Stanno arrivando davvero i cartelli stradali verdi? Ecco cosa cambia per chi guida in Italia

Sicurezza
25 novembre 2025, 10.41
cartello stradale verde significato
Anche se il bando ai nuovi motori termici dal 2035 sembra destinato a un possibile ripensamento, il panorama della mobilità europea continua a evolversi velocemente. Tra le novità più curiose – e potenzialmente rivoluzionarie – spuntano i segnali stradali con bordo verde, già introdotti in alcuni Paesi UE e ora candidati a entrare anche nel Codice della Strada italiano.
Per ora non sono un elemento ufficiale della nostra segnaletica, e la loro introduzione non appare imminente, soprattutto con l’attuale orientamento del Ministero dei Trasporti. Tuttavia, l’ipotesi di un adeguamento futuro è concreta: e conoscere in anticipo il loro funzionamento potrebbe evitare non pochi equivoci.

Cosa sono i cartelli stradali con bordo verde?

La prima cosa da chiarire è che non si tratta di limiti di velocità obbligatori.
Le cifre riportate su questi cartelli rappresentano una velocità consigliata, non vincolante dal punto di vista normativo.
In pratica:
  • se un cartello verde indica 20 km/h,
  • ma il limite reale della strada è 50 km/h,
  • la velocità massima consentita rimane 50 km/h.
Il superamento della velocità “verde” non comporta alcuna sanzione, purché si resti entro il limite legale vigente in quel tratto.

Perché vengono utilizzati?

I cartelli a bordo verde sono parte di una sperimentazione mirata a migliorare la sicurezza e ottimizzare i flussi di traffico, adattando la velocità consigliata a condizioni specifiche e variabili.
I principali contesti di utilizzo sono due:
1. Aree urbane a rischio
Nelle zone residenziali, vicino a scuole o in centri urbani congestionati, la velocità consigliata serve a:
  • sensibilizzare gli automobilisti;
  • ridurre il rischio di incidenti;
  • favorire una convivenza più sicura tra auto, pedoni e ciclisti.
Molte città europee sperimentano valori indicativi di 20 o 30 km/h nelle zone più sensibili.
2. Autostrade e tratte ad alta percorrenza
Qui il cartello verde ha una funzione completamente diversa:
aiuta a evitare code e tamponamenti, suggerendo una velocità ottimale calcolata in tempo reale dai gestori.
Il suggerimento può basarsi su:
  • dati di traffico;
  • visibilità;
  • condizioni atmosferiche;
  • lavori in corso o eventi imprevisti.
Anche in questo caso non si parla di obbligo, ma di una raccomandazione intelligente.

Dove sono già comparsi i cartelli verdi?

Questi segnali sono già attivi in diversi Paesi europei:
  • Francia
  • Regno Unito
  • Spagna
I contesti più frequenti sono:
  • aree scolastiche;
  • centri storici;
  • quartieri ad alta densità di traffico;
  • tratti autostradali soggetti a congestione.
I risultati delle prime sperimentazioni sembrano incoraggianti, con miglioramenti documentati in termini di sicurezza e fluidità della circolazione.

Arriveranno anche in Italia?

È difficile stabilire quando – e se – i cartelli verdi verranno ufficialmente inseriti nel nostro Codice della Strada. La lista dei segnali italiani è già particolarmente ricca e, per ora, non c’è una spinta politica immediata alla loro introduzione.
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