Il rilancio del marchio Dacia è una delle note più liete dell’automobilismo europeo degli ultimi decenni. Partito da una produzione anacronistica e di dimensioni ridotte di veicoli di derivazione Renault, il marchio Dacia è arrivato, nel 2024, a portare la Dacia Sandero sul tetto d’Europa, diventando l’auto più venduta del Vecchio Continente.
La Casa romena, infatti, è nata nel 1966 come produttore nazionale di automobili sotto il duro regime comunista di Niculae Ceausescu, e dopo oltre 30 anni di isolazionismo e di produzione su licenza di modelli Renault come la R8 e la R12, con quest’ultima che ha rappresentato l’unico modello di successo della Casa fino agli anni ’00. Alle porte del Nuovo Millennio, Dacia è stata acquistata interamente da Renault, che dall’acquisizione del 1999 ha messo in piedi un programma di trasformazione e di progressiva crescita per la Casa di Mioveni, i cui risultati si vedono perfettamente oggi.
Dopo il lancio della prima Dacia moderna, la Logan, nel 2004, le quote di mercato di Dacia sono andate sempre in crescita anno dopo anno, e nel 2008 è arrivata la svolta. Quell’anno, infatti, da Mioveni sono usciti i primi esemplari della Dacia Sandero, una compatta dalle dimensioni piuttosto generose, con un’impostazione robusta e razionale, ma soprattutto un prezzo a dir poco concorrenziale.
Dopo la prima generazione, la Sandero si è rinnovata nel 2012 per la sua seconda serie, e nel 2020 è arrivata la vettura che ha cambiato la storia di questo modello, la Dacia Sandero III. Con la terza serie, la Sandero non è più una vettura iper-economica con prezzi di partenza sotto i 10.000 euro. È diventata, invece, una cinque porte concreta, completa e interessante, che ha perso il suo prezzo stracciato per diventare molto più credibile e appetibile per una fascia più ampia di persone.
La ricetta di “right cost” al posto del low-cost ha funzionato. Nel 2024, la Sandero è stata l’auto più venduta in tutta Europa con oltre 268.000 esemplari venduti, e in Italia è stabilmente nelle prime posizioni di vendita fin dal lancio. La domanda, allora, nasce spontanea: come va davvero la Dacia Sandero nel 2025? Per scoprirlo, ho guidato per oltre 2.000 km la Dacia Sandero Stepway, la versione più accattivante, con il motore più a fuoco per l’Italia, il 1.0 ECO-G benzina-GPL da 100 CV, nell’allestimento più ricco, l’Extreme Up. Avrà ancora senso anche ad un prezzo di quasi 20.000 euro? Scopriamolo insieme nella prova su strada della Dacia Sandero Stepway GPL 2025.
Prezzo Dacia Sandero Stepway GPL 2025
Partiamo subito da quello che, per anni, è stato il primo motivo d’acquisto per una Dacia, il prezzo d’acquisto. Rispetto al passato, però, il prezzo della Dacia Sandero 2025, soprattutto se Stepway, è salito parecchio, sebbene resti ancora l’auto più economica sul mercato. La versione d’accesso, infatti, riesce a mantenere un listino inferiore ai 14.000 euro, anche se la Sandero II, lanciata nel 2012, aveva un prezzo d’attacco inferiore agli 8.000 euro. Nonostante un prezzo quasi raddoppiato nel giro di poco più di 10 anni, la Sandero continua ad avere un listino meno costoso di (quasi) tutte le auto nuove oggi sul mercato, con le più ricercate versioni che costano oltre 20.000 euro. Questo è, quindi, il listino prezzi della Dacia Sandero 2025:
Sandero Streetway 1.0 SCe 65 Essential, 13.950 euro
Sandero Streetway 1.0 SCe 65 Expression, 15.000 euro
Sandero Streetway 1.0 TCe 90 Essential, 14.850 euro
Sandero Streetway 1.0 TCe 90 Expression, 15.800 euro
Sandero Streetway 1.0 TCe 90 Expression CVT, 17.150 euro
Sandero Streetway 1.0 TCe 90 Journey, 18.150 euro
Sandero Stepway 1.0 TCe 90 Essential, 16.250 euro
Sandero Stepway 1.0 TCe 90 Expression, 17.100 euro
Sandero Stepway 1.0 TCe 90 Expression CVT, 19.400 euro
