McLaren e SUV, due parole che poste una vicino all’altra al momento non trovano riscontro in nessuna vettura di serie o in tiratura limitata. Per il marchio inglese le cose vanno abbastanza bene, le vetture al listino vendono bene e in soli 10 anni dal ritorno alle vetture stradali con la MP4-12C, è stata fatta moltissima strada.
McLaren in definitiva per rimanere a galla non ha bisogno di un SUV che spinga i volumi. Tuttavia, i ricchi acquirenti sono sempre più interessati alle vetture a ruote alte e le case automobilistiche devono fare sempre più soldi, anche per finanziare la ricerca e sviluppo per i modelli ad alte prestazioni.
Basti guardare gli ottimi profitti che Urus e DBX stanno garantendo a Lamborghini e Aston Martin dal loro debutto sul mercato. Le supercar sono più belle ed eccitanti, qualsiasi SUV non potrà mai essere estremo come una due posti secchi a motore centrale, ma i SUV sportivi sono comunque veloci e divertenti da guidare, e hanno aspetto e una sensazione di guida in linea con lo spirito dei loro fratelli e sorelle.
L’ex CEO dell’azienda, Mike Flewitt non era per nulla felice all’idea di accostare il suo marchio al termine SUV e nel 2019 Darren Goddard, direttore della Sports Series division dell’azienda, aveva affermato. “Non c’è nulla di figo nei SUV, sono solo dei cacciatori di volume. Ma pensare alla differenza tra produzione di massa e prodotti esclusivi è ben altra cosa“
Nulla di strano, perfino Ferrari ai tempi di Luca Cordero di Montezemolo era totalmente contraria alle vetture a ruote alte, eppure in questo momento il SUV Purosangue è in cantiere.
Si potrebbe obiettare che la McLaren ha sempre costruito solo auto a motore centrale, quindi è più difficile, sia fisicamente che filosoficamente, iniziare a costruire SUV. Aston Martin, Ferrari, Lamborghini e Porsche hanno da sempre costruito GT di lusso a quattro posti con motore anteriore in diversi momenti della loro storia. L’intera identità della McLaren è, invece, legata alle corse, per le quali i SUV non sono certo famosi.
Certo è che il prossimo anno McLaren entrerà a gareggiare nella serie di fuoristrada elettrici Extreme E. Potrebbe essere dunque un primo banco di prova? Il grande problema non è se McLaren debba costruire un SUV, perché se vuole sopravvivere dovrà probabilmente farlo, ma con chi. Il problema della McLaren è che non ha una casa produttrice di massa alle spalle con cui condividere tecnologia e piattaforme. Lamborghini, Bentley e Porsche sono tutte legate all’impero VW e ognuna ha fatto un ottimo lavoro nel mascherare le comunanze di piattaforme. Ma Ferrari, Aston e Lotus hanno tutte le proprie piattaforme SUV proprietarie pronte o in fase di sviluppo, e almeno una potrebbe essere aperta alla condivisione.
In apertura il rendering di Jennings Motor Group
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