Mercato

Quali auto elettriche? Arrivano le ibride cinesi

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Lo schema di importazione delle auto cinesi si dimostra come sempre abile ad adattarsi al mercato e inizia a importare in quantità auto ibride da affiancare alle elettriche e saturare il mercato.

Negli ultimi anni, l’espansione del mercato automobilistico cinese in Europa ha seguito un percorso ben preciso: quello della diffusione delle auto elettriche. Tuttavia, con l’introduzione dei nuovi dazi dell’Unione Europea sulle auto elettriche cinesi, in vigore da ottobre 2024, il focus si sta rapidamente spostando su un’altra tecnologia: le ibride plug-in (PHEV).

Questa transizione non è casuale, ma parte di una strategia anticipata dalle Case cinesi, mirata ad aggirare le barriere tariffarie e rispondere ai trend di mercato.

Il focus delle Cinesi importate si sposta da elettriche a ibride guidato dai numeri

Secondo i dati della China Passenger Car Association, da luglio a ottobre 2024, le esportazioni di veicoli elettrificati dalla Cina verso l’Europa sono più che triplicate rispetto allo stesso periodo del 2023. Se nel primo trimestre del 2024 le ibride rappresentavano solo il 9% delle esportazioni cinesi, nel terzo trimestre hanno raggiunto il 18%. Parallelamente, la quota delle auto elettriche (BEV) è diminuita, passando dal 62% al 58%.

Questo cambiamento riflette un mercato europeo che inizia a valutare con maggiore attenzione il rapporto tra prezzo, tecnologia e incentivi, elementi dove le ibride cinesi stanno trovando un equilibrio vincente.

Le ibride plug-in stanno emergendo come il punto focale della competizione tra Cina ed Europa. Nonostante una quota di mercato ancora marginale in Italia (3,1% secondo UNRAE, novembre 2024), il segmento PHEV ha un potenziale di crescita significativo.

L’impatto dei nuovi modelli cinesi sul trend delle auto ibride plug-in

Un elemento cruciale per interpretare i dati sull’aumento delle esportazioni cinesi di auto ibride plug-in è l’introduzione di nuovi modelli provenienti dalla Cina nel periodo di riferimento (luglio-ottobre 2024). In questo arco temporale, diverse case automobilistiche cinesi hanno arricchito l’offerta europea con veicoli PHEV competitivi sia per prezzo che per tecnologia.

Tra i modelli più rilevanti:

  • MG MG3 e MG ZS Hybrid: il primo un compatto accessibile, il secondo un SUV con motorizzazione ibrida progettato per massimizzare efficienza e spazio.
  • BYD Seal U DM-i: primo PHEV della casa BYD, posizionato strategicamente per attrarre il mercato europeo grazie a un prezzo aggressivo e tecnologie avanzate.
  • DFSK E5 Plug-in: un SUV con un mix di praticità e prezzo competitivo, mirato a consolidare la presenza del brand in Europa.
  • Modelli DR e Sportequipe: la casa italiana DR Automobiles ha introdotto versioni ibride plug-in come DR 7.0, DR 6.0, e le versioni Sportequipe 6 e Sportequipe 8, assemblate in Molise ma basate su progetti cinesi importati.

Influenza delle auto ibride cinesi sul mercato europeo

Questi nuovi modelli hanno contribuito non solo ad aumentare i volumi di esportazione, ma anche a modificare la percezione delle ibride plug-in. La loro disponibilità a prezzi competitivi e con dotazioni moderne ha ampliato la platea dei potenziali acquirenti, favorendo una crescita percentuale significativa nel mercato PHEV.

Il periodo di riferimento analizzato, coincidente con l’entrata in vigore dei nuovi dazi per le auto elettriche, non solo ha segnato una fase di consolidamento per i modelli esistenti, ma ha anche visto l’arrivo di nuovi concorrenti che potrebbero ridisegnare gli equilibri del mercato nei prossimi mesi.

Le mosse strategiche della Cina

Secondo Yale Zhang, direttore di Automotive Foresight, il settore delle ibride plug-in è destinato a crescere grazie all’ingresso di modelli cinesi competitivi sia per prezzo che per tecnologia. La strategia di produttori come BYD e Geely è chiara: lanciare nuovi modelli PHEV per attrarre un’ampia base di clienti europei. Geely, ad esempio, ha recentemente annunciato il restyling della Lynk & Co 01, sottolineando come le ibride siano perfettamente in linea con le richieste del mercato.

Auto europee in difficoltà in questa sfida con le cinesi

Di fronte all’avanzata delle ibride cinesi, i costruttori europei devono affrontare una duplice sfida: da un lato, mantenere competitività sul prezzo; dall’altro, investire in innovazione tecnologica. Modelli come la Citroen C5 Aircross hybrid, Jeep Compass 4xe, Tiguan e-Hybrid o la Cupra Formentor, seppur apprezzati, rischiano di subire la concorrenza di veicoli cinesi come la BYD Seal U DM-i, che offrono tecnologie analoghe a un costo decisamente inferiore, nell’ordine dei 10.000 euro.

La Cina sta dimostrando grande abilità nel diversificare la propria offerta automobilistica per il mercato europeo. Le ibride plug-in, esenti dai nuovi dazi e particolarmente competitive nei prezzi, rappresentano la nuova frontiera della strategia cinese. Sarà interessante osservare come i costruttori europei risponderanno a questa offensiva, in un mercato che si fa sempre più complesso e dinamico.

Alessandro Pittau

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Alessandro Pittau

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