Sandero Stepway 1.0 TCe 90 Extreme CVT, 20.400 euro
Sandero Stepway 1.0 TCe 110 Extreme, 19.150 euro
Sandero Stepway 1.0 TCe 110 Extreme Up, 19.300 euro
Sandero Streetway 1.0 ECO-G 100 Essential, 14.850 euro
Sandero Streetway 1.0 ECO-G 100 Expression, 15.800 euro
Sandero Streetway 1.0 ECO-G 100 Journey, 16.800 euro
Sandero Stepway 1.0 ECO-G 100 Essential, 16.250 euro
Sandero Stepway 1.0 ECO-G 100 Expression, da 17.100 euro
Sandero Stepway 1.0 ECO-G 100 Extreme, 18.100 euro
Sandero Stepway 1.0 ECO-G 100 Extreme Up, da 18.600 euro
Come puoi vedere dal listino, quindi, i prezzi della Dacia Sandero 2025 sono saliti parecchio, con un prezzo d’attacco fissato a 13.950 euro per la Sandero Streetway base. Dal 2016, infatti, la Sandero è proposta in due varianti di carrozzeria: la Streetway, versione “classica” con un look da compatta rasoterra, e la Stepway, variante in stile SUV con paraurti in plastica grezza, altezza da terra maggiorata e un look più accattivante, ispirato agli Sport Utility. Più ricercata e apprezzata a livello estetico, la Stepway costa, a parità di allestimento, 1.300 euro in più.
La versione della mia prova è una Sandero Stepway 1.0 ECO-G 100 in allestimento top di gamma Extreme Up, la più ricca e dotata della gamma Sandero. Oltre ad un’estetica ricercata con cerchi in lega da 16 pollici neri, calotte degli specchietti e dettagli color rame, all’interno adotta dei sedili rivestiti con il particolare rivestimento tecnico in poliestere, impermeabile e dall’aspetto ricercato, con altri dettagli color avorio e il logo Stepway sugli schienali anteriori.
La Extreme Up, poi, offre tutta la tecnologia possibile sulla Sandero, con di serie infotainment con schermo da 8 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, Cruise Control, freno a mano elettronico, frenata automatica, mantenitore di corsia e sensore per l’angolo cieco. Non mancano anche vetri elettrici, clima automatico, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera. La Stepway Extreme Up della mia prova è poi verniciata nel nuovo colore Beige Ocra da 700 euro, per un prezzo di listino di 19.300 euro. Non pochi, certo, ma per il livello di dotazione (e la qualità delle dotazioni stesse) non ci sono tante auto che fanno meglio.
Esterni Dacia Sandero Stepway GPL 2025
A livello estetico, la Dacia Sandero Stepway GPL 2025 non cambia rispetto alla versione lanciata nel 2020. In attesa del restyling previsto per la fine dell’anno, la Sandero Stepway conserva le linee moderne e accattivanti della versione più interessante della compatta romena. Rispetto alla Streetway, la Sandero Stepway ha paraurti più generosi, che aumentano la lunghezza di un centimetro (la Stepway arriva a 4,10 metri), e grazie ad un’altezza da terra maggiorata e alle barre sul tetto modulari di serie è più alta di 9 cm, arrivando a 1,59 metri di altezza.
A livello estetico, la Sandero resta molto riuscita e piacevole, con un frontale personale dove spicca, dal 2022, il logo Dacia verniciato in bianco. La Stepway, poi, aggiunge un paraurti con vistose protezioni in plastica, una placca protettiva nella parte bassa e il logo Stepway sotto il logo Dacia, mentre i fari con firma luminosa a LED a Y e il cofano muscoloso vengono confermati dalle altre Sandero.
Lateralmente si fa notare l’assetto rialzato di 3,9 cm rispetto alla Streetway, che porta l’altezza da terra a ben 20,1 cm, che con i cerchi in lega neri da 16 pollici, i passaruota in plastica, gli adesivi su parafiamma e parte bassa delle portiere e le già citate barre sul tetto le regalano uno stile da “avventuriera”. A me, poi, convincono i passaruota bombati e le maniglie dallo stile ricercato, mentre in coda spiccano i loghi Dacia e Sandero Stepway in rilievo, ma realizzati con semplici adesivi.
