La Cina continua a dettare le regole della mobilità elettrica globale. Dopo aver stupito persino il CEO di Ford, Jim Farley, ora è la volta di Rivian: il costruttore americano ha smontato una Xiaomi SU7 pezzo per pezzo per capire il segreto del suo successo. Il risultato? Nessuna magia, ma una ricetta industriale che spiega perché la Cina sta vincendo la battaglia dei veicoli elettrici.
Rivian: “La Xiaomi SU7 è ben fatta, ma non rivoluzionaria”
La Xiaomi SU7, lanciata nel 2024 con un prezzo d’ingresso di circa 30.000 euro, è stata accolta con entusiasmo in Cina. Con oltre 500 km di autonomia e prestazioni brillanti, è diventata uno dei modelli elettrici più richiesti, tanto da incuriosire i concorrenti occidentali.
Dopo mesi di test indipendenti, RJ Scaringe, CEO di Rivian, ha condiviso le sue impressioni:
“È un’auto ben eseguita, con un’ottima integrazione verticale, ma non abbiamo trovato nulla di rivoluzionario.”
Una dichiarazione sorprendente, considerando che il SU7 è diventato in pochi mesi un caso di successo industriale e un simbolo della nuova generazione di auto elettriche cinesi.
Il “segreto” del successo non è tecnico, ma economico
Se dal punto di vista ingegneristico la Xiaomi SU7 non introduce innovazioni radicali, la vera forza della Cina sta nel suo ecosistema produttivo e finanziario. Come spiega Scaringe:
“Il costo del capitale è nullo o addirittura negativo. Possono guadagnare soldi solo costruendo una fabbrica. Negli Stati Uniti, questo è impensabile.”
Dietro al boom degli EV cinesi ci sono enormi sovvenzioni pubbliche, costi del lavoro bassissimi e regole pensate per favorire i marchi nazionali, eredi di decenni di collaborazione con giganti come Volkswagen.
Il risultato? Produrre un’auto in Cina costa una frazione rispetto all’Europa, consentendo prezzi più bassi e margini comunque sostenibili.
Xiaomi SU7: quando l’elettronica incontra l’automotive
Il SU7 rappresenta la sintesi perfetta tra automotive e tecnologia di consumo. Xiaomi ha portato nel mondo dell’auto la stessa logica con cui domina smartphone e dispositivi smart: integrazione totale, controllo software e velocità di sviluppo.
È anche per questo che, pur senza invenzioni “miracolose”, la SU7 convince per qualità costruttiva, prestazioni e prezzo competitivo, diventando il modello di riferimento per i brand occidentali.
Rivian e Ford: lezioni di umiltà tecnologica
Mesi fa Jim Farley, CEO di Ford, aveva già elogiato la Xiaomi SU7, definendola “una lezione di efficienza e design”. Oggi Rivian ne conferma la solidità tecnica, pur riconoscendo che la vera rivoluzione è economica, non tecnologica.
L’analisi di Rivian mostra quanto le marche americane ed europee siano distanti da un modello industriale che in Cina riesce a unire produzione, logistica e sostegno statale in un sistema quasi perfetto.
La Cina detta il ritmo, l’Occidente insegue
L’esperimento di Rivian evidenzia un dato chiaro: la Cina non ha bisogno di inventare di più, le basta produrre meglio. Nel mondo delle auto elettriche, efficienza e scala valgono più della tecnologia pura.
E se i costruttori occidentali non troveranno presto un modo per competere sui costi e sui tempi di sviluppo, la “guerra dell’auto elettrica” rischia di avere un solo vincitore.

