La Tesla Model Y 2025 debutta con un restyling profondo che punta a rafforzare il suo primato tra i SUV elettrici nonchè far capire al mondo che quando si parla di auto elettriche Tesla, polemiche politiche volutamente a parte, è ancora la n.1 e difficilmente verrà "battuta" in tempi brevi.
Dopo aver conquistato il titolo di auto più venduta al mondo nel 2023, indipendentemente dalla motorizzazione, la Model Y si presenta nel 2025 con design aggiornato davanti e dietro, interni completamente rivisitati e soluzioni tecniche migliorate, mantenendo inalterata la sua formula vincente, ivi inclusa la rete di ricarica Supercharger che si è confermata ancora una volta la panacea di tutti i mali per sconfiggere la famosa ansia da ricarica. Difetti? Beh qualcosa c'è, ma c'è anche tempo per parlarne scorrendo il testo di questa prova su strada.
Avendo mantenute inalterate le dimensioni e l'abitabilità interna, basterà questo restyling per tornare sulla vetta del mondo? Vista la piega che sta prendendo il mercato elettrico, parlano i dati, sarà difficile. La mancanza di incentivi pesa come un macigno così come lo scettiscismo, dovuto principalmente ai prezzi ma anche alla praticità, che ancora avvolge il mondo delle auto elettriche parlando a un pubblico più ampio possibile.
Nelle classifiche di vendita, aggiornate a giugno 2025 (dati UNRAE), Model Y ha venduto nei primi 6 mesi di quest'anno in Italia 3.055 vetture, posizionandosi appena dietro la Model 3 e distanziando la terza classificata, la piccola C3. La risalita è iniziata, certo è che Tesla ha perso terreno, nonostante il doppio primato, rispetto al 2024: sempre UNRAE registra una decrescita del 36,16% nel confronto gennaio/giugno 2024 con il primo semestre dell'anno che stiamo vivendo. Pesano, lo ripeto, la totale assenza di incentivi e una politica che non sa più dove indirizzare le risorse per rinnovare un parco circolante che si conferma tristemente tra i più vecchi d'Europa.
Ora, però, passiamo al dunque. Parliamo della nuova Tesla Model Y 2025 partendo dai prezzi, passando per le novità estetiche e per le sensazioni di guida.
Versioni, prezzi e prestazioni della Tesla Model Y 2025
I cerchi da 20" Airflow sono in opzione ma rendono la fiancata molto più azzeccata
La gamma della Tesla Model Y 2025 si articola in tre versioni principali:
Versione
Prezzo
Autonomia WLTP
0-100 km/h
Trazione
Model Y RWD
44.990 euro
Fino a 500 km
5,9 secondi
Posteriore
Model Y Long Range RWD
49.990 euro
Fino a 622 km
5,6 secondi
Posteriore
Model Y Long Range AWD
52.990 euro
Fino a 586 km
4,8 secondi
Integrale
Tutte le versioni sono dotate di cerchi Crossflow da 19” di serie (i più efficienti aerodinamicamente mai creati da Tesla), così come sono anche disponibili i cerchi Helix da 20” montati dall'esemplare in prova. La velocità massima è di 201 km/h, con ricarica DC fino a 250 kW (175 kW per la base con batteria da 75 kWh).
Colorazioni disponibili: Nero Pastello, Bianco Perla Micalizzato e Blu Oceano Metalizzato (tutte e tre rispettivamente a 1.300 euro) e il nuovo appariscente Ultra Rosso che costa 2.600 euro, come la vernice della versione in prova (Grigio Mercurio). Gli interni sono disponibili in configurazione All Black o Black & White.
Concorrenti della Tesla Model Y 2025
Nel sempre più affollato segmento dei SUV elettrici medi, la Tesla Model Y 2025 si scontra con rivali agguerriti, ma difficilmente eguagliabili per efficienza, autonomia e infrastruttura di ricarica:
BMW iX1 / iX3
Hyundai Ioniq 5
Kia EV6
Volkswagen ID.4
Ford Mustang Mach-E
Design e dimensioni: nuova identità, stessa impronta
Le proporzioni della Tesla Model Y 2025 rimangono invariate rispetto al modello uscente: 4,79 metri di lunghezza, 1,98 metri di larghezza (2,129 metri con specchietti) e 1,624 metri di altezza. La vera novità è nel linguaggio stilistico: il frontale sfoggia una nuova barra luminosa a tutta larghezza, ispirata ai modelli Cybertruck e Cybercab, che abbassa visivamente il muso e migliora l’aerodinamica, sempre nell’ottica dell’efficienza.
Non ultima, all’anteriore, l’installazione di una nuova telecamera ad alta definizione (appena sotto la targa) il cui compito è quello di fornire assistenza durante ogni fase di guida, grazie all’attivazione rapida dal nuovo tasto sul volante e, ovviamente, fornire una migliore copertura da parte degli ADAS che continuano, seppur con qualche difetto che evidenzierò a breve, a dare prova della loro validità anche su questo restyling.