La coda è alta e piuttosto compatta, con passaruota allargati e delle vistose protezioni in plastica nella parte bassa del paraurti anteriore, che riesce a snellire e alleggerire le linee della coda, piuttosto massiccia. Anche i fari a LED a Y sono moderni, così come il lunotto, non troppo grande ma sufficientemente ampio per non perdere troppa visibilità nella vista posteriore. Piuttosto particolare in foto, dal vivo il colore Beige Ocra si sposa bene con le linee della Sandero, rendendola più originale e meno omologata rispetto ai classici colori con i quali la Sandero è più venduta.
Interni Dacia Sandero Stepway GPL 2025
Salendo a bordo, gli interni della Dacia Sandero Stepway GPL 2025 dimostrano come sia possibile realizzare un abitacolo funzionale ma piacevole senza ricorrere a materiali di pregio. Il design, infatti, è molto pulito e razionale, con un display dell’infotainment a sbalzo che domina la consolle centrale. Questo sistema operativo non è quello basato su Android Automotive che abbiamo visto sui modelli Renault, né quello da 10 pollici della Duster, quanto un più semplice sistema con schermo da 8 pollici, navigatore proprietario, Apple CarPlay e Android Auto.
Il display ha un pannello piuttosto riflettente, non così visibile quindi sotto la luce diretta del sole, ma è reattivo il giusto e, grazie ad un sistema operativo semplice e razionale, fa tutto quello che serve senza problemi. Sotto i comandi fisici per gestione delle serrature, quattro frecce, disattivazione dello Start and Stop e per l’inserimento della modalità Eco, poi, ci sono gli ottimi comandi del clima automatico fisici, con un ottimo feedback di utilizzo e facili da usare.
Come la leva del cambio rialzata, anche questi comandi sono derivati dalla Clio V, mentre le plastiche sono tutte rigide e piuttosto grezze, con un aspetto piuttosto economico e lucido. Questo effetto si ritrova anche sui pannelli porta, piuttosto semplici, ma nonostante questo Dacia è riuscita a trovare un compromesso per rendere comunque piacevoli gli interni della Dacia Sandero Stepway 2025. La parte centrale della plancia e dei pannelli porta, infatti, sono rivestiti nello stesso tessuto tecnico dei sedili, una soluzione semplice ma che rende più ricercati questi pannelli. In più, tutti i tasti fisici, da quelli sulla consolle centrale agli alzacristalli elettrici, hanno un ottimo feedback, qualcosa difficile da trovare anche su vetture ben più costose.
La Stepway, poi, ha finiture color rame che ravvivano l’abitacolo, mentre il tessuto tecnico dei sedili è piacevole da vedere, ma con il caldo non convince affatto per la scarsa traspirabilità. I sedili sono in realtà comodi e contenitivi il giusto, ma questo tessuto impermeabile (ottimo se si hanno bambini o animali domestici), superati i 20 gradi, rende la seduta ben poco confortevole, e ci si trova a sudare molto anche senza una torrida giornata estiva.
Lo spazio a bordo, invece, è ottimo, con un sedile ben regolabile e tanto agio sia dietro che nel grande bagagliaio. Quest’ultimo, nonostante l’ingombro della bombola del GPL, ha 328 litri di capacità, una forma regolare e rivestito con materiali robusti. Anche la fattura del vano bagagli è nettamente migliorata rispetto al passato, anche se sul portellone e sulla battuta del portabagagli è ancora tanta la lamiera a vista.
Ci sono, però, alcuni limiti a livello di ergonomia e comandi. Il volante, innanzitutto, è davvero anacronistico. Oltre a non essere particolarmente riuscito a livello estetico, questo quattro razze è ben meno piacevole da usare rispetto al bel volante a tre razze della Duster, e invecchia molto l’abitacolo, altrimenti molto riuscito, della Sandero. La posizione del volante, poi, è un po’ inclinata in avanti, rovinando un po’ una posizione di guida altrimenti rialzata ma ergonomicamente corretta.
Il comodo portatelefono posizionato a lato del display dell’infotainment, inoltre, è un po’ cedevole, e sulle buche provoca qualche vibrazione metallica dalla molla che tiene in tensione la morsa. Ottimo, infine, il quadro strumenti misto analogico-digitale, sempre facile da leggere, chiaro e concreto.
