Prova Cupra Terramar: come va il SUV più spazioso della Formentor con l'ibrido plug-in

Prove su strada
28 ottobre 2025, 8.00
mre08736
Con l’arrivo della Terramar, Cupra introduce sul mercato un SUV dalle linee sportive che non mira a sostituire la Formentor come punto di riferimento del marchio. Anzi, intende affiancarla, offrendo maggiore spazio nel bagagliaio, maggiore altezza da terra e quasi 10 centimetri di lunghezza in più. Un nuovo SUV che conferma la strategia della Casa di Martorell, complici i nuovi motori e-Hybrid, per affrontare al meglio la transizione verso l'elettrificazione.
La protagonista di questa prova è proprio la versione con motore e-Hybrid, una delle due varianti ibride disponibili a listino. Si parla di prestazioni elevate, con potenze combinate di 204 e 272 CV, soprattutto quando si impugna il volante e si osservano i dati relativi ai consumi sul quadro strumenti (ovviamente dopo aver ricaricato la batteria quando scende a zero).
Il progetto Terramar nasce nel centro stile di Barcellona, dove prendono forma tutte le Cupra, ma la produzione avviene nello stabilimento di Györ, in Ungheria, condiviso con Audi e con la nuova generazione di Q3, con una principale differenza: il SUV tedesco continua a credere nel Diesel, mentre Terramar ne fa a meno. Una scelta azzardata?
Con una gamma in continua espansione, Cupra può dirsi orgogliosa dei risultati raggiunti: dal 2018, anno della nascita del marchio, sono stati venduti oltre 800.000 veicoli in tutto il mondo.
Qual è quindi il ruolo della Terramar? La famiglia Cupra cresce, e lo fa “verso l’alto”: non solo perché la Terramar è un SUV vero e proprio, quindi sviluppato in verticale, ma anche perché rappresenta la nuova ammiraglia del marchio, la sua portabandiera.
Scopriamo in questa prova su strada cosa la contraddistingue, come va con il 1.5 ibrido da 204 CV e quanto consuma.

Prezzi Cupra Terramar e-Hybrid: come si posiziona rispetto a benzina e Mild Hybrid

La gamma della Cupra Terramar, secondo il listino ufficiale, si articola in tre principali allestimenti (Terramar, Impulse e VZ) ciascuno abbinato a diverse motorizzazioni che coprono un ampio spettro di esigenze, dai consumatori più attenti all’efficienza fino agli appassionati delle prestazioni che potranno scegliere le versioni VZ più prestazionali (265 CV o 272 CV). Le differenze tra le versioni emergono in modo chiaro non solo sul piano tecnico, ma anche sul fronte economico, con variazioni di prezzo che rispecchiano l’evoluzione tecnologica e il livello di dotazioni proposte.
La Terramar “base” rappresenta il punto di partenza dell’offerta e propone tre opzioni meccaniche. La prima è la 1.5 Hybrid DSG mild-hybrid da 150 CV, proposta a 43.650 euro, che costituisce la scelta d’ingresso nel mondo Terramar. Si tratta di una soluzione bilanciata, rivolta a chi desidera un SUV compatto ma efficiente, senza la necessità della ricarica esterna. Salendo di livello, troviamo la 1.5 e-Hybrid DSG plug-in hybrid da 204 CV, a 48.700 euro, con un sovrapprezzo di circa 5.000 euro rispetto alla mild-hybrid, giustificato dall’adozione del sistema ibrido ricaricabile da 19,7 kWh e da un’autonomia elettrica che supera i 100 chilometri. A completare l’offerta della versione base c’è la 2.0 TSI DSG 4Drive da 204 CV, proposta a 47.550 euro, una motorizzazione a benzina tradizionale con trazione integrale e prezzo leggermente inferiore rispetto all’e-Hybrid.
La versione Impulse rappresenta un livello intermedio, con un posizionamento più ricco e dinamico. Qui la 1.5 e-Hybrid DSG 204 CV sale a 51.000 euro, mentre la 2.0 TSI 204 CV viene proposta a 49.950 euro. Entrambe le motorizzazioni registrano un incremento di circa 2.300/2.400 euro rispetto alle equivalenti versioni Terramar base, ma offrono un pacchetto più completo di equipaggiamenti: cerchi da 20 pollici, sedili in Dinamica, climatizzatore tri-zona e sistemi di connettività avanzati.
Al vertice della gamma si colloca la Terramar VZ, concepita come la variante più sportiva e tecnologica. È disponibile in due configurazioni: la 1.5 e-Hybrid DSG plug-in da 272 CV, proposta a 56.250 euro, e la 2.0 TSI DSG 4Drive da 265 CV, offerta a 54.700 euro. La prima si distingue per la potenza elettrificata più elevata, con un differenziale di oltre 7.000 euro rispetto alla e-Hybrid 204 CV, mentre la seconda rappresenta la massima espressione della motorizzazione termica, con prestazioni brillanti e un prezzo leggermente inferiore rispetto alla controparte ibrida.
In sintesi, la Cupra Terramar copre un intervallo di prezzo compreso tra 43.650 e 56.250 euro, con una progressione coerente rispetto al livello di potenza, tecnologia e dotazioni. Le versioni ibride plug-in si confermano le più care, ma anche le più evolute e versatili, mentre le benzina 2.0 TSI si posizionano come alternative più tradizionali e sportive.
Versione e motore Prezzo (euro) Differenza (euro)
Terramar 1.5 Hybrid 150 CV 43.650
Terramar 1.5 e-Hybrid 204 CV 48.700 +5.050
Terramar 2.0 TSI 204 CV 47.550 +3.900
Impulse 1.5 e-Hybrid 204 CV 51.000 +7.350
Impulse 2.0 TSI 204 CV 49.950 +6.300
VZ 1.5 e-Hybrid 272 CV 56.250 +12.600
VZ 2.0 TSI 4Drive 265 CV 54.700 +11.050