Al posteriore un’altra, evidente, novità: la nuova barra luminosa con tecnologia di riflessione indiretta, la prima nel settore, che conferisce alla vettura un aspetto moderno e high-tech. Di quest’ultima, per ovvi motivi, si perde un po’ l’effetto nelle ore dove il sole batte più forte, ma è di notte che avviene la “magia” rappresentando un unicum nel mercato che, pronto a essere smentito, vedremo presto applicato su altri modelli di case concorrenti. Nuovi anche il paraurti posteriore e il diffusore, che aumentano la stabilità ad alte velocità grazie alla migliore estrazione dell'aria dal fondo.
Tesla ha lavorato sull’aerodinamica e sull’efficienza energetica: la Model Y 2025 RWD consuma sulla carta 13,9 kWh/100 km, un valore record per un SUV di queste dimensioni, con un’autonomia dichiarata fino a 500 km (WLTP) per la versione più accessibile, quella che abbiamo visto essere la trazione posteriore con batteria da 60 kWh. Quella che percorre più strada, sempre sulla carta, è la RWD con batteria da 75 kWh, capace di arrivare a 622 km. La versione in prova, una Dual Motor, è annoverata di circa 585 km. Sarà veramente così? Il motivo di questo test, condotto per la maggior parte in autostrada, è stato anche e soprattutto questo.
Interni Tesla Model Y 2025: più silenzio, più comfort, più tecnologia
L’abitacolo della Tesla Model Y 2025 è stato riprogettato puntando su materiali di alta qualità come alluminio spazzolato e tessuti tecnici. L’ambiente interno è reso più accogliente dall’illuminazione ambientale dinamica e capace di estendersi oltre la plancia, fino ai pannelli porta, e da un netto miglioramento dell’insonorizzazione grazie a vetri acustici su tutte le superfici, nuovi materiali fonoassorbenti e un tetto panoramico che riflette 7 volte più energia solare rispetto al passato. Infine, nel bagagliaio, ora si può riporre la cappelliera in un vano apposito mentre il cavo di ricarica può trovare facilmente alloggio nel frunk anteriore.
Tra le novità:
Sedili anteriori ventilati e ridisegnati
Console centrale con finiture in alluminio e vani nascosti
Schermo da 8” per i passeggeri posteriori, con comandi clima, media e giochi
USB-C da 65W per la ricarica di laptop in seconda fila
Il sistema di climatizzazione è stato ottimizzato con una pompa di calore evoluta e un filtro HEPA di categoria superiore. L’esperienza audio è garantita da un sistema a fino 16 altoparlanti, completamente riprogettato per una resa sonora immersiva. Per meglio riassumere le tante funzioni disponibili non solo sullo schermo centrale questo è il video dedicato a tutto il sistema di infotainment della Model Y Juniper. Buona visione!
Alla guida della Tesla Model Y 2025: la vita a bordo della Long Range, dove si viaggia in totale relax
Si sale a bordo della nuova Model Y e, almeno personalmente, trovo un'unica differenza rispetto alla Model 3 che ho avuto modo di provare sia nella versione RWD e, nell'autunno dell'anno scorso, anche in versione Performance. La differenza? L'altezza da terra e il "ritorno" della leva per gli indicatori di direzione, un ritorno gradito rispetto alle poco intuitive frecce sulla razza sinistra. Rispetto all'ultima Tesla Model Y passata in redazione, poi, c'è un'altra novità. Le modalità di marcia si selezionano direttamente sullo schermo, qualcosa di non troppo immediato nell'attuazione ma a livello personale le esperienze pregresse mi hanno aiutato. Insomma, in questa estrema ricerca del minimalismo estetico, e funzionale, questo è il primo passo da affrontare nell'apprendimento che un cliente Tesla dovrà affrontare appena salito sulla nuova elettrica.
Vogliamo subito snocciolare i suoi difetti? Il diametro di sterzata è appena sufficiente, tanto che abitualmente nella rampa del mio garage riesco a scendere senza manovre mentre qui mi sono trovato nella stessa situazione di un'Alfa Romeo Stelvio, cioè bloccato dopo la prima svolta e costretto a fare una retromarcia prima di procedere verso il posteggio. Certo, Alfa Romeo Giulia e Stelvio, quasi per definizione, hanno tra gli sterzi più diretti che il mondo dell'auto conosca. Con le Alfa, però, tra le curve è una goduria, qui un po' meno perchè anche scegliendo la regolazione più progressiva tra le tre disponibili, la "Pesante", specie in un percorso misto, il feedback che si ha dallo sterzo non è mai eccellente, non ti da quella confidenza che ci può stare per un SUV elettrico non sportivo (la versione Performance arriverà) ma che ha una certa cavalleria e ti invoglia a spingere. Lo stesso problema si riscontra anche in manovra, poichè in retromarcia oltre a dover alzare il dito verso l'alto sulla parte sinistra dello schermo bisogna fare più manovre del previsto.
