Ferrari al GP d’Australia 2020: la squadra che ha sempre preso parte a ogni gara del mondiale di F1, giunto alla sua 70° edizione, mancherà alla prima gara causa l’emergenza sanitaria che sta coinvolgendo l’Italia?
Il dubbio, lecito, è venuto a molti, specie dopo l’evitabile diffusione, nella serata di sabato, della bozza del decreto emesso dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus, poche righe che hanno diffuso il panico. Volendo tralasciare gli effetti sociali, non è questa la sede giusta, occupiamoci della nostra passione per le automobili.
La vita deve continuare e la F1 ha deciso di farlo: the Show Must Go On. Il GP del Barhain ha già deciso che il weekend si svolgerà a porte chiuse ma l’attenzione ora è sul GP d’Australia: tra pochi giorni i motori si riaccendono a Melbourne e, nella situazione in cui è l’Italia oggi, specie dopo il blocco delle 14 province, la Ferrari ha dovuto prendere una decisione.
Il governo italiano sta prendendo, oggettivamente, misure severe per fronteggiare l’emergenza, lasciando tuttavia una certa libertà per, si legge al punto 1.a, “indifferebili esigenze lavorative o situazioni di emergenza“. La Scuderia Ferrari ha sede a Modena, ora in zona rossa. Ieri, sulla sua pagina Instagram, è comparsa una storia di Charles Leclerc in cui il monegasco testimoniava la sua presenza su un volo diretto in Australia, a conferma, positiva, del via libera ricevuto dai vertici della Scuderia, sebbene sappiamo che non tutto il personale sia ancora arrivato a Melbourne.
Questa la nota diffusa a mezzo stampa nella giornata di ieri, domenica 8 marzo, per comunicare la decisione di partire per Melbourne secondo programma: “In seguito alle misure annunciate ieri notte dal Governo italiano, stiamo monitorando e valutando la situazione e siamo in stretto contatto con le autorità e le organizzazioni coinvolte. Per la Ferrari il rispetto delle regole del Governo rappresenta la prima garanzia al fine di assicurare la sicurezza dei suoi lavoratori e delle loro famiglie, che è la nostra priorità. Ogni singola decisione sarà assunta nel rispetto di questo principio. Una parte della squadra e delle attrezzature sono già arrivate a Melbourne e la partenza dei restanti membri del team andrà avanti come da programma, sino a che non riceveremo comunicazioni contrarie“.
Stesso discorso per i meccanici e il personale di Haas F1 Team che lavora alla Dallara, in provinca di Parma, altra provincia interessata dal decreto, mentre il contenimento non ha interessato gli uomini di Alpha Tauri, il cui team ha mantenuto la sede dell’ex Toro Rosso, a Faenza, in provincia di Ravenna.
Sono comunque ipotizzabili, giustamente, controlli più severi per tutti all’arrivo, anche per il resto dei team provenienti dagli altri paesi europei, interessati dal contagio ma non nella misura dello nostro paese. Dei piloti già partiti, ha colpito vedere Antonio Giovinazzi in partenza sabato dall’aeroporto di Nizza, con tanto di mascherina anti-contagio. Dal mondo dorato della F1 poco filtra e l’ultimo degli obiettivi è quello di trasmettere il panico. Di sicuro non sarà un weekend come gli altri ma tutti confidiamo nel regolare svolgimento del weekend.
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