Identikit della Terramar dentro e fuori: il vero SUV Cupra

dimensioni cupra terramar
In linea laterale spiccano i cerchi in lega da 20" con dettagli copper, di serie sull'allestimento Impulse
Con i suoi 4,52 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza e 1,58 di altezza, la Terramar si posiziona leggermente al di sopra della Formentor in termini di dimensioni offrendo così maggiore spazio interno e una posizione di guida più alta. Sette centimetri in più in lunghezza e sei in altezza bastano per rendere il suo abitacolo e il bagagliaio più ampi e funzionali. Con una misura complessiva che supera di poco i 4,5 metri, la Terramar si inserisce perfettamente nel segmento dei SUV medi, o C-SUV.
Il frontale si distingue per la calandra ribassata che lascia spazio al caratteristico shark nose, mentre la firma luminosa a tre elementi LED e il faro Matrix LED principale, con tecnologia adattiva antiabbagliamento, donano un aspetto moderno e tecnologico. La carrozzeria, pur mantenendo un’impostazione muscolosa, appare meno estrema rispetto a quella della Formentor. A catturare l’attenzione sono anche i cerchi, che possono raggiungere i 20 pollici come quelli proposti di serie sull'allestimento Impulse da noi provato. Chi volesse optare per una vernice opaca, la Enceladus Grey opaco, deve prevedere un surplus di 2.450 euro.
lato b cupra terramar
Nel complesso, l’impatto visivo della Terramar è immediato e deciso: cofano scolpito con nervature marcate, frontale affilato con griglia a trama ampia, fiancate scolpite che valorizzano i cerchi da 20 pollici Hadron Copper Sport con inserti nero opaco e copper. Al posteriore spiccano lo spoiler generoso e la firma luminosa che ingloba il logo Cupra, altrettanto illuminato, creando un effetto scenico di grande carattere. I passaruota, in tinta con la carrozzeria, completano un insieme equilibrato e potente, esaltando le linee del SUV spagnolo.
Dentro la Terramar non è da meno. Ti consiglio di guardare il video che vedi qui sotto dove ti parlo nello specifico di tutte le funzionalità del sistema d'infotainment, ma in linea generale l'abitacolo della Cupra Terramar si distingue immediatamente per l'impronta tecnologica e, in modo significativo, per una maggiore ariosità rispetto al modello Formentor. Vero è che sulla seconda fila, purtroppo, l'ingombro del tunnel centrale si fa sentire ma si può godere delle bocchette d'aerazione dedicate e di due prese USB-C supplementari.
Tuttavia, l'impatto visivo gioca un ruolo cruciale, quasi dominante: spiccano le bocchette dell'aria in color rame e altri particolari che conferiscono personalità all'insieme, valorizzati dalla suggestiva illuminazione ambientale che si estende da un lato all'altro, arricchendo anche i pannelli delle portiere. Elementi come il volante multifunzione a tre razze, impreziosito dal logo Cupra in rilievo centrale e dai paddle del cambio DSG ben visibili dietro le razze e i sedili sottolineano il carattere sportivo. Questi ultimi, realizzati con materiali riciclati, si caratterizzano per la loro forma avvolgente, la regolazione elettrica e il riscaldamento integrato.
Al centro della plancia troneggia il display touchscreen da 12,9 pollici, leggermente orientato verso chi guida. Graficamente definito, offre sottomenù intuitivi gestibili tramite tocco; il sistema di climatizzazione, ad esempio, è controllato interamente in modo virtuale (e i comandi rimangono in evidenza anche quando si utilizza Apple CarPlay e Android Auto), sebbene per la regolazione della temperatura siano presenti dei pratici comandi a sfioramento posizionati alla base dello schermo. Come optional, sono disponibili il navigatore e l'Head-up Display che sfrutta la tecnologia a realtà aumentata (Digital Drive). Di fronte al conducente, il cruscotto digitale da 10,25” assicura informazioni esaurienti e un'ottima risoluzione.
volante cupra terramar
Concentrandosi sullo spazio di carico, come accennato, presenta variazioni rispetto alla Formentor: nella configurazione ibrida plug-in la capienza standard si riduce a 400 litri (rispetto ai 508 litri delle versioni benzina e mild-hybrid). Se si fa avanzare il divano posteriore, si possono guadagnare circa 90 litri, ma nel caso della variante e-Hybrid il volume massimo raggiungibile è di 345 litri.

