Suzuki parteciperà alla Dakar 2025, dal 3 al 17 gennaio 2025, con il prototipo HySE-X2, un veicolo alimentato a idrogeno progettato per promuovere la mobilità sostenibile. Il nuovo modello, sviluppato nell’ambito dell’ente HySE, rappresenta un’evoluzione tecnologica rispetto al precedente HySE-X1, migliorando efficienza, consumi e autonomia.
L’equipaggio, composto dal pilota Yoshio Ikemachi e dal copilota Paulo Marques, testerà le potenzialità del motore a idrogeno in uno dei rally raid più impegnativi al mondo.
Suzuki e la strategia per la neutralità carbonica
Suzuki continua a perseguire una strategia globale multipath per raggiungere la neutralità carbonica, esplorando soluzioni innovative. Tra queste spicca la collaborazione con Kawasaki, Honda e Yamaha nell’ambito dell’ente HySE (Hydrogen Small Mobility & Engine Technology Association). L’obiettivo è utilizzare l’idrogeno come fonte di energia pulita, aprendo nuove strade verso una mobilità sostenibile e a emissioni zero.
Per affrontare le sfide della decarbonizzazione, Suzuki promuove lo sviluppo di motori alimentati a idrogeno, considerati una tecnologia di prossima generazione. Questa visione punta a rispondere alle diverse esigenze della mobilità globale senza limitarsi a un’unica fonte energetica.
HySE alla Dakar 2025: un prototipo all’avanguardia
Dopo il debutto alla Dakar 2024, Suzuki parteciperà alla Dakar 2025 dal 3 al 17 gennaio 2025, nell’ambito della categoria Mission 1000 ACT2, dedicata a veicoli di nuova generazione. Il protagonista sarà l’HySE-X2, un prototipo avanzato, sviluppato per migliorare efficienza, consumi e autonomia grazie all’adozione di serbatoi più capienti (4 rispetto ai 3 del modello precedente).
A bordo del veicolo ci saranno il pilota Yoshio Ikemachi e il copilota Paulo Marques, pronti a mettere alla prova le nuove tecnologie in condizioni estreme.
Innovazioni e obiettivi tecnologici
L’HySE-X2 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto all’HySE-X1, che alla Dakar 2024 si era classificato al quarto posto. Il nuovo modello punta a migliorare le prestazioni alle alte velocità e a ottimizzare i consumi alle medie velocità, testando il potenziale dell’idrogeno per una mobilità sempre più sostenibile.