Meccanica Dacia Sandero Stepway GPL 2025
A livello meccanico, la Dacia Sandero Stepway GPL 2025 sfrutta l’apprezzata piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, la stessa vista sulla sorella più curata, la Renault Clio. L’utilizzo di questo pianale modulare di ultima generazione ha permesso alla Sandero di fare un vero e proprio salto quantico rispetto alla precedente serie, sia a livello di guida (come vedremo tra poco) che di dotazione.
Grazie alla CMF-B, infatti, Dacia ha potuto dotare la Sandero di tecnologie come il mantenitore attivo di corsia, la frenata automatica d’emergenza e il sensore per l’angolo cieco, per offrire un livello di sicurezza e assistenza decisamente superiore al passato. Con la Clio, poi, condivide gran parte della meccanica, a partire dallo schema sospensivo molto classico, con sospensioni McPherson all’anteriore e un classico ponte torcente al posteriore.
Rispetto alla compatta francese, però, l’assetto è decisamente più morbido, lo sterzo (con servoassistenza elettrica) meno preciso e più leggero e i comandi meno incisivi, con una maggiore facilità di guida e adattabilità alla guida lontano dall’asfalto. Oltre ai 3,9 cm in più, infatti, la Sandero Stepway può contare su una modalità di guida Off Road, che regola l’erogazione del motore e disattiva i sensori di parcheggio e il controllo di trazione, per garantire la massima mobilità su terreni sterrati e viscidi, pur avendo la sola trazione anteriore.
Il motore per tutte le versioni della Sandero è il noto il 1.0 litri tre cilindri da visto su decine di modelli dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, in questo caso in versione turbocompressa e con l’ottimo sistema di doppia alimentazione benzina-GPL sviluppato dall’italiana BRC e integrato bene all’interno dell’auto, con un tasto dedicato alla marcia a GPL a sinistra del volante e l’indicazione dei due serbatoi nel piccolo display del quadro strumenti. Il 1.0 ECO-G eroga 100 CV e 170 Nm di coppia, ed è collegato alle ruote anteriori da un classico cambio manuale a 6 marce. Le prestazioni sono piuttosto vispe: 0-100 km/h coperto in 11,6 secondi, per una velocità massima di 174 km/h.
Prova su strada Dacia Sandero Stepway GPL 2025
Come si comporta, quindi, su strada la Dacia Sandero Stepway GPL 2025? Nonostante sia l’auto più venduta in Europa, spesso amici e conoscenti mi chiedono come va su strada, in quanto le precedenti generazioni avevano qualche lacuna a livello di silenziosità, precisione di guida e completezza nelle varie motorizzazioni e generazioni. La risposta, che vale per chi non è particolarmente avvezzo alla meccanica, è molto semplice: la Dacia Sandero Stepway 2025 si guida bene, è facile e comoda, ed è anche vivace e piacevole sia in città che nelle altre situazioni. Ora, però, andiamo più nel dettaglio.
Una delle cose che mi è sempre piaciuta delle varie generazioni di Sandero è quella sensazione di robustezza che è sempre stata capace di restituire. Nonostante dei comandi non proprio raffinati, le sospensioni morbide, l’altezza da terra generosa e le motorizzazioni semplici mi hanno sempre dato l’impressione di solidità e capacità anche in situazioni piuttosto complesse. Questa sensazione l’ho ritrovata sulla Sandero Stepway 2025: anche sulle buche più grandi, su piccoli sterrati o in situazioni difficili di viabilità la compatta di Mioveni è sempre a suo agio, senza mostrare il fianco.
Rispetto al passato, però, la reazione sulle buche e sulle asperità è decisamente più matura, con sospensioni morbide ma non cedevoli o con fastidiosi effetti di rimbalzamento, comandi facili da modulare e una maggiore piacevolezza di guida. In città, infatti, ritroviamo la tanto amata posizione di guida rialzata, mentre si deve solo prendere dimestichezza con la frizione, dotata di una corsa leggera ma non troppo omogenea. Una volta “fatto il piede”, come si dice in gergo, guidare la Sandero Stepway in ambiente urbano è un gioco da ragazzi.
Lo sterzo è leggero e rapido, il cambio ha marce lunghe ma adatte al “tiro” del 1.0 turbo, le sospensioni sono morbide e la visibilità è buona, aiutata dagli affidabili sensori di parcheggio a 360 gradi dell’esemplare in prova. Gli unici nei sono da ricercare nella risposta un po’ brusca delle sospensioni sui dossi dissuasori e sulle buche più grandi e nella curva d’erogazione un po’ particolare del 1.0 TCe.
Un 1.0 turbo dall’indole “old-school”
Sia in versione termica che in questa variante ECO-G, infatti, il 1.0 turbo Renault ha un carattere piuttosto particolare, lontano dalla grande fluidità d’erogazione di altri tre cilindri. Sotto i 2.000 giri, infatti, è piuttosto vuoto, e una volta arrivati a 2.500 giri la turbina entra nei suoi regimi dando una spinta sorprendentemente vigorosa e piena, per poi esaurirsi un po’ solo superati i 5.000 giri. Si tratta, quindi, di un motore che ha uno “scalino” piuttosto evidente intorno ai 2.500-3.000 giri: sotto questa soglia, è un po’ addormentato, mentre non è molto efficace arrivare a 5.500 o 6.000 giri, tanto meno arrivare alla linea rossa posta a 6.500 giri/minuto.
Chi cerca un motore più fluido e regolare potrebbe non essere convinto a pieno da questo tre cilindri. Personalmente, invece, a me piace quest’indole da motore turbo “d’altri tempi”, che regala una spinta generosa di tutti i suoi 100 CV e 170 Nm a 2.500 giri, portando così a guidare cercando questo regime per avere tutta la coppia disponibile.
Le prestazioni, in questo modo, sono parecchio vivaci, dando una sensazione di maggiore prontezza di quanto dica la scheda tecnica. Il 1.0 turbo, poi, ha lo stesso comportamento sia a benzina che a GPL, dimostrando anzi un po’ più di fluidità e vivacità nella marcia a gas, convincendo così ad utilizzarlo maggiormente nella vita di tutti i giorni. Schiacciando il tasto ECO, la Sandero diventa più sonnacchiosa, con un acceleratore meno reattivo, ma se si spinge al massimo arrivando al “tasto” nella corsa finale del pedale si riescono ad avere le massime prestazioni per pochi secondi.
Comoda e piacevole, ma non sportiva
La curva d’erogazione di questo motore è sfruttata bene dal cambio, con rapporti piuttosto lunghi che permettono di sfruttare spesso questo regime “di potenza”, con una sesta particolarmente allungata per ridurre la rumorosità durante i viaggi autostradali. Dove la Sandero mi ha colpito è proprio in autostrada. Se la stabilità e la precisione nelle traiettorie non sono una sorpresa, è piacevolmente educata a livello di vibrazioni e rumorosità: se, infatti, il tre cilindri si fa sentire un po’ in piena accelerazione, ha un’insonorizzazione migliore di quanto mi potessi aspettare a limite autostradale.
Nonostante quest’indole da motore turbo old-school, poi, la Sandero fa capire di essere un’auto pensata per una guida tranquilla e turistica in un percorso extraurbano misto. Il cambio, infatti, non è male a livello di innesti e precisione, ma comincia a diventare più legnoso quando si cerca di forzare le cambiate, con una corsa della leva un po’ lunga.
Le sospensioni sono tarate per il comfort, con un avvertibile livello di rollio e beccheggio. Ottimi per potenza e modulabilità i freni, mentre lo sterzo è la parte più deludente tra le curve. Il comando è infatti molto filtrato e demoltiplicato, e complice un assetto tarato per la massima sicurezza non si riesce mai a capire fino in fondo cosa facciano le ruote anteriori, andando ad enfatizzare un sottosterzo in realtà non così importante come le sensazioni sotto le mani possano far capire.
Non riesce, quindi, ad essere precisa e rapida nei cambi di direzione, prediligendo così una guida più costante e tranquilla. È un peccato perché il telaio, come visto sulla più vivace Clio, con uno sterzo più rapido e preciso potrebbe essere altrettanto divertente da guidare. Grazie ai 20 cm di luce a terra, infine, la Sandero Stepway non disdegna la guida fuoristrada, dove lo sterzo poco preciso si fa perdonare con una buona velocità di risposta. Il “modo Off Road”, poi, riesce a dare la giusta motricità anche su fondi fangosi, anche se le sole due ruote motrici invitano a non mettersi troppo nei guai.
Consumi Dacia Sandero Stepway GPL 2025
Concludiamo, allora, con i consumi della Dacia Sandero Stepway GPL 2025, che ha convinto sia nella marcia a gas che in quella a benzina. È da segnalare subito come, nella marcia a GPL, non ci sia l’indicatore del consumo istantaneo, ma solamente la media dei consumi a gas, mentre il consumo istantaneo è disponibile unicamente quando si utilizza solamente la benzina. In ogni caso, la Sandero Stepway 1.0 ECO-G conferma ciò che diciamo da sempre, ovvero che il GPL ha un consumo medio del 20-30% superiore allo stesso motore alimentato a benzina.
Utilizzando la compatta romena a benzina, infatti, si ottengono consumi molto interessanti. In statale, infatti, è possibile percorrere più di 20 km/l senza grande fatica, mentre in un lungo viaggio Torino-Brescia e ritorno autostradale percorso a 120-130 km/h sono riuscito a chiudere il viaggio con un consumo medio di 6.0 l/100 km, ovvero 16,7 km/l. In città, invece, si sta sui 13 km/l, mentre spingendo non si scende mai sotto i 10 km/l.
A GPL, invece, i consumi si alzano, ma in statale riesce ad ottenere risultati ottimi grazie al peso contenuto (1.154 kg in ordine di marcia) e alla rapportatura lunga del cambio. Utilizzando il tasto ECO e massimizzando la guida predittiva, sono riuscito a percorrere 18 km/l, un risultato davvero eccezionale considerando la scarsa potenza specifica del GPL. Andando con minor attenzione, comunque, si sta sui 15/16 km/l in ambiente extraurbano. In città, invece, i consumi si attestano intorno ai 9/10 km/l, mentre in autostrada il computer di bordo parla di una media di 8,5 l/100 km a velocità codice, pari a 12 km/l.
Con la bombola di GPL piena (la capacità netta è di 40 litri), sono riuscito a percorrere 422 km durante un viaggio autostradale, con una media quindi di circa 10/11 km/l reali, mentre in un utilizzo più cittadino-extraurbano si arriva a toccare i 500 km con un pieno. Ricordo, comunque, che è sempre importante utilizzare un pieno di benzina per ogni 2-3 pieni di GPL, per mantenere in perfetta efficienza il propulsore.
Ecco perché è l’auto più venduta d’Europa
La Dacia Sandero 2025 si merita quindi lo scettro di auto più venduta in Europa? Al netto di alcuni dettagli da rivedere e di una guida non così precisa e piacevole come potrebbe essere, la Sanderona è un’automobile estremamente completa, concreta e appagante. Per quello che costa, infatti, riesce a muoversi bene nel traffico, ha buone prestazioni, costa pochissimo da mantenere grazie al GPL, è facile da guidare ed è spaziosa e completa di tutto quello che serve. Non sarà la compatta più divertente e stuzzicante da guidare, ma si lascia apprezzare anche tra le curve, cosa non scontata sulle precedenti, conservando quella robustezza e sostanza delle precedenti.
Dopo averla provata a lungo, è facile capire come mai sia l’auto più venduta del mondo. Si tratta di un’automobile davvero ottima, che al netto di qualche limite veniale è adatta al 95% delle persone e non costringe a grandi rinunce. Se siete pronti a non guardare alle plastiche morbide, al marchio sul volante e al carburante “poco nobile”, è l’auto più intelligente e soddisfacente in vendita a meno di 20.000 euro (ed è capace di insidiare auto che costano molto di più ma sono ben meno complete e concrete).
Pro e contro Dacia Sandero Stepway GPL 2025
Pro
Facile e immediata da guidare
Comoda e dotata di tutto quello che serve
Il 1.0 è vivace e consuma poco (anche a GPL)
Contro
Sterzo impreciso e poco diretto
Sedili in tessuto tecnico di Extreme ed Extreme Up non traspiranti d’estate
Prezzo non più “stracciato”, ma ancora competitivo