30 anni fa l'ultima
Citroen 2CV esce dalla catena di
montaggio nello stabilimento di Mangualde, in Portogallo. Era il 27 luglio del
1990 e rappresentava la fine della storia di un successo di 41 anni di un
veicolo economico ricco di innovazioni.
Iniziava, però, una popolarità ininterrotta fino ad oggi. La
Citroen 2CV è stata progettata appositamente per un ampio pubblico in un
momento in cui l'automobile era ancora un oggetto di lusso. Era un veicolo
economico, con caratteristiche innovative, che doveva rispondere alle esigenze
della clientela dell’epoca. La 2CV ha conquistato le masse con questo
eccezionale concetto: nel 1990 gli esemplari complessivamente venduti
superavano i 5,1 milioni di veicoli (comprese le versioni Fourgonnette).
Citroen 2CV: simbolo di libertà
Dopo la guerra, Citroën riprese a lavorare sul progetto e la
2CV, modello completamente rivisto rispetto alla TPV, fu presentato il 7
ottobre 1948, al Salone dell’Automobile di Parigi.
La prima piccola berlina con trazione anteriore in tutto il
mondo offriva spazio, era senza pretese, simpatica ed economica; in breve ha
conquistato il pubblico. La Citroen 2CV divenne l'espressione di una nuova
filosofia del trasporto individuale e un simbolo di libertà e gioia di vivere.
A causa delle scarse materie prime, Citroën inizialmente era
in grado di garantire una produzione limitata. Ciò ha comportato in breve liste
di attesa fino a sei anni. Il prezzo di acquisto della Citroen 2CV era molto
basso, così come i costi di manutenzione dovuti alla semplice tecnologia.
Infatti, era economica in termini di consumi e richiedeva poca manutenzione.
Il modello unico divenne immediatamente un bestseller. Dopo
che l'ultima 2CV uscì dallo stabilimento Citroen a Mangualde (Portogallo) il 27
luglio 1990, la piccola 2CV si trasformò in un veicolo di culto. Oggi, come
nessun altro modello, è sinonimo di libertà, fascino francese, anticonformismo
e avventura. Ancora oggi, migliaia di appassionati la collezionano e ne fanno
il simbolo del loro stile di vita.