Renault Clio RS Line TCe 130: abbiamo provato la motorizzazione turbo benzina più potente tra quelle disponibili. Vediamo come va la quinta generazione dal look sportivo e quanto costa.
Difficile che Renault torni sui propri passi, ma la clientela giovane vuole la sua parte. Stiamo parlando di quell’oggetto chiamato Clio RS Trophy, una sigla, storica, che sembra essersi fermata all’ultima generazione della compatta francese, visto che l’elettrificazione sta prendendo il sopravvento, grazie alla piattaforma CMF-B. Ecco perchè la nostra attenzione è caduta su colei che, almeno esteticamente, sembra tenere alta la sigla Renault Sport (R.S.), che non ha certo bisogno di presentazioni.
L’auto che abbiamo provato è quindi quella che, all’interno della rinnovata gamma Clio, la best seller giunta alla quinta generazione, più si indirizza verso un cliente giovane, sportivo, desideroso di una marcata sportività e di un motore che sappia offrire buoni spunti senza i consumi di un’unità da 200, e oltre, cavalli, come appunto accadeva sulla più vitaminizzata. Con la Clio RS Line motorizzata con il 1.3 turbo benzina TCe 130 CV accoppiato al solo, scelta rivedibile, doppia frizione EDC a 7 rapporti.
Clienti giovani, molto spesso sportivi e, quindi, una chiara attenzione all’impronta su strada di questa specifica versione. Devo ammettere che Renault, in fatto di sportività, sa sempre come tirare fuori il coniglio dal cappello e anche in questo caso il risultato è ben visibile. Se è vero che Clio non si è snaturata rispetto alla precedente generazione, è pur vero che le novità ci sono, eccome, e in questo caso si “mescolano” al DNA sportivo.
Lo si nota soprattutto all’anteriore, grazie alla conformazione del paraurti, con le feritoie d’aria laterali, da vettura sportiva, che migliorano i flussi così come, questa volta guardando al lato B, il terminale di scarico cromato fa la sua figura su bel posteriore molto ben piazzato per terra, senza esagerare con i paragoni a piccole hot hatch imbizzarrite, non è questo il caso.
Anche la colorazione fa la sua parte. La vernice, metallizzata, offerta di serie su tutta la gamma è la Brun Vison, mentre questo blu elettrico, molto d’effetto, è la Blu Iron, disponibile, al pari delle altre “metallizzate”, per 810 euro in più. Anche i cerchi fanno la loro figura e l’esemplare in prova monta i 17” diamantati Magny Cours rispetto ai 16”, sempre in lega, proposti di serie.
Saliamo in abitacolo. Qui si respira davvero aria di novità rispetto al passato, più che all’esterno. Catturati dal nuovo Easy Link con schermo, generoso, da 9,3”, ricco di funzioni ma dai comandi vocali rivedibili, non sfuggono all’attenzione dettagli come i sedili in pelle contenitivi, indovinati per questa versione, senza essere eccessivi, così come le impunture rosse e i dettagli in plancia a effetto carbonio, quasi a voler rimarcare quel vorrei ma non posso di una vettura che vuole fare la sportiva a tutti i costi. Sull’Easy Link da 9,3” torneremo presto con il nostro Carboxing, dove avremo modo di descriverlo più nel dettaglio.
Della Clio RS Line 2020 piace poi il quadro strumenti digitale, con indicatori di benzina, a destra, e temperatura acqua, a sinistra, che rimangono volutamente analogici. Buoni i comandi del clima automatico, ormai uno standard sulle vetture del gruppo Renault, così come sono piacevoli al tatto i tasti a pianoforte che si interpongono tra schermo centrale e zona del tunnel centrale, dove la leva del cambio appare rifinita con le impunture rosse e si rende, così, più sportiva, specie quando dietro il volante si scorgono le levette dell’automatico, ben indovinate anche nell’aspetto estetico. Avrete notato sul volante diversi tasti per settare i sistemi di assistenza alla guida, ci torneremo a breve.
Chiudiamo con il bagagliaio, sicuramente un punto a favore della nuova Clio. Con 366 litri, fa meglio di molte altre concorrenti tra cui non possiamo non segnalare 208: 101 litri di differenza, che non sono pochi. Certo, anche sul divanetto non si sta estremamente comodi se si è troppo alti ma quattro persone possono viaggiare in scioltezza.
Tanta sportività fuori, e dentro, e ci si aspetta di trovare risposta anche dal punto di vista delle prestazioni. Qui, però, non è il caso di illudersi. Sia chiaro, il 1.3 TCe 130 CV spinge e lo fa bene, con un bell’allungo e un discreto comportamento tra le curve.
