Le tre cose che (forse) non sapevi sul Pebble Beach Concours d’Elegance

Storiche
04 agosto 2025, 15.16
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Articolo di Tommaso Gasparri Zezza junior
Ogni anno, nel mese di agosto, la buca 18 del leggendario Pebble Beach Golf Links, sulla costa californiana, si trasforma nel salotto più esclusivo del mondo per gli appassionati di auto d’epoca da collezione. Il Pebble Beach Concours d’Elegance non è una semplice sfilata di rarità a quattro ruote, ma una celebrazione dell’eleganza, della storia e della perfezione. Un evento dove nulla è lasciato al caso, nemmeno la posizione sul prato.
Dietro la bellezza patinata di ogni vettura si cela un meccanismo rigoroso, fatto di regole severe, inviti selezionati e una giuria tra le più competenti al mondo. Ecco tre aspetti poco noti che raccontano l’essenza e il fascino intramontabile di questo evento.

1. Il meccanismo di giudizio è doppio

A Pebble Beach non basta avere l’auto più bella per vincere. Il sistema di valutazione si articola su due livelli: da un lato ci sono i Class Judges, tecnici esperti che analizzano autenticità, correttezza storica, stato di conservazione o restauro; dall’altro, gli Honorary Judges, personalità provenienti dal mondo del design e dell’industria, che valutano stile, eleganza e presenza scenica.
Tra i nomi che hanno ricoperto i ruoli di Honorary Judge figurano Stephan Winkelmann e Mitja Borkert, rispettivamente CEO e Chief Designer di Lamborghini, oltre a Silvio Angori, CEO di Pininfarina.
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Stephan Winkelmann
Tra i giudici più esperti spicca l’italiano Adolfo Orsi. Figura ricorrente sul green della buca 18 da ben 27 edizioni, Orsi sarà anche quest’anno giudice capo del premio speciale riservato alla vettura meglio conservata e mai restaurata. Considerato uno dei massimi esperti internazionali di auto storiche, è curatore del prestigioso “Classic Car Auction Yearbook” e uno degli osservatori più autorevoli del mercato delle auto da collezione.
Per l’assegnazione del Best of Show, si riunisce a porte chiuse una giuria composta dai Chief Class Judges e da selezionati Chief Honorary Judges. La scelta ricade su una delle vincitrici delle rispettive classi, le cosiddette Best in Class.

2. Non ci si può semplicemente iscrivere

Partecipare al Concours non è una questione di soldi o notorietà: ci si può candidare, ma è il comitato di selezione a decidere chi sarà ammesso. La domanda deve pervenire entro gennaio ed essere corredata da fotografie, cronologia della vettura, eventuali interventi di restauro e documentazione storica. A febbraio vengono comunicate le selezioni ufficiali.
…E non finisce qui: una vettura che abbia già sfilato alla buca 18 non può tornare prima di dieci anni, salvo che cambi proprietà, subisca un restauro completo o venga invitata in una classe speciale. In questi casi l’attesa si riduce a cinque anni. È un sistema pensato per garantire varietà, esclusività e continue sorprese per il pubblico.
Vincitrice Pebble Beach

3. A volte l’esclusione arriva… per eccesso di notorietà

Paradossalmente, anche l’eccessiva esposizione mediatica può essere un criterio di esclusione. Se una vettura ha già partecipato a numerosi eventi simili, Pebble Beach può decidere di respingerla: la priorità va a veicoli esclusivi, inediti, con storie autentiche e ben documentate.
La regola aurea? Ogni auto deve essere una storia perfetta, coerente, tracciabile in ogni fase della sua esistenza. Per questo motivo le classi tematiche, che cambiano ogni anno, rappresentano un’opportunità preziosa per l’ammissione di modelli rari o poco conosciuti.
Nell’edizione 2025, ad esempio, saranno celebrate classi dedicate a Invicta, Chrysler Imperial, Moretti, i 75 anni della F1 e al 60° anniversario della Shelby Cobra 427. Anche quest’anno Pebble Beach sarà un’occasione per ammirare gioielli mai visti prima sul prato più famoso del Nuovo Mondo.

Albo d’Oro – Best of Show dal 2007

Una hall of fame di capolavori su ruote. Dal 2007, ecco tutte le regine del fairway:
• 2007 – Duesenberg SJ “Mormon Meteor” del 1935 – Harry Yeaggy
• 2008 – Alfa Romeo 8C 2900B Touring Berlinetta del 1938 – Jon & Mary Shirley
• 2009 – Horch 853 Voll & Ruhrbeck Cabriolet del 1937 – Robert M. Lee
• 2010 – Delage D8 S de Villars Roadster del 1933 – Collezione Patterson
• 2011 – Voisin C-25 Aerodyne del 1934 – Peter & Merle Mullin
• 2012 – Mercedes-Benz 680S Saoutchik Torpedo del 1928 – Collezione Andrews
• 2013 – Packard Twelve Dietrich Convertible Victoria del 1934 – Collezione Cassini III
• 2014 – Ferrari 375 MM Scaglietti Coupé del 1954 – Jon Shirley
• 2015 – Isotta Fraschini Tipo 8A Cabriolet del 1924 – Jim Patterson
• 2016 – Lancia Astura Pinin Farina Cabriolet del 1936 – Richard Mattei
• 2017 – Mercedes-Benz 680S Barker Tourer del 1929 – Bruce McCaw
• 2018 – Alfa Romeo 8C 2900B Touring del 1937 – David & Ginny Sydorick
• 2019 – Bentley 8 Litre Gurney Nutting Sports Tourer del 1931 – Michael Kadoorie
• 2020 – Edizione annullata (pandemia COVID-19)
• 2021 – Mercedes-Benz 540K Autobahn Kurier del 1938 – Collezione Keller
• 2022 – Duesenberg J Figoni Sports Torpedo del 1932 – Lee R. Anderson Sr.
• 2023 – Mercedes-Benz 540K Special Roadster del 1937 – Jim Patterson
• 2024 – Bugatti Type 59 Sports del 1934 – Fritz Burkard (The Pearl Collection)
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