Se potessimo tornare indietro nel tempo di qualche anno, ci accorgeremmo di come le versioni “familiari” abbiano nemmeno troppo lentamente ceduto il passo ai SUV. Per svariati motivi tuttavia, ora le carrozzerie station si stanno prendendo una piccola rivincita.
La vettura in prova
Il corpo vettura è abbassato di 15 mm rispetto alle Octavia Wagon “standard” (da noi provata) e sul posteriore sono utilizzate sospensioni multilink, mentre sull’anteriore sono di tipo MacPherson con bracci trasversali inferiori triangolari. Il bloccaggio elettronico del differenziale XDS, integrato nel sistema di controllo elettronico della stabilizzazione (ESC), è di serie: assicura una maggiore trazione e riduce la tendenza al sottosterzo in curva. Sulla Skoda Octavia Wagon RS l’anteriore è dominato dalla presenza di elementi che caratterizzano questa versione sportiva: l’ampia calandra con logo RS, le prese d’aria a nido d’ape, il paraurti anteriore rielaborato, i fendinebbia ed i fari Bi-Xeno con luci diurne di marcia a LED integrate. Le pinze dei freni verniciate in rosso, la linea tornado alta e le linee precise e scolpite rappresentano altri elementi distintivi per questo modello.
Il posteriore si distingue per la presenza, nella parte inferiore, del diffusore nero e dell’ampio inserto catarifrangente, che caratterizzano la vettura insieme ai due terminali di scarico cromati dalla forma trapezoidale. I gruppi ottici posteriori a LED, dalla tipica illuminazione a forma di C, e lo spoiler al tetto completano la dotazione di serie della Octavia Wagon RS. Gli interni colpiscono per il look sportivo e il colore nero, oltre che per la presenza di nuovi dettagli, come i punti di illuminazione sistemati in corrispondenza delle maniglie delle porte anteriori.
I sedili anteriori RS di nuova concezione, il volante sportivo a tre razze in pelle perforata, la leva del cambio e quella del freno a mano rivestite in pelle, i battitacco e la pedaliera in acciaio caratterizzano ulteriormente la Octavia Wagon RS. Volante, leva del cambio, battitacco, sedili e tappetini sono personalizzati con il logo RS.
Alla guida
Mettendosi al volante della Skoda Octavia Wagon RS, se non fosse per i vari loghi RS sparsi nell’abitacolo o qualche finitura in “carbon look” ed i sedili profilati, non si avrebbe il sospetto che sotto il cofano batta un cuore così generoso. Giusto per rendere l’idea il propulsore è lo stesso che muove la Volkswagen Golf GTD, con 184 CV e 380 Nm che insieme al DSG a 6 rapporti permettono di coprire lo 0-100 Km/h in 8,3 secondi.
Non male per una familiare da circa 1.500 Kg a vuoto. Il compito di trasmettere al suolo questa potenza, nell’esemplare in prova, era affidato ai cerchi da 17” con pneumatici 225/45 che nelle prime due marce avevano tutti i loro problemi a tenere a bada l’esuberanza del 2.0 TDI. Per godersi pienamente la RS conviene dunque optare per strade non troppo lente, dove sia possibile sfruttare la potenza del motore e riprese decisamente pronte.
Nonostante l’assetto sportivo la Octavia Wagon RS si è dimostrata un’ottima passista, filtrando bene le asperità e garantendo anche a pieno carico la giusta agilità. Nel complesso è un’automobile piacevole, con cui divertirsi senza troppi pensieri. E poco importa se tra le curve più strette non riesce a farsi valere del tutto, ha tante altre qualità peraltro godibili molto più frequentemente. Per il lavoro sporco, del resto, c’è la Fabia RS. Una nota di merito va certamente fatta al bagagliaio, grazie ai 610 litri espandibili fino a 1740 si ha infatti sempre la certezza di trovare il posto per le proprie valigie.
Il cambio DSG: croce e delizia
Se parliamo di robotizzati a doppia frizione, il DSG di casa Volkswagen va certamente considerato tra i pionieri ed è probabilmente anche il più famoso. Molto spesso ci ha colpito non solo per la sua velocità, ma anche per la dolcezza di funzionamento quando si guida tranquillamente. Tutte queste sensazioni vengono confermate sulla Octavia Wagon RS, tuttavia qualcosa lascia un po’ di amaro in bocca. Grazie alla buona dose di coppia del propulsore spesso basterebbe affondare leggermente di più sul gas per uscire da una curva in salita o fare un piccolo sorpasso, senza alcun bisogno di scalare marcia. Chi guida sovente un diesel o almeno un motore turbo, questo lo sa bene. Sulla Octavia Wagon RS la croce del DSG, in alcuni casi, si cela proprio in situazioni del genere.
Capita infatti che l’elettronica, a seguito di una richiesta di maggior potenza, decida di scalare marcia provocando una risposta più brusca di quella che il guidatore si sarebbe aspettato. La conseguenza è una guida talvolta a scatti, che rovina un confort generale decisamente apprezzabile. È una situazione particolare e che si presenta di rado, però quelle volte stona con il resto della vettura.
Prezzo e concorrenti
La Skoda Octavia Wagon 2.0 TDI RS DSG parte da 31.590 € ma, come spesso accade, farsi prendere dalla lunga lista di optional è piuttosto facile. Nell’esemplare da noi provato si avvicinava ai 37.000 €, un prezzo onesto considerati i contenuti offerti. Ponendo come tetto massimo proprio quest’ultima cifra, una potenza intorno ai 180 cavalli, diesel e con il cambio automatico l’unica avversaria è però la cugina Seat Leon ST. Il giudizio finale è dunque positivo, ad ulteriore conferma che il marchio Skoda sta davvero crescendo.
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