Avendo tirato in ballo le prestazioni, e, come capirete dal paragrafo successivo, ho voluto confrontare le prestazioni di questa versione con quelle della prima Clio ibrida a proporsi sul mercato, la E-Tech con il nuovissimo 1.6 4 cilindri da 140 CV full hybrid. Se è vero che, almeno dal punto di vista dei consumi, non c’è storia (l’ibrida francese dichiara 3,6-4,0 l/100 km nel misto contro i 5,2-5,5 l/100 km della RS Line, noi abbiamo rilevato qualcosa di più, circa 7 l/100 km) sullo 0-100 km/h l’elettrico aiuta e il divario non è così marcato: 9,9 secondi per l’ibrida, 9 esatti per la turbo benzina, con circa 100 Nm in più per la seconda e uno spunto più vivace.
Confronto utile se, ripeto, pensate di comprare una Clio e utilizzarla prevalentemente in città. Dovendo coprire distanze più ampie, il Diesel ha ancora il suo perché e sulla Clio di 5° generazione viene offerto in due varianti di potenza, da 85 e 115 CV.
Tornando alla “nostra” vettura in prova, quest’ultima si rivela divertente da guidare tra le curve grazie a un assetto non così morbido come mi sarei aspettato, ma è proprio agendo sui paddle che mi sono accorto di quanto sia facile portare al limite, troppo facile, il doppia frizione EDC a 7 rapporti. Guidando con parsimonia, nessun problema, le cambiate sono fluide, ma alzando il tiro ci si accorge subito di come, mancando una modalità manuale del cambio automatico, anche i paddle perdono di significato: una marcia inserita dal guidatore potrebbe essere, secondo la centralina, quella sbagliata. Risultato? Meglio lasciar far tutto a lui e non sperare di fare miracoli, ma neanche, purtroppo, in un cambio manuale: è disponibile solo con il TCe 100 CV.
Vero è che, selezionando la modalità Sport dal Multi Sense, grazie al comodo comando in plancia, si avverte un leggero cambio di rotta e il divertimento aumenta, anche grazie all’effetto delle grafiche che sul quadro strumenti cambiano aspetto.
Completa, invece, la dotazione di ADAS: sulla vettura in prova non potevamo chiedere di più e se già di serie troviamo sensori di parcheggio anteriori/posteriori, parking camera, cruise control, frenata d’emergenza, mantenimento di corsia e avviso distanza di sicurezza, con il Pack Security (410 euro) il cruise control questa volta adattivo, e l’avviso di monitoraggio angolo cieco completano la dotazione. Volendo “esagerare”, nuova Clio, potendo disporre del cambio automatico, offre anche l’innovativo Highway and Traffic Jam Companion, un sistema di guida autonoma di livello 2 che permette al guidatore, per circa una trentina di secondi, di staccare le mani dal volante mantenendo, però, velocità e traiettoria, anche in curve leggere.
La nuova generazione della fortunata segmento B francese viene proposta a partire da 15.050 euro, prezzo d’accesso alla gamma con la Life SCe 65. La vettura in prova, come avrete capito la più sportiva tra i vari allestimenti, parte invece da 22.750 euro. Solo la “sciccosa” Initiale Paris (25.750 euro) e la serie limitata E-Tech, con il full hybrid (25.400) la superano ma, onestamente, se il vostro utilizzo si concentra prevalentemente in città, mi sento di consigliarvi di tenere d’occhio l’ibrido Clio, proposto a partire da 21.950 euro con il già ben dotato allestimento Zen.
Vero è che la Clio RS Line si presenta con un equipaggiamento già molto completo: sono di serie cerchi in lega da 16”, personalizzazioni RS Line, Driver Display e Easy Link, entrambi da 7”, terminale di scarico cromato, vari sistemi di assistenza alla guida di cui abbiamo già parlato oltre a clima automatico e ai sedili in tessuto, contenitivi, che aumentano la percezione di sportività della francesina. Così configurata, però, cioè come la vedete nella nostra gallery, la Clio supera i 26.000 euro: presenti, tra gli altri, anche l’Easy Park Assist (510 euro), davvero valido nelle manovre di parcheggio automatiche, così come i sedili anteriori riscaldabili (210 euro) e il Pack NAVI 9,3” BOSE (810 euro), con allerta superamento velocità, cartografia Europa e sistema infotainment con schermo da 9,3” associato al valido Bose Sound System.
La concorrenza nel segmento B è sempre nutrita e non possiamo esimerci dal definire la Peugeot 208, francese come lei, anche lei al debutto a fine 2019, come la sua rivale n.1. Nel panorama delle compatte da città ci sono poi Opel Corsa, Citroen C3, Volkswagen Polo, Seat Ibiza, Ford Fiesta, Audi A1 e, tra le giapponesi, non dimentichiamoci di Toyota Yaris, visto che con la nuova Clio E-Tech la Casa francese punta a scalzare la nipponica dal podio delle ibride cittadine.
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