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Se hai il mitico Ciao puoi trasformarlo in una e-bike: perché dovresti farlo?

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Chi non ricorda i leggendari Ciao, i ciclomotori della Piaggio lanciati nel 1967 e diventati rapidamente un’icona del Made in Italy? Questi mezzi hanno segnato intere generazioni, rappresentando un simbolo di libertà e indipendenza per ragazzi e ragazze in un’epoca priva di social network. Tuttavia, essendo ormai considerati veicoli Euro 0, la loro circolazione è oggi fortemente limitata.

Tiberio Casali, fondatore di Ambra Italia, ha avuto un’idea brillante per concedere una seconda vita ai Ciao: trasformarli in biciclette elettriche a pedalata assistita.

Dal restauro alla conversione in e-bike

La conversione non si limita alla semplice sostituzione del motore termico con uno elettrico. Per mantenere il design originale e garantire sicurezza e affidabilità, è stato necessario intervenire con rinforzi strutturali sulle fiancate utilizzando acciaio tagliato al laser e fissato con 40 rivettature. Inoltre, il retrotreno è stato completamente ridisegnato per accogliere il motore elettrico Bafang G020 da 45 Nm, montato nel mozzo posteriore con supporti in alluminio Ergal 7075 e cuscinetti stagni.

L’intero processo di trasformazione è stato sviluppato con grande attenzione alla qualità e alla conformità normativa. Dopo anni di test e certificazioni ottenute tra il 2020 e il 2021, nel 2022 il Ministero dello Sviluppo Economico ha rilasciato il brevetto per la parte meccanica della conversione.

piaggio ciao ambra

Quali modelli possono essere trasformati?

La conversione è possibile su tutti i modelli di Ciao in buone condizioni, anche se spesso è necessario un restauro preliminare che può includere sabbiatura, verniciatura e ricromatura. Si consiglia di eseguire la trasformazione su modelli a partire dalla serie Erre2 in poi, poiché i Ciao antecedenti al 1974 sono considerati pezzi storici e richiedono particolari compromessi estetici.

Costi e opzioni di trasformazione

Il costo della conversione di un Ciao in perfetto stato è di 3.050 euro, inclusa la manodopera. Il restauro, se necessario, ha un costo variabile tra 1.500 e 2.000 euro. Per chi preferisce il fai-da-te, è disponibile un kit di conversione a 2.490 euro, che comprende tutte le componenti necessarie e una guida dettagliata su penna USB per il montaggio.

Questa opzione si rivela particolarmente utile per chi possiede un Ciao all’estero, evitando così i costi di spedizione. L’assemblaggio richiede circa 15-20 ore di lavoro, al termine delle quali il cliente deve certificare di aver seguito correttamente le istruzioni.

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