Prova Volkswagen Golf R: 333 CV in incognito (o quasi)

Prove su strada
13 novembre 2025, 8.55
mre09583
Ho guidato la nuova Volkswagen Golf R nella sua versione Black Edition, e posso dirlo senza esitazioni: è la Golf R definitiva. Più veloce, più precisa e più comunicativa di qualunque altra R prima di lei, riesce a unire rigore tecnico e piacere di guida puro, equilibrio e istinto.
In questo articolo ti racconto com’è davvero su strada — e perché la modalità Drift è la chiave che svela il lato più sorprendente di questa nuova generazione.

Volkswagen Golf R prezzo e gamma

Volkswagen Golf R Black Edition
La nuova Volkswagen Golf R rappresenta l’apice assoluto della famiglia Golf. È la più potente di sempre e ridefinisce ancora una volta il concetto di “hot hatch” secondo Wolfsburg.
In Italia, la “R” parte da 62.700 euro, mentre la Golf R Black Edition, la versione che ho guidato per questa prova, è proposta a partire da 68.200 euro. Il nostro esemplare con tutti gli optional supera i 75.000 euro.
Un prezzo importante, ma che include il pacchetto Performance, la trazione integrale 4MOTION con R-Performance Torque Vectoring, i fari Matrix IQ.LIGHT, il Digital Cockpit Pro con laptimer GPS e l’assetto DCC adattivo.
La dotazione è quindi completa e coerente con la filosofia R: prestazioni elevate, ma con un livello di comfort e tecnologia degno di una gran turismo compatta.
Nel suo segmento, la Golf R si posiziona come alternativa diretta della sorella Audi S3, Mercedes-AMG A 35 e BMW M135i, ma con un carattere più sobrio, un equilibrio unico e quella sensazione di “ingegneria tedesca” che da sempre la distingue. Per chi volesse trovare alternative fuori dai brand tedeschi, potete guardare alla Honda Civic Type R che sta per uscire dal mercato.

Volkswagen Golf R, motore e prestazioni

Volkswagen Golf R Black Edition
Sotto il cofano pulsa il cuore più evoluto mai montato su una Golf: il 2.0 TSI quattro cilindri turbo EA888 evo4, capace di erogare 333 CV (245 kW) e 420 Nm di coppia tra 2.100 e 5.500 giri/min.
Rispetto alla generazione precedente, guadagna 10 kW e introduce una gestione termica più efficiente grazie al raffreddamento elettronico e allo scarico integrato nella testata.
Il cambio è il noto DSG a doppia frizione a 7 rapporti, abbinato alla trazione integrale 4MOTION con Torque Vectoring, che può distribuire fino al 100% della coppia sulla ruota esterna in curva: una finezza tecnica che eleva la Golf R ai vertici della categoria per agilità e precisione.
I numeri parlano chiaro: 0-100 km/h in 4,6 secondi e 270 km/h di velocità massima (grazie al pacchetto Performance di serie in Italia). Ma al di là delle cifre, ciò che colpisce è l’erogazione costante e l’assenza di ritardi: il turbo resta sempre “carico” grazie al precondizionamento in modalità Race, pronto a spingere non appena si sfiora l’acceleratore.
Le modalità di guida includono anche Drift e Special (contrassegnata dal logo del Nürburgring), pensate rispettivamente per la guida in derapata controllata e per l’uso in pista, con tarature dedicate del DCC e della gestione della coppia.
E poi c’è il sound: un timbro cupo e metallico che cresce con i giri e diventa rabbioso con l’impianto optional (4.850 euro) Akrapovič in titanio presente sul nostre esemplare, sempre con il classico borbottio in rilascio. In una parola, coinvolgente. In un periodo in cui gli scarichi, anche dei V12 sono sempre più castrati dalle normative, il borbottio di questa Golf R è appagante.

Esterni e interni: cosa cambia sulla Golf R

Volkswagen Golf R Black Edition
Esteticamente, la Golf R 2024 si riconosce subito: il frontale ridisegnato integra nuovi fari LED Matrix IQ.LIGHT, una striscia luminosa a LED che attraversa il logo VW illuminato e prese d’aria maggiorate in nero lucido.
La coda guadagna un diffusore sportivo con quattro terminali di scarico scenografici (due per lato) e uno spoiler maggiorato che aumenta il carico aerodinamico.
Di serie, presenti sulla vettura della nostra prova, ci sono i cerchi Estoril Black Volkswagen R da 19 pollici, ma la novità tecnica più raffinata è rappresentata dai cerchi forgiati Warmenau (8 kg ciascuno), disponibili come optional a 525 euro e presenti sulla nostra R.
Volkswagen Golf R Black Edition
La Black Edition aggiunge dettagli oscurati: logo VW e badge R neri, pinze freno tono su tono, fari fumé e finiture total black che ne accentuano la cattiveria. È una versione più sofisticata che sportiva, quasi stealth, ma con una forte personalità.
Volkswagen Golf R Black Edition
All’interno, l’atmosfera è da vera R. Sedili sportivi con poggiatesta integrato e logo R, volante multifunzione con tasto R blu, illuminazione ambientale a 30 colori, Digital Cockpit Pro con layout dedicato e il nuovo infotainment da 12,9 pollici, più fluido e intuitivo.
Da segnalare anche l’assistente vocale IDA, che ora integra Chat GPT, e i nuovi strumenti telemetrici come laptimer GPS e accelerometro: dettagli che possono appagare i più esigenti.
Volkswagen Golf R Black Edition

