Un mese che rimarrà negli annali quello di ottobre 2020 per Suzuki Italia. Come già osservato, è stato un mese di grandi soddisfazioni dal punto di vista commerciale, rappresentando il secondo miglior mese di sempre per immatricolazioni e quota di mercato, attestatesi rispettivamente a 4.951 unità e al 3,15%. Un’altra bella notizia è giunta sul fronte delle emissioni, visti i noti limiti che l’Unione Europea ha fissato.
Nel nostro paese, Suzuki ha raggiunto il valore “limite”, superato il quale scattano le sanzioni, di 95,0 g/km, in linea col target fissato dall’UE. Questo risultato è stato ottenuto puntando su una gamma esclusivamente ibrida cui ha sicuramente contribuito l’introduzione in gamma della nuova Suzuki Across, da noi provata in anteprima, che con il suo motore ibrido plug-in ha favorito la media con le emissioni delle vetture mild hybrid già a listino.
È inoltre da sottolineare come nell’arco di questo tempo le emissioni medie di Suzuki si siano sempre attestate al di sotto della media generale del mercato italiano. Nel corso di ottobre questo divario a vantaggio della Casa di Hamamatsu si è ampliato, arrivando in valore assoluto a 10,3 g/km e in termini percentuali al 9,8%. L’insieme dei costruttori auto, sul mercato italiano, segna infatti ad ottobre un valore sensibilmente superiore al risultato Suzuki, fermandosi a ben 105,3 g/km.
Emissioni medie di CO2 g/km per Suzuki in Italia
La gamma Suzuki è 100% ibrida
Solo Suzuki e Lexus, Marchio di lusso di Toyota, possono contare su una gamma interamente mossa da motori elettrificati. Nel caso della Casa di Hamamatsu, troviamo Ignis Hybrid, Swift Hybrid, Vitara Hybrid, S-Cross Hybrid e l’ammiraglia Across Plug-In (con i suoi circa 100 kmm di autonomia elettrica in città).
commenti
Loading…