I 100 anni della famiglia Stola

Storiche
03 aprile 2019, 11.21
moncenisio studiotorino porsche cayman 2
La famiglia Stola
celebra in questo 2019 il proprio centenario di attività nel settore auto
:
un secolo di contributi al mondo delle quattro ruote fatto di progettazione e
prototipazione, di design e di produzioni esclusive, di concept cars e di
collaborazioni con i grandi nomi che hanno segnato il più importante indotto
produttivo italiano.
L'azienda venne
fondata nel 1919 da Alfredo Stola
, a Torino, e queste coordinate non solo
sigillano il passaggio dei 100 anni, ma inseriscono il nome Stola fra i padri
pioneristici dell'automobilismo, di cui quelli oggigiorno rimasti attivi sono
pochissimi.
La discussione circa i confini dell'era pionieristica
dell'auto non si è mai risolta del tutto ma ci sono certamente delle coordinate
di riferimento: il primo motore a
scoppio venne acceso nel 1854
su progetto degli italiani Eugenio Bersanti e
Felice Matteucci mentre il mezzo ad oggi considerato la prima automobile resta
il triciclo Patent Motorwagen di Karl Benz del 1886. Nikolaus August Otto aveva
nel mentre messo a punto il motore a quattro tempi mentre, a Padova, Enrico De
Bernardi seguì di poco il tedesco Benz con la realizzazione di un triciclo a
motore, il primo italiano.
Famiglia Stola S81
Sulla scia di queste primissime coordinate si innestò l'era
pioneristica dell'auto, in cui una serie di continue modifiche e
sperimentazioni insegnarono a costruire le future sostitute delle carrozze a
cavalli e fu proprio Torino il polo principale in cui si misero definitivamente
a fuoco gli elementi fondamenti dell'automobile così come la concepiamo ancora
oggi. La città di Torino godette di un fermento superiore a qualsiasi altra
città al mondo, con 20 aziende attive
nella costruzione di veicoli
(tra cui appunto la Stola) e numerose altre
ditte all'opera nella realizzazione dei particolari: un vero e proprio indotto
con specializzazioni di ogni genere, una vera scuola dell'automobile fatta a
Città, una scuola in cui anche Stola ha fatto lezione.
Basti pensare che la F.I.V.A.
- Federation Internationale Vehicules Anciens – ha emanato un documento da
considerarsi linea guida per la tutela del patrimonio motoristico mondiale e
tale protocollo è stato battezzato “La
Carta di Torino”
: tante città nel mondo hanno contribuito a delineare i
riferimenti costruttivi delle automobili, ma Torino ha avuto una vivacità
superiore a qualsiasi altra, traghettando le industrie dal triciclo di Benz
all'automobile moderna ed in questo trapasso si inserisce Alfredo Stola nel
1919.
Logo Fiva
Se le coordinate di partenza dell'era pioneristica sono
indiscutibili, c'è invece dibattito nello stabilire il termine di questa epoca:
alcuni vogliono la fine con il termine del primo conflitto mondiale, altri
invece lo spostano ai primi anni '20, in considerazione che molte aziende
vennero congelate al servizio dell'esercito fra il 1915 ed il 1918 ed anche in
ragione di ciò che accadde nel biennio successivo, quando una forte ondata di
scioperi mise in ginocchio numerose aziende ma fu anche una fase in cui
emersero altri talenti, maggiormente in luce viste le condizioni
particolarmente precarie. Alfredo Stola si distinse nella durezza del
dopoguerra come abilissimo modellatore
di stampi per lamiere
: non se lo fece scappare Vincenzo Lancia, che gli girò le prime commesse di lavoro,
invitandolo a prendere sede proprio a fianco della sua azienda e fu così che
Stola salì a bordo del simbolo per eccellenza di transito dall'era pioneristica
a quella moderna.
Se c'è discussione aperta circa quando collocare la partenza
dell'era moderna dell'automobile, allo stesso tempo c'è certezza assoluta
nell'individuare un punto di non ritorno: la Lancia Lambda presentata nel 1922, la prima auto al mondo con scocca autoportante, il capolavoro di
Vincenzo Lancia già avviato con alcuni brevetti nel 1918. L'auto che cambiò per
sempre il modo di pensare alle auto, l'auto che pose in maniera indiscutibile
fine alle sperimentazioni disordinate per avviare un filone chiaro su cui poi
si è proseguito sino ad oggi venne realizzata in collaborazione con la Stola,
una firma delle quattro ruote che prese fin dal suo inizio quel DNA che ha
mantenuto invariato sino ad oggi.
Lancia Lambda telaio Famiglia Stola
Stola ha progettato e realizzato prototipi per questi 100
anni che si accinge a festeggiare: una grande azienda di fiducia per le grandi
aziende delle quattro ruote, in un susseguirsi di sinergie trasversali, a volte
dietro le quinte, a volte in prima linea. Oggi il cognome Stola conserva il DNA
che lo caratterizza ed è ancora attivo tramite Studiotorino di Alfredo e Maria Paola Stola: l'ultima creazione è
la Moncenisio, fuoriserie su base
Porsche Cayman S Type 981 presentata nel 2014, in una serata che ha racchiuso
in un solo momento l'anima Stola.
L'auto è stata infatti svelata al Museo dell'Automobile di
Torino in un evento che ha coinvolto tutti i principali protagonisti del
settore automotive, a testimonianza della trasversalità del nome Stola, ed è
stata dedicata a Francesco Stola, anello di congiunzione fra le generazioni di
famiglia, scomparso tragicamente nel 1978.
Stola festeggia i suoi primi 100 anni di attività, con il prestigio di appartenere a quella cerchia ristrettissima di famiglie ancora oggi attive in linea dinastica, dopo aver avviato la propria attività nell'era dei grandi padri dell'automobile. Sul portale www.studiotorino.com è in corso di preparazione una sezione dedicata alla storia di casa.
Articolo di Omar Ruzza
loading

Loading