Volkswagen Golf R le mie impressioni di guida

Aggiornata nel 2024 con il restyling di metà carriera, la Volkswagen Golf R si conferma come la Golf più veloce e sofisticata mai costruita in serie. Sotto il cofano pulsa sempre il 2.0 TSI EA888 LK3 evo4, portato a 333 CV e 420 Nm: un motore che, pur non essendo il più carismatico per voce o personalità, è un esempio di efficienza meccanica e precisione.
La spinta è immediata, praticamente priva di turbo lag, e l’erogazione rimane piena e regolare fino ai 6.800 giri/min, offrendo quella sensazione di progressione continua che ti accompagna da un punto all’altro con una rapidità quasi chirurgica.
Volkswagen Golf R Black Edition
La ripresa è fulminea, il turbo resta sempre “carico” e la gestione elettronica più raffinata del DSG fa il resto: le cambiate sono istantanee e, in modalità manuale, il cambio mantiene la marcia al limitatore, un dettaglio che restituisce un pizzico di controllo in più al guidatore.
Su strada, la Golf R è velocissima e reattiva. La trazione 4MOTION con R-Performance Torque Vectoring è la protagonista silenziosa di questa evoluzione. In curva, il sistema sposta coppia da una ruota all’altra in modo impercettibile ma efficacissimo, stringendo la linea e riducendo il sottosterzo. È una sensazione quasi innaturale: l’anteriore resta incollato, il retrotreno parte quel tanto che basta a farti capire che l’auto ti sta aiutando a chiudere la traiettoria.
Il risultato è un comportamento preciso, equilibrato e comunicativo: forse non il più “spettacolare” tra le hot hatch, ma di certo uno dei più efficaci.
La Golf R, anche per questo, non è mai isterica né impegnativa. Si guida veloce con naturalezza, regalando un senso di controllo totale. Eppure, quando la si spinge davvero, la trazione posteriore “intelligente” aggiunge quel pizzico di interventi sul pedale dell’acceleratore che mancava alle precedenti generazioni: si può “giocare” con il gas in uscita di curva, percependo come la coppia venga trasferita sulla ruota esterna per accompagnarti fuori con decisione.
Volkswagen Golf R Black Edition
Il telaio è il solito capolavoro di equilibrio: lo sterzo progressivo è rapido e coerente, comunica quanto basta per fidarsi e non affatica mai. L’assetto DCC adattivo, di serie sulla Black Edition, conferma la doppia anima della R. In Comfort riesce ad ammortizzare con buona efficacia, ma resta piuttosto rigido sulle sconnessioni cittadine: la guida a bassa velocità è sul lato più duro dell’accettabile, coerente però con l’indole sportiva dell’auto. In Race, invece, la Golf R si trasforma in una lama: piatta, reattiva, stabile anche in piena accelerazione.
Il grip è enorme, tanto da far sembrare ogni curva più larga di quanto non sia realmente, mentre la compostezza generale trasmette fiducia assoluta anche sul bagnato. I freni — con dischi ventilati da 357 mm all’anteriore e 310 mm al posteriore — sono potenti e costanti, anche dopo diversi giri tirati in pista. L’attacco del pedale è deciso, quasi brusco nei primi centimetri, ma poi diventa modulabile e preciso, dando sempre confidenza.
Volkswagen Golf R Black Edition
Quanto al sound, la Golf R resta sobria, ma l’Akrapovič in titanio aggiunge un tono baritonale e qualche borbottio in rilascio, ma è lontana dai fuochi d’artificio di un tempo. Tuttavia, quando la si accende con la sequenza “sportiva” — tenendo premuto lo start senza toccare il freno per farla salire a 2.500 giri/min — regala un bel momento scenografico. Il sound sintetizzato interno è più graffiante di prima, ma se non piace, si può disattivare facilmente.
In definitiva, la nuova Golf R di ultima generazione con i suoi 333 CV e la modalità drift è davvero la scelta definitiva. Veloce, con una trazione e una compostezza da riferimento, ma anche docile e utilizzabile ogni giorno in qualunque contesto. Non è la più emozionale, manca la teatralità di una Civic Type R o la brutalità di una Mercedes-AMG A45, ma compensa con una usabilità totale, un equilibrio dinamico esemplare e una tecnologia che lavora per il pilota, non contro di lui.
Una sportiva che si lascia guidare forte con naturalezza, ma che sa anche essere razionale quando serve — e forse è proprio questo il suo fascino più grande.
Volkswagen Golf R Black Edition
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