"Uno sterzo di questo tipo può diventare un problema per gli amanti della guida ma essere assolutamente perfetto per un altro tipo di cliente, che bada più all'efficienza e a un comando più neutrale."
Torniamo a guardare la strada davanti a noi e scopro un'auto che oltre a farti sentire in alto ti fa percepire bene cosa accade su tutti i lati. Qui diventa fondamentale la novità delle telecamere a 360°, richiamabili in un istante con il nuovo pulsante sulla razza destra. La qualità è altissima e anche attivando l'indicatore di direzione, sul modello Kia/Hyundai, si attiva automaticamente la telecamera per farti capire cosa succede a lato della vettura prima di buttarsi in un sorpasso. Basandosi esclusivamente sui propri occhi, ritengo non sufficiente la visibilità posteriore (non c'è il tergilunotto e con gli occupanti della seconda fila vedere dietro è praticamente impossibile). Ci sono le telecamere in HD, e brava Tesla per averle installate anche davanti: gli americani preferiscono questo approccio, anche se alla fine della fiera si tende a fidarsi più dei propri sensi che della tecnologia.
Se confiniamo il discorso all'auto elettrica in sè, è innegabile che oggi Tesla rappresenti ancora uno dei migliori prodotti specie considerando il prezzo. In autostrada si fa guidare molto bene, gli ADAS (Autopilot avanzato) aiuta tanto a gestire traiettoria ed eventualmente sorpassi, i nuovi vetri stratificati e in generale la migliore qualità dei materiali ha migliorato tanto l'insonorizzazione e poi, appena sfiorato il pedale dell'acceleratore, si ha sempre risposta, e che risposta. 4,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h sono lì a testimoniarlo, ma basta scegliere l'erogazione Soft tra i tanti parametri nella sezione Dinamica per avere un'auto più malleabile, meno prepotente.
Novità anche sul fronte della rigenerazione dell'energiain frenata: due i settaggi, ridotto e standard. Con il primo, consigliabile in autostrada, l'auto decelera normalmente, mentre con standard l'auto ha il classico comportamento di un'elettrica, cioè frena da sola appena si alza il piede. Questa è una novità importante che la accomuna ad altre elettriche, che nel frattempo propongono anche utili paddle per regolare questo effetto su più livelli, funzione che personalmente trovo molto utile...e divertente. Bene anche le nuove sospensioni, che sono morbide senza cedere a un eccessivo rollio che diventerebbe un problema anche per chi siede dietro godendo di ampio spazio per gambe e testa. Ah, su questo versante i sedili anteriori della nuova Model Y non sono molto contenitivi, da classica auto americana, ecco perchè avere un assetto tendente al piatto aiuta anche si spinge senza esagerare.
Parliamo di consumi e ricarica
La vettura è una Dual Motor Long Range, quindi ha due motori che ora vi spiego e la batteria da 75 kWh con tecnologia NMC (da 60 kWh, LFP, per la RWD, che carica fino a 175 kW in DC rispetto ai 250 della batteria più grane). Nulla cambia a livello di potenze:
Motore anteriore 199 CV asincrono
Motore posteriore 287 CV sincrono
L'auto pesa 1.997 kg in ordine di marcia, contro i 1.928 kg della RWD con batteria da 60 kWh. I consumi? Nel complessivo del percorso che da Torino mi ha portato a Imola (qui il VLOG della nostra esperienza) ho consumato 15,9 kWh/100 km ma quest'ultimi scendono vicino ai 10 kWh/100 km in città, usando bene la rigenerazione. Poco meno di 15,9 kWh/100 km, con il caldo torrido di metà giugno, sono un risultato ottimo per una vettura che pesa 2 tonnellate ed è comunque alta da terra. Infine la ricarica: inutile sottolineare la comodità di lasciar far tutto al navigatore, sia la pianificazione dei percorsi sia, volendo, scegliere con quanta percentuale di batteria arrivare e vedere aggiornarsi, in pochi secondi, il percorso.
I Supercharger si superano ancora una volta, anche se ammetto che almeno nelle 3 ricariche che ho effettuato che non ho mai raggiunto la potenza di picco di 250 kW pur caricando sempre da una percentuale piuttosto bassa. Diciamo che non mi sono mai fermato più di 20 minuti alle colonnine raggiungendo sempre l'80%; si sa che ci vuole quasi lo stesso tempo per raggiungere i 100 km/h.
Nel complesso, seppur migliorabile sotto tanti aspetti come lo sterzo e quel muso stile Cybertruck che personalmente non mi fa impazzire; il suo vero punto debole è lo sterzo secondo la mia modestissima opinione, ma con questo restyling la Tesla Model Y si migliora e può tranquillamente tornare in vetta alle classifiche di vendita. Non è questa la sede per parlare delle recenti polemiche che hanno coinvolto Elon Musk, allontanto dal governo statunitense. Certo è che la macchina per fare bene c'è...