostanze un segnale visivo e sonoro riporta l’attenzione del conducente sulla strada.
- Il sistema “occhioallimite” riconosce i segnali stradali replicandoli nel quadro strumenti, in modo da ricordare sempre al guidatore i limiti e i divieti validi per il tratto di strada che sta percorrendo. Possono essere visualizzati fino a 3 segnali stradali contemporaneamente.
- Il sistema “guardaspalle” monitora gli angoli ciechi alle spalle del guidatore. Quando un veicolo viene individuato, una luce a LED si attiva in prossimità dello specchietto retrovisore sul lato interessato. Se il guidatore attiva l’indicatore di svolta per cambiare corsia, la luce a LED inizia a lampeggiare, accompagnata da un segnale acustico.
- Il sistema “vaipure” entra in funzione quando la vettura si sta spostando in retromarcia, fino a una velocità di 8 km/h. L’auto utilizza due sensori radar montati nella parte posteriore per assistere il pilota in manovra, per esempio all’uscita da un parcheggio a pettine, avvisandolo dell’eventuale sopraggiungere di altri mezzi su entrambi i lati. Quando è rilevato un pericolo, il pilota riceve un segnale sul display multifunzione e un allarme sonoro. Questo dispositivo permette al guidatore di immettersi nella circolazione in modo più sicuro quando non dispone della visibilità ottimale su uno o su entrambi i lati della macchina. Non manca ovviamente la retrocamera.
Tutti questi dispositivi, insieme con il Cruise Control Adattativo, sono di serie, con la sola eccezione delle due versioni COOL 2WD manuale ed automatico.
Le versioni con cambio automatico con Cruise Control Adattativo sono inoltre dotate di funzione “Stop&Go”, che permette a Vitara non solo di mantenere automaticamente la distanza di sicurezza dalla vettura che precede, ma anche, in caso di incolonnamenti, di portare la vettura al completo arresto per poi riprendere la regolare marcia in autonomia.
Lato sicurezza passiva il Suzuki Vitara gode di accia rinforzati e nelle severe valutazione EuroNCap ha totalizzato cinque stelle.
Ecco la prova della Suzuki Vitara 2019.