Alla guida della Cupra Terramar: come si utilizza l'ibrido per sfruttarlo al meglio

cupra terramar e-hybrid
Prima ancora di concentrarsi sul focus di questa prova, i consumi dell'e-Hybrid, sottolineo il feedback che si vive a bordo della Terramar, al posto guida. La conformazione del tunnel, diversa da Formentor, ti fa sentire "avvolto" dal posto guida e soprattutto dai sedili dal taglio sportivo. Tunnel che diventa molto libero visto lo spostamento del selettore delle modalità di marcia ora solidale al piantone.
Le varianti e-Hybrid della Cupra Terramar sono equipaggiate con il nuovo motore 1.5 TSI turbo a ciclo Miller (che subentra al precedente 1.4) disponibile in due livelli di potenza (150 CV e 177 CV), abbinato a un propulsore elettrico da 116 CV (anche questo un aumento rispetto ai precedenti 109 CV). L'energia è fornita da una batteria con una capacità netta di 19,7 kWh. Grazie a questa capacità, la Terramar è in grado di superare agevolmente i 100 km di autonomia in modalità elettrica, per la precisione 103 come ho registrato personalmente dopo una ricarica notturna. Interessante il test a batteria carica, a velocità media molto bassa (22 km/h), nei tragitti casa-lavoro che mi portano a percorrere circa 16 km al giorno.
Nel totale, in 4 giorni ho percorso 86 km, con qualche variazione di tragitto, consumando solo 1,1 l/100 km e 20,4 kWh/100 km. Finita la carica, mi è sembrato giusto testare i consumi a batteria completamente scarica. Anche qui, velocità media 19 km/h, l'e-Hybrid si comporta come un full hybrid, consumando poca benzina (3,9 l/100 km) e ottimizzando il consumo anche della parte elettrica, che continua a funzionare a bassa velocità, ideale nelle condizioni di traffico.
dinamica posteriore cupra terramar
Il tutto è agevolato in primis dal ciclo Miller e in secondo luogo dalla turbina a geometria variabile, elementi chiave che contribuiscono a massimizzare l'efficienza lungo l'intero spettro di utilizzo. Va poi considerato l'importanza della ricarica a 50 kW in corrente continua, che personalmente non ho utilizzato potendo caricare nel mio box e a lavoro. Questa soluzione permette di ricaricare la batteria dal 10% all'80% in poco più di 25 minuti presso una colonnina rapida. Sfruttare appieno il sistema significa poter utilizzare l'auto anche su tratte lunghe, garantendo sempre la massima efficienza complessiva, pagando meno il comportamento a batteria scarica rispetto ad altri sistemi ibridi di vecchia generazione, e in questo campo l'evoluzione è costante.
Inoltre, la Terramar predilige sempre la modalità elettrica, anche in fase di accensione; consigliabile impostare nella parte alta dello schermo una scorciatoia per impostare rapidamente la modalità ibrida. Nel tutorial ti spiego come si fa. È possibile conservare lo stato di carica, ma non ricaricare la batteria durante la marcia. Tuttavia, impostando un percorso nel navigatore, il sistema gestisce in modo ottimale la distribuzione dell'energia per massimizzare l'efficienza nei consumi.
Infine, su strada si apprezzano l'accurata insonorizzazione, un assetto bilanciato e la disponibilità delle sospensioni a controllo elettronico, che favoriscono sia la stabilità che il comfort. È vero che la massa di quasi 1.900 kg si fa sentire nelle manovre più dinamiche, ma per le versioni VZ è disponibile l'assetto adattivo con sospensioni regolabili elettricamente. Un po' strano, sulle prime, l'impatto del pedale del freno, che risente dell'influenza